FAUSTO PINARELLO, TRA GRANFONDO E TOUR DE FRANCE

INTERVISTA | 09/07/2022 | 08:09
di Carlo Malvestio

Ormai è un vero e proprio evento caratteristico della città di Treviso e, questo weekend, la Granfondo Pinarello è pronta a riempire nuovamente il centro cittadino di biciclette e appassionati provenienti da tutto il mondo. Piazza del Grano e Borgo Mazzini faranno da quartier generale come da tradizione e la festa partirà già questo pomeriggio con il culmine della gara di domenica. Ad orchestrare il tutto, da buon padrone di casa, c’è Fausto Pinarello.


Fausto, i numeri dicono che questo non è un anno banale per la Granfondo Pinarello.


«No, non è un anno come gli altri, perché siamo arrivati al 25esimo anno della Granfondo, un traguardo importante. E il fatto che cada proprio nel giorno in cui mio papà avrebbe compiuto 100 anni è ancora più bello. Come se non bastasse, l'azienda compie quest'anno 70 anni; quindi, ci sono tutti i motivi per dar vita a una Granfondo addobbata a festa. Poi sarò ripetitivo, ma ogni volta che posso non perdo occasione per ringraziare i volontari, senza di loro nulla di tutto ciò sarebbe possibile. Forse non abbiamo il Pordoi, il Sellaronda e altre salite mitiche, ma tra Treviso, Conegliano, Valdobbiadene e il Muro di Ca' del Poggio abbiamo strade spettacolari. Senza dimenticare il Montello, la palestra dei trevigiani, forse sottovalutato, con le sue 20 prese adatte a qualsiasi tipo di bicicletta».

Quale di questi numeri la impressiona di più?

«Dal punto di vista personale sicuramente il 25° anno della Granfondo, perché allestire una manifestazione per 25 anni consecutivi non è cosa banale. È vero, c'è anche chi ha una storia più lunga, ma noi siamo l'unico evento in cui l'organizzatore è lo sponsor, l'organizzatore è un marchio di bicicletta, un appassionato ciclista e guida un gruppo di 195 scalmanati con una passione incredibile per questo sport. Se penso che 4-5 dei nostri granfondisti hanno partecipato a tutte e 25 le edizioni mi vengono i brividi. Poi, naturalmente, i 100 anni di mio papà hanno un valore affettivo molto importante».

Cosa ricorda della prima edizione del 1997?

«Avevo sicuramente meno pensieri di oggi. Ricordo che facemmo 5700 iscritti, mio papà voleva festeggiare i suoi 75 anni e fu una manifestazione bellissima, che ci ha invogliato ad andare avanti con altre edizioni. Al tempo organizzare un evento del genere era più facile, più snello, e c'erano molti più volontari!».

Si aspettava di arrivare così lontano?

«No, non lo avrei mai pensato, anche perché quando l'abbiamo creata con mio fratello Andrea, nel 1997, c'erano appena 4-5 Granfondo in tutta Italia. Inizialmente la FCI non voleva nemmeno che ci si attaccasse il numero alla schiena, ma noi abbiamo spinto per poterlo fare, perché sapevamo quanto fosse importante per questi amatori sfidare amici e parenti, dare il massimo e divertirsi come se fossero al Giro d'Italia o al Tour de France. E poi birre e panini pedalando in compagnia. Dopo la gara, si andava avanti un anno a parlarne. Per me rimane sempre il Campionato del Mondo dei trevigiani».

Ogni anno, però, bisogna sempre pensare a qualcosa di nuovo.

«Certo, non è una cosa facile. Anzi, ammetto che stiamo riflettendo su un possibile nuovo format per i prossimi anni, perché cambiano le biciclette, cambiano i terreni, cambiano le abitudini. Se si vuole crescere ulteriormente bisogna pensare a qualcosa di innovativo. La cosa che mi colpisce di più è che c'è più di qualcuno che si iscrive, paga, e poi non si presenta, ed è una cosa che faccio un po' fatica a capire».

Le iscrizioni stanno andando bene.

«Sì, quest'anno tocchiamo quota 2000 iscritti, un buon numero, in crescita di circa il 20% rispetto all'anno scorso. Siamo una delle poche Granfondo che non ha perso partecipanti rispetto all'edizione passata. Peccato che qualcuno dovrà rinunciare per il covid, soprattutto qualche straniero».

