TUTTOBICI È A TOKYO2020. BENVENUTI IN GIAPPONE, TRA SCARTOFFIE E SORRISI

TOKYO 2020 | 21/07/2021 | 17:00
di Giulia De Maio

tuttoBICI è a Tokyo2020. Dopo un lungo viaggio sono arrivata a destinazione: i miei primi Giochi Olimpici. In compagnia dei fotografi Luca Bettini e Stefano Sirotti abbiamo raggiunto l'aeroporto di Narita alle 16.00 orario giapponese (il fusorario nipponico è +7 ore sull'Italia) con un volo Ethiad che ha fatto scalo ad Abu Dhabi. Non prendevo un aereo da oltre un anno e mezzo, da quando andai in Argentina per il Tour de San Juan a inizio 2020. Tantissimo, non solo per una giramondo come la sottoscritta, ma per quello che da allora ognuno di noi ha vissuto. Anche per questo avevo un po' di timore, come vi avevo raccontato nella prima puntata di questo diario di viaggio, ma in realtà sia nella prima che nella seconda tratta i passeggeri a bordo erano davvero pochi e tutti ben distanziati. Le pratiche al check in per la verifica delle procedure anti-covid hanno richiesto tempo e scrupolo, hostess e stewardess con indosso tutti i dispositivi di protezione individuale assomigliano più a infermieri in corsia che ad assistenti di volo, ma per il resto tutto è filato via liscio e in una sorta di simil normalità.


Come previsto, dopo esserci sottoposti al tampone salivare con cui siamo stati accolti abbiamo dovuto armarci di tanta pazienza una volta arrivati agli uffici dell'immigrazione. Luca era l'unico dei tre a cui il comitato organizzatore aveva approvato l'activity plan, il programma in cui avevamo indicato tutti i nostri dati per evitare la quarantena di 14 giorni prevista all'ingresso nel Paese, io e Stefano ce la siamo cavata mostrando la written pledge (un documento di cinque pagine scritto in giapponese, in cui suppongo ci fosse scritto che avevamo seguito tutti i protocolli stabiliti da Tokyo2020 per l'ingresso nel paese), il QR code esito del questionario sanitario che avevamo compilato,  attivando tutte le app indispensabili per il tracciamento dei nostri spostamenti e il fondamentale contact tracing. Il rivale più temibile di questi giochi non si vede e va tenuto alla larga con tutti i mezzi possibili e immaginabili. Di oggi la notizia del secondo ciclista che non sarà in gara a Tokyo2020 per colpa del covid-19:  dopo il caso del namibiano Dan Craven, è stata resa nota la positività del colombiano Daniel Felipe Martinez.


Ve l'ho fatta breve, ma le varie procedure hanno richiesto oltre 3 ore nelle quali ne ho approfittato per conoscere alcuni degli altri accreditati che, come me attendevano il via libera. Due giocatrici di pallamano emiratine con le quali scherzando ci siamo dette che saremmo diventate grandi amiche prima di lasciare l'areporto, una giudice di gara partita come noi da Milano che probabilmente non incrocerò mai più tra i tanti eventi in programma (buon lavoro!), un avvocato egiziano del Tribunale Arbitrale dello Sport, una fotografa tedesca che è partita dopo che la sua casa è stata coinvolta dalle esondazioni dei giorni scorsi e ora vuole solo godersi le gare di atletica.

Sono sempre stata insofferente alle attese, alle file, alla burocrazia ma devo dire che in questa occasione oltre a comprendere quanto sia complesso gestire durante una pandemia globale il massimo evento sportivo mondiale che riunisce uomini e donne provenienti da ogni angolo del pianeta, sono rimasta esterrefatta dalla gentilezza dei volontari che sono sicura avrebbero preferito mostrarci le bellezze del loro Paese invece che farci compilare fogli su fogli. Tra le ragazze e i ragazzi giapponesi che ci hanno assistito oggi abbiamo trovato anche un italiano, Daniele, che si è illuminato di gioia ad accogliere dei suoi connazionali nel Paese in cui lavora da anni. Avrei voluto farmi raccontare la sua storia, purtroppo non c'è stato il tempo, ma è bastato il breve saluto che ci siamo scambiati per farmi capire che Italia e Giappone non sono poi così distanti.

Fresca come una rosa ma felice per l'ulteriore e fondamentale step superato, con il mio bel pass finalmente “attivato” e al collo, sono stata accompagnata in hotel da un taxi messo a disposizione dall'organizzazione. Anche se con Luca e Stefano pernottiamo nello stesso albergo per ognuno era stato riservato un taxi individuale come da playbook, il libro guida dei Giochi in cui distanziamento e misure igieniche la fanno da padrone.

Ora vorrei tanto fare due passi in città ma non possiamo, non siamo autorizzati ad entrare in contatto con i cittadini comuni, mangiare in locali pubblici e circolare liberamente. Siamo stati ammessi nella “bolla” olimpica e dobbiamo rispettare le sue regole. Visto che qua ormai è mezzanotte andrò a letto, domani devo essere in forma per superare le altre prove di questa corsa a ostacoli che precede le gare.

Leggi la puntata precedente:

I miei primi Giochi non sono un gioco, ma che gioia!

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Va a Mattias Skjelmose la tappa regina dell’85° Tour de Luxembourg. Sfoderando un’ottima progressione nelle ultime centinaia di metri dell’impervia salita in lastricato verso il castello di Vianden, sede d’arrivo di una frazione da 311° metri di dislivello partita...


Il 12 settembre 2025, SRAM ha presentato un reclamo formale all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (BCA) belga contro l'Unione Ciclistica Internazionale (UCI), contestando il Protocollo UCI sul Rapporto Massimo. Il 17 settembre 2025, dopo aver esaminato il reclamo...


I nostri inviati sono arrivati in Ruanda e ci stanno mandando le prime immagini da Kigali, sede del campionato del mondo di ciclismo che scatta domenica. Questa mattina il nostro Aldo Peinetti ha visto gli azzurri partire dal Kigali Delight...


Era rassicurante, con quella sua presenza che non passava inosservata. Un uomo di livello assoluto, compiuto e per questo ascoltato. Un vero professore che amava profondamente il nostro sport e la nostra “piccola parrocchia”, come ebbe modo di definire il...


Non c’è due senza tre per Paul Magnier all’Okolo Slovenska. Grazie all’ennesimo sprint senza storia, lo sprinter francese della Soudal Quick-Step ha conquistato infatti anche la terza tappa della corsa a tappe slovacca, la Kežmarok-Banská Bystrica di 191.7 chilometri,...


Lorenzo Cataldo si è imposto nella quinta tappa del Tour of Poyang Lake. Il 25enne atleta della Gragnano Sporting Club ha concluso i 120 chilometri della frazione disputata con partenza e arrivo a Lianhua regolando l’estone Norman Vahtra, 28enne della...


Nuovo arrivo per la Q36.5 Pro Cycling Team: si tratta del britannico Thomas Gloag. Il 24enne ciclista britannico corre già tra i professionisti da tre anni con la Visma-Lease-a-Bike, ha disputato un Grande Giro e alcune Classiche. Nelle prossime due...


È un giorno triste per il mondo del ciclismo: se n'è andato il professore Giovanni Tredici, il "dottore del Giro". Era ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, aveva 81 anni e negli ultimi tempi aveva accusato qualche problema di salute. Giovanni...


Si sta componendo sempre di più il puzzle della Coppa Agostoni - Giro delle Brianze 2025, che il prossimo 5 ottobre ospiterà alcuni dei prezzi pregiati del ciclismo mondiale. A Lissone arriveranno infatti 22 squadre, 8 appartenenti al circuito WorldTour,...


È stata la prestigiosa cornice della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola a ospitare questa mattina la presentazione ufficiale del Giro dell’Emilia Granarolo e del Giro dell’Emilia BCC Felsinea – Donne Elite, in programma sabato 4 ottobre 2025, due eventi...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024