TOUR DONNE. BASTA OFFENDERE QUESTE FANTASTICHE CAMPIONESSE, PERO' BASTA ANCHE IL VITTIMISMO

DONNE | 30/07/2022 | 09:22
di Pier Augusto Stagi

Il Tour de France femmes è alle sue battute conclusive, ultimi due giorni per la corsa della svolta, per una nuova era che ormai si è aperta, spalancata, che piaccia o no. A me piace un sacco, visto che da li provengo professionalmente, quando a metà degli Anni Ottanta cominciai a scriverne: era il ciclismo di Alfredo Bonariva, di Francesca Galli, Rossella Galbiati, Cristina Menuzzo e le sorelle Cappellotto, Alessandra e Valeria, ma anche di Monica Bandini e Mara Mosole di lì a poco sarebbe arrivata anche la mammina volante Maria Canins, che si trovò a lottare con Roberta Bonanomi e Imelda Chiappa, Elisabetta Fanton e Rosanna Piantoni, Bruna Seghezzi, Patrizia Spadaccini e Michela Tomasi. Poi vennero Nada Cristofoli, Lucia Pizzolotto e Gabriella Pregnolato. Tutte nipotine di un ciclismo leggendario e romantico, eroico ma anche deriso e in certi casi vilipeso. Tutte discendenti di Alfonsina Morini in Strada e Maria Longhi, Luigina Bissoli e Mary Cressari, Giuditta Longari e Elisabetta Maffeis, Carmen Menegaldo e Florinda Parenti, Paola Scotti (la prima campionessa d’Italia della storia) fino a Morena Tartagni, la prima capace di vincere medaglie iridate. Tutte discendenti di patron come Piero Antonini e Gaetano Clerici, Alberto Cogliati, Emilio Conti e Mario Crippa, Renato Ginofero e Walter Morlino, Antonio Rogora e Pino Santolin, Gian Mario Sottocornola, Claudio Terraneo e Claudio Vanuzzi. Tutti questi guidati e rappresentati da quello che io considero a tutti gli effetti il vero promotore e “papà” del ciclismo femminile: Alfredo Bonariva. Bene, queste ragazze correvano tra sghignazzi e incredulità, battute volgari e vaffa di ogni natura e tipo.


Mi scuso per questo preambolo lungo e faticoso, ma arrivo al punto, che poi in tutta questa storia è semplicemente una virgola: una precisazione. Leggo sui social commenti duri cattivi e a tratti volgari. Quello che mi colpisce è che sui social stranieri non c’è questo tipo di atteggiamento, ma è un fatto molto nostro, molto italico. Qualcuno potrà dirmi: embè, a noi il ciclismo femminile non piace! Certo, ne avete tutto il diritto, ma esentatevi dal guardarlo. Fate in modo di non insultare ragazze che ci stanno regalando uno spettacolo degno di questo nome. Cadono, sbagliano la strada, alcune sono poco elastiche e avvezze alla guida? Embè, ripeto, perché gli uomini non cadono e non sbagliano strada? Altroché se lo fanno!


Detto questo lasciamole crescere. Lasciamo che queste magnifiche interpreti facciano vedere di che pasta sono fatte. Io non le ho mai guardate facendo la differenza con quello maschile, ma semplicemente mi accosto a loro con il piacere di vedere uno spettacolo e vedere chi è la più brava.

Per questo mi sento anche di dire che negli ultimi anni hanno compiuto passi enormi. Il movimento italiano e mondiale è cresciuto tantissimo e, mettetevi il cuore in pace, cresceranno ancora di più. Diventeranno sempre più performanti. Invito pertanto i leoni da tastiera a imparare dal mondo che li circonda, dal grande popolo social che applaude senza offendere, ma un invito lo vorrei fare anche a tutti noi, a chi questo mestiere pratica, a chi è chiamato a informare per iscritto o via radio o tivù: giudichiamo le ragazze per le loro prestazioni, senza alimentare odi di genere. Senza creare steccati. Senza alzare muri. Senza continuare a intingere il pennino nel vittimismo da quota rosa o nel machismo da quote azzurre. In genere i cretini non hanno sesso.

