
L'Italia scrive una piccola ma inedita pagina nella storia del ciclocross. Gli azzurri guidati dal ct Daniele Pontoni hanno vinto infatti la prima edizione della staffettta mista che ha di fatto aperto la rassegna iridata di Fayetteville.
Samuele Leone, Silvia Persico, Lucia Bramati e Davide Toneatti, partiti nell'ordine, hanno imposto la loro legge nella prova che si è disputata sulla distanza di quattro giri con ogni atleta che ha affrontato una tornata del percorso.ù
In quella che era una prova messa in dubbio fino all’ultimo dalle numerose assenze per covid (e che ha convinto l'UCI a portare il numero di componenti di ogni team da sei a quattro), gli azzurri di Daniele Pontoni sono stati autori di una prova convincente. Buona la partenza di Samuele Leone, che ha passato il testimone a Silvia Persico in terza posizione. E la bergamasca di Cene ha fatto splendidamente il suo compito, recuperando due posizioni e venendo superata solo dall’elite del team ceco. Bene anche Lucia Bramati, capace di accorciare le distanze rispetto alla battistrada della Repubblica Ceca e gestendo al meglio il ritorno del team statunitense.
A finalizzare il lavoro della squadra azzurra ci ha pensato poi il campione italiano Under 23 Davide Toneatti, che si è lasciato alle spalle i padroni di casa e il team belga: l'Italia ha impiegato tempo finale di 31', battendo di 7” il Team USA e di 16” il Belgio.
Non poteva iniziare meglio di così il primo Mondiale da CT di Daniele Pontoni: "Non nascondo la mia felicità. Questi ragazzi rimarranno nella storia, perché questa è stata la prima volta della Team Relay nella prova iridata di ciclocross. Sono felice per tutto lo staff e per chi ha lavorato per ottenere questo risultato: le società, la Federazione e le persone che ci hanno permesso di arrivare fin qui. Come sapete si è trattato di una trasferta travagliata, ma siamo qui per ottenere altri risultati così".
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