L'ORA DEL PASTO. LA BICI DEL POSTINO

NEWS | 27/09/2022 | 08:08
di Marco Pastonesi

Trovò finalmente un lavoro. Grazie a due motivi. Il primo, la poca voglia, per non dire la nessuna voglia, di alzarsi prima dell’alba e poi andare per mare a pescare. E questo era un motivo banale. Il secondo, “il possesso di un’allegra bicicletta marca Legnano”. E questo era il motivo fortunato.


Ho ripensato al postino di Neruda – il libro di Antonio Skàrmeta (Garzanti, 1989), il film di Michael Radford (1994) – quando mi hanno ricordato della giornata dedicata, una decina di giorni fa, a Legnano e alla Legnano. Una bicicletta, una marca di biciclette, che sa di storia e geografia, di corse e corridori, di acciaio e polvere.


Su quella Legnano, Mario Jiménez “lasciava ogni giorno il limitato orizzonte della caletta dei pescatori diretto al villaggio di San Antonio, infimo, ma che a paragone del suo casale gli dava un’impressione di fasto babilonico”. Durante uno di questi vagabondaggi, scoprì un avviso all’ufficio postale. “La bicicletta ce l’hai?”, domandò annoiato il funzionario. E a uno squillante sì, Jiménez fu assunto. E fu anche avvisato: “Lo stipendio è di merda. Gli altri postini si arrangiano con le mance”.

Lavoro: poco. Un solo cliente: Pablo Neruda, il poeta. Ma attenzione: “Riceve chili di corrispondenza ogni giorno. Pedalare con la borsa sulla schiena è come portarsi un elefante in spalla. Il postino che lo serviva è andato in pensione gobbo come un cammello”.

Il postino cinematografico era Massimo Troisi. Rendeva bene l’idea del libro. “L’intricata chioma che superava con diramazioni proletarie il taglio dei Beatles”, “i blue-jeans infetti da macchie d’olio colate dall’ingranaggio della bicicletta”, “la giacca scolorita da contadino”, “la sua abitudine di frugarsi il naso con il mignolo””.

Anche il postino aveva una sua vena poetica. Sarà stata la sua natura, sarà stato anche Neruda, o forse sarà stata la bicicletta. La bicicletta è quanto di più poetico e letterario si possa immaginare in movimento. Luigi Compagnone: “Ebbi una bicicletta da ragazzo / con una ruota bianca e l’altra nera, era una povera bici da strapazzo / ma volava d’inverno e primavera”. E Giorgio Caproni: “La terra come dolcemente geme / ancora, se fra l’erba un delicato / suono di biciclette umide preme / quasi un’arpa al mattino!”.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Alessio Magagnotti chiude al secondo posto la quinta e ultima tappa della Corsa della Pace juniores che oggi si è conclusa a Terezin con la vittoria finale del polacco Jan Michal Jackowiak davanti al tedesco Herzog e all'azzurro Roberto Capello...


"Invasione di campo" molto particolare  nel corso della terza tappa del Giro d'Italia 2025. Poco dopo il Traguardo Volante, mentre Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Lorenzo Germani (Groupama - FDJ), Joshua Tarling (INEOS Grenadiers), Mark Donovan(Q36.5 Pro Cycling...


Il giorno del suo funerale eravamo in tanti a porgergli l’ultimo saluto e in questo fine settimana, per volontà della FCI, le gare sono tutte segnate da un minuto di silenzio in suo omaggio. Per Piero, che se ne...


E' Matteo Turconi (Bustese Olonia) il vincitore del quinto Trofeo Bigmat Maflan, prova in linea della Challenge nazionale bresciana "Giancarlo Otelli" (riservata alla categoria Juniores) in corso di svolgimento a Sarezzo con l'organizzazione del Gruppo sportivo Aspiratori Otelli del presidente...


Definire semplicemente massofisioterapista Fabrizio Borra, che ci ha lasciato questa mattina a 64 anni appena compiuti, è riduttivo: è stato l’amico, il confidente, il sostegno nei momenti difficili di campioni dello sport, personaggi dello spettacolo, ma anche di tante persone...


Anche la terza e ultima tappa del Giro d'Italia in terra d'Albania si presenta tutt'altro che semplice. Partenza e arrivo a Valona, 160 i chilometri da affrontare: il percorso è sostanzialmente l’anello attorno al monte Maja Qores (oltre 2000 metri...


Il Tour de Kumano si conclude come era iniziato: con la vittoria di tappa di Dušan Rajović. Il 27enne serbo del Team Solution Tech - Vini Fantini si è imposto nella Taiji - Taiji di 104 chilometri precedendo Euro Kim...


Rivisitazione e celebrazione, qui c’è un po’ tutto per la 108esima edizione del grande Giro. È pronta la nuova maglia RS ASOR , la maglia “ribaltata” di Assos in cui il rosa si fa verde, un gioco in cui comunque si...


Un salto all’indietro per tornare al 1971, era il 54° Giro d’Italia, quando la corsa rosa partì dalla Puglia, da Lecce precisamente. Ora è in corso, vale la pena ricordarlo, l’edizione n. 108. Non era ancora in voga allora la...


Con la vittoria nella frazione inaugurale di Offida, al culmine di un attacco in solitaria, Chantelle Mc Carthy ha conquistato con decisione il comando del Giro delle Marche in Rosa riservato alle categorie femminili élite, under 23 e juniores. La...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024