 

 

 

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COMMENTI
educazione
30 luglio 2022 09:44 limatore
l'offesa mai, non deve essere tollerata, la presa in giro ci sta, fa parte del gioco, e può anche essere divertente.

Soddisfazioni
30 luglio 2022 11:52 frakie
Non dimentichiamoci di quante soddifazioni ci hanno regalato le ragazze. Quanti titoli mondiali hanno portato a casa lottando contro le corrazzate olandesi, francesi, belga e compagnia cantando. E se non vincono sono sempre comunque protagonoste. Dal vivo ho visto poche gare, ma son convinto che parecchie ragazze, metterebbero in difficoltà parecchi "maschietti". Pensate se solo la Longo Borghini fosse stata meno generosa e un tantino più veloce quante corse avrebbe portato a casa. Quindi un bel grazie a tutte le atlete ed un vaffa a chi apre la bocca per dar fiato alle c....ate. Viva il ciclismo.

italia
30 luglio 2022 12:18 lupin3
Ieri negli ultimi 20 km hanno fatto il 48 di media. Mettiamo i leoni da tastiera italiani in strada e vediamo come vanno....

xlupin
30 luglio 2022 12:29 limatore
non è vero .... ma era per dire che sono andate forte immagino.

Perche ?
30 luglio 2022 14:01 trifase
Perche' spendere tanto inchiostro per una cosa che non piace ? Io pure lo guardo e lo apprezzo il ciclismo femminile, ma se alla gente non piace, lasciate in pace la gente.

Fabiana Luperini!!!!????
30 luglio 2022 14:24 StediLucca
Mi scusi Direttore, ma nella sua penna si é dimenticato di una delle più grandi del ciclismo femminile. Una certa Fabiana Luperini. Spero sia un refuso di stampa. Saluti

Bravo Stagi
30 luglio 2022 14:57 Plinio di Lato
Sempre puntuale e preciso!

giusto...
30 luglio 2022 15:10 PedroGonzalezTVE
Vero direttore... pessima misogenia; non si tratta di piacere o meno il ciclismo pedalato dalle ragazze, si tratta di pessima cultura di una minoranza, per fortuna che sa solo insultare (dietro alla tastiera eh, poi magari se va alla corsa vuole selfie ed autografi, di solito è così)... sento e leggo che se ne parla da giorni ... ed allora si sfocia nel pianto, nel vittimismo... e non va bene; è successo, si è considerato..basta... avanti... Ho letto articoli di ogni genere, un pochino faziosi: sento cronache tv abbastanza povere dove si esalta una manovra della brava Persico che poi minimo andava declassata come è stato, ho letto un processo sommario contro la ragazza che ha centrato la sfortunata Cavalli (e mi spiace eh, tantissimo) ma pur potendola richiamare, declassare, squalificare, non capisco perchè non dovrebbe essere una degna campionessa nazionale-- sarei stato curioso di vedere se fosse stata una italiana qualsiasi a sbagliare (perchè si può sbagliare, succede, lei ha sbagliato), sarei stato curioso di vedere se ci sarebbero stati articoli che richiedevano la pena di morte.... ci vuole equilibrio....

Applausi al Direttore
30 luglio 2022 19:19 apprendista passista
Concordo in pieno.

Un'altra toscana
30 luglio 2022 22:27 JamesBrown62
Di toscane, negli anni ottanta, me ne ricordo un'altra che di mondiali ne ha fatti diversi, Marcuccetti Adalberta.

Il ciclismo femminile piace
1 agosto 2022 10:13 Salb75
Certo che non mancheranno i cretini pronti ad offendere. Con la nazionale di calcio femminile è stato ancora peggio sui social. Però i numeri dicono che tante persone cominciano a seguire il ciclismo femminile. Il giro donne trasmesso su RAI 2 ha raddoppiato gli ascolti medi della rete in quella fascia oraria nonostante nessuna promozione dell'evento. Questo Tour è stato seguitissimo sulle strade e sembra che anche a livello televisivo non sia andato male. Quindi viva il ciclismo viva le donne.

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