EVERESTING. NICOLA VIGANO', SU E GIU' 5 VOLTE PER LO SPLUGA NEL RICORDO DI PAPA' AMATO

ESTREMO | 30/06/2021 | 07:45
di Danilo Viganò

Come non sbalordirsi davanti all'impresa di Nicola Viganò, ciclista per diletto come tanti amatori appassionati delle due ruote, che il 24 giugno, giorno di San Giovanni Battista (una data speciale per lui, ndr), si affaccia ai piedi del Passo Spluga per vivere una favola. Perché la sua favola si racconta, si ascolta, si guarda. Ed è stata quella di salire e scendere per cinque volte i 2100 metri dello Spluga, dopo 20 ore di sella, sfidando il caldo, la pioggia, il freddo (addirittura 3° gradi la temperatura percepita nelle ore notturne) e perfino la grandine nei 280 chilometri complessivi. Così ha realizzato il suo Everesting d'amore per ricordare suo padre Amato scomparso a 74 anni nel 2014.

"Una grande soddisfazione, un sogno realizzato, una sfida anche personale che ho voluto dedicare a mio padre Amato nato il 24 giugno- ha detto Nicola-. Il mio chiodo fisso era quello di percorrere su e giù la stessa salita cinque volte, e per farlo ho scelto il Passo Spluga 30 chilometri di ascesa. Qualche pausa per integrare cibo e acqua. La luce e il buio che mi accompagnano fino alle ultime rampe dove sono accolto con un grosso applauso. E' fatta, sarà contento mio papà che mi ha guardato da lassù".

Amato Viganò è stato un grande tifoso di Gino Bartali, ha lavorato come metalmeccanico nella storica Autobianchi di Desio alle porte di Monza. Lavorava e seguiva le imprese del grande Gino fino a trasmettere la passione al figlio. E Nicola questa impresa l’ha voluta dedicare al caro genitore pedalando sotto le stelle dello Spluga uno dei più importanti 
valichi dell'arco alpino, conosciuto fin dall'antichità per il suo agevole transito: la moderna arteria stradale che lo attraversa è stata costruita tra il 1821 e il 1823, mentre la via Spluga d'epoca romana fu realizzata alla fine del I secolo a.C.; nelle sue vicinanze si trova il punto d'Italia più lontano dal mare in linea d'aria, pari a circa 240 km. Anche l'ultimo Giro d'Italia, quello vinto dal colombiano Egan Bernal, ha reso omaggio a questo Passo il 29 maggio scorso, con il passaggio della 20sima tappa vinta da Damiano Caruso.

Nicola lo ha affrontato dal versante di Chiavenna, in provincia di Sondrio, nella conosciuta Valtellina. A differenza del padre, la vocazione di Nicola per la bicicletta si lega al nome del campione monzese Fiorenzo Magni (Il Leone delle Fiandre) dal cui prende ispirazione quando sale in bicicletta.

In sella ad una Colnago anni Ottanta (tubi master tanto per capirci) ha scritto la sua impresa, per papà Amato e per tutte quelle persone che gli sono vicine.
Gli amici numerosi, citiamo Andrea  che si è spinto fino ai pedi della salita all’una e trenta del mattino e Mattia che con precisione svizzera (è giunto da Berna) non ha voluto mancare, