
«E' la 103esima morte di un ciclista nel nostro Paese dall'inizio dell'anno. Un numero impressionante. Lo si è detto spesso, anche con i migliori presupposti: si deve fare in modo di evitare questi numeri impressionanti. Un abbraccio alla famiglia da parte del Comitato Olimpico». Così il presidente del Coni Giovanni Malagò ha parlato all'Agenzia ANSA dopo la tragica morte di Davide Rebellin.
«Quando vengono colpiti da tragedie come questa - aggiunge Malagò - protagonisti del nostro mondo, dello sport e del ciclismo, come Davide e come lo è stato Scarponi, c'è una ribalta mediatica. Ma penso si debba agire in fretta: nelo nostro Paese c'è un crescente utilizzo della bicicletta, c'è chi pedala a livello ludico, chi come pratica motoria o chi addirittura lo fa per lavorare, come in questo caso. E questo a mio avviso deve essere un ulteriore elemento di riflessione».