Sta guardando la sua Ineos Grenadiers impegnata al Tour de France?

«Certo. Ovviamente mi piacerebbe rivincere il Tour de France, ma anche quest’anno la vedo un po’ dura. Pogacar è davvero un fenomeno, ma la Ineos Grenadiers saprà togliersi le sue soddisfazioni. La cosa che mi piace di questa squadra è che il gruppo viene sempre prima del singolo; negli anni sono venuti fuori grandi capitani come Wiggins, Froome, Carapaz o Bernal, ma alla fine ci si ricorda della forza del collettivo. Per questo mi piace essere legato a loro e vederli in testa alla classifica a squadra, con il caschetto giallo e con 4 corridori in Top 10 mi rende orgoglioso».

A Filippo Ganna è sfuggita la maglia gialla nella cronometro inaugurale.

«Peccato, ma non toglie nulla al suo immenso valore. Ci ha già dato tante soddisfazioni e continuerà a darcene. Mi ricordo quando Davide Cassani ce lo portò in azienda che non era nemmeno maggiorenne. "A questo ragazzo bisogna fargli una bici perché è veramente forte", e gliela facemmo. In un'Italia ciclistica che fa fatica a sfornare talenti per la salita, lui rimane uno splendido punto di riferimento».

Domenica pedalerà coi granfondisti come consuetudine?

«Dopo la Maratona delle Dolomiti ammetto di essere un po’ affaticato, ma sicuramente partirò per il percorso lungo. In tutte queste edizioni non ho mai visto arrivare i primi al traguardo perché ero impegnato nel pedalare. Prima o poi non mi dispiacerebbe godermi la festa in piazza…».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Sono sincero, non mi tiro indietro, confesso senza problemi: avrei scommesso un dollaro che questo inizio di Giro si sarebbe sublimato nel segno di Van Aert. Inutile spiegare perchè: certe volte basta il nome. Il suo valore, il genere di...


Avviso a chi segue il Giro sulla Rai: la macchia rosa in basso a destra del teleschermo è un vezzo grafico della regìa e non il segnale che il televisore si sta guastando. Visto l’inevitabile interesse suscitato dal ritorno di...


La scomparsa di Fabrizio Borra ha suscitato grandissima emozione e sono tanti i messaggi che in queste ore hanno invaso i social, messaggi che gli rendono omaggio, che gli portano un grazie, che accarezzano un ricordo. Ne abbiamo scelti tre...


Missione compiuta per Matteo Turconi (Bustese Olonia), che difende la maglia di leader provvisoria del mattino e si laurea vincitore della settima edizione della Challenge nazionale bresciana "Giancarlo Otelli", organizzata dal Gruppo sportivo Aspiratori Otelli e riservato alla categoria Juniores.Il...


Per la sua prima vittoria in stagione Alessandro Borgo ha scelto niente meno che la Gand-Wevelgem under 23. Bellissimo e importante successo per il trevigiano della  Bahrain Victorious Development che fa sua la classica belga battendo il danese Patrick Frydkjaer...


Continua il dominio della Decathlon AG2R La Mondiale Team nelle gare del calendario francese. Dopo i successi di Sparfel e Cosnefroy, oggi è toccato a Bastien Tronchon alzare le braccia nel classico Trofeo Bro-Leon giunto alla 42sima edizione. A Lannilis...


Due su tre e in più la maglia rosa! Mads Pedersen (Lidl Trek) vince la terza tappa del Giro d'Italia, la Valona-Valona di 160 km, firma il bis battendo il neozelandese Corbin Strong (Israel Premier Tech) e il venezuelano Orluis Aular...


Con sei giorni di anticipo sulla data del suo compleanno che è quella di sabato 17 maggio, il ventenne russo Ilya Savekin ha festeggiato la ricorrenza, imponendosi in solitaria con una manciata di secondi su di un gruppo di 40...


Che doppietta per i ragazzi di Nicola Vighini! A San Pietro in Cariano, nel Veronese, Melsan Idrizi conquista il GP Amici del Ciclismo mentre il vicentino Marco Andrea Pierotto diventa Campione Veneto della categoria Juniores. Bellissimo trionfo per la Autozai...


Arrivo in parata al Ringerike GP per la Uno-X Mobility che, dopo l’uno-due di ieri nel GP Sundvolden, oggi si è ripetuta dettando legge nella seconda delle due classiche di categoria 1.2 in programma nel weekend norvegese grazie a...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024