CI HA LASCIATO ARNALDO PAMBIANCO, AVEVA VINTO IL GIRO DEL 1961

LUTTO | 06/07/2022 | 09:28
di tuttobiciweb

Il ciclismo italiano si scopre un po’ più povero, questa mattina: ci ha lasciato Arnaldo Pambianco. Era nato a Bertinoro, in provincia di Forlì Cesena, il 16 agosto 1935 ed era stato professionista dal 1958 al 1966.


Tra i dilettanti era stato campione italiano ed aveva partecipato ai Giochi olimpici di Melbourne nel 1956, giungendo settimo. Poi il passaggio tra i professionisti come gregario di Ercole Baldini e Gastone Nencini. Nel 1960 riuscì a piazzarsi settimo sia al Giro d'Italia sia al Tour de France e nel 1961 firmò il suo capolavoro, andando a vincere il Giro d’Italia.


Dopo essere caduto nella tappa di Taranto e aver continuato con grande tenacia, “Gabanein” (questo era il suo soprannome) riuscì a entrare nella fuga della quattordicesima tappa, al termine della quale conquistò la maglia rosa con 24 secondi di vantaggio su Jacques Anquetil, al quale l’aveva tolta. In maniera sorprendente e contro ogni pronostico sepe rispondere agli attacchi di Anquetil, di Charly Gaul e Rik Van Looy, arrivando in trionfo a Milano pur non avendo vinto alcuna tappa. (qui il ricordo che Marco Pastonesi gli aveva dedicato in un suo articolo)

Nel suo palmares, tra gli altri, i successi in una tappa del Giro nel 1963, la Freccia del Brabante nel 1964 e il quinto posto al mondiale del 1962.
Era un corridore molto amato, simbolo della sua Romagna, tanto che Secondo Casadei gli aveva dedicato una canzone intitolata "Viva Pambianco".

Pochi mesi fa aveva pianto la scomparsa della moglie Fabiola, ed è probabile che il suo grande cuore non abbia retto a questa grave perdita. Ai figli Monica e Paolo e alle loro famiglie, le condoglianze della nostra redazione.

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COMMENTI
Mito vero
6 luglio 2022 12:31 Albertone
Un grandissimo corridore e una piacevolissima persona. Era sempre piacevole ascoltare le sue parole. Rip

Malinconia
6 luglio 2022 15:02 pickett
Ospite di Bulbarelli in una trasmissione su Raisport,qualche anno fa,con serena malinconia disse di aver imboccato il rettilineo d'arrivo della sua vita,augurandosi,mi rimasero impresse le sue parole,che fosse lungo come quello del Giro della provincia di Reggio Calabria.Purtroppo tutto ha una fine.

Condoglianze alla famiglia,
6 luglio 2022 16:55 Fra74
in particolar modo al figlio ed alla figlia, ai nipoti: ricordo di averlo incontrato in occasione di una gara juniores ove partecipava il nipote, Lui a bordo strada incitava il ragazzo. Un Gran Signore, umile, che ci ha pure ospitato a pranzo in località Bertinoro in occasione di un incontro conviviale.
Mi ha subito dato l'impressione di essere un VERO UOMO dai VALORI MORALI ALTISSIMI, prima che un VINCENTE a livello sportivo.
Una prghiera per Lui e per Sua moglie Fabiola.
Francesco Conti - Jesi (AN).

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