L'ALTRO RITIRO. NIEVE HA LASCIATO IL LOMBARDIA E IL CICLISMO CON UNA SPALLA KO

NEWS | 09/10/2022 | 11:07
di Nicolò Vallone

Caduta con Fortunato, caduta sfortunata. Oltre a Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde, acclamatissimi campioni che ieri hanno vissuto un'emozionante passerella finale, un altro uomo al Giro di Lombardia era all'ultima corsa prima di appendere la bici al chiodo. E non gli è andata altrettanto bene. Si tratta di Mikel Nieve, che all'età di 38 anni aveva scelto la classica delle foglie morte per concludere un'avventura professionistica lunga 14 anni. Intorno al centesimo chilometro, sui saliscendi della Val Taleggio in località Olda, il veterano della Caja Rural è caduto ad alta velocità insieme a Lorenzo Fortunato.


I media spagnoli, in particolare quelli navarri (lui è originario di Leiza, in provincia di Pamplona) hanno ricostruito la sventurata catena di eventi: Nieve non ha potuto evitare il ragazzo della Eolo Kometa che era crollato a terra a causa di una borraccia buttata via da un corridore della Bora Hansgrohe. Entrambi gli atleti sono andati in ospedale: Fortunato se l'è cavata senza fratture e avrà tante occasioni di rifarsi, Nieve ha avuto la peggio e il suo ritiro (dal Lombardia e dalla carriera) coincide con una clavicola sinistra rotta.


Non certo il modo migliore di congedarsi per l'esperto scalatore, che quest'anno aveva deciso di terminare nel proteam di casa sua dopo aver corso ai massimi livelli con Euskaltel Euskadi, Team Sky e Mitchelton-BikeExchange. Non tante vittorie nel palmarès, cinque, ma pesanti. Una alla Vuelta 2010 sull'Alto de Cotobello, la frazione finale del Delfinato 2014 a Courchevel Le Praz davanti a Bardet e A.Yates, e ben tre al Giro d'Italia: nel 2011 in Val di Fassa rifilando oltre un minuto e mezzo a Garzelli, Contador e Scarponi; nel 2016 a Cividale del Friuli precedendo Visconti e proprio Nibali e Valverde, andando poi a conquistare la classifica scalatori; e nel 2018, nel giorno del suo 34esimo compleanno, il tappone di Cervinia nel Giro vinto da Froome.

Nel giorno dello Squalo e del Bala, ieri nella bergamasca c'è stato spazio anche per l'amara chiusura del sipario di Mikel Nieve.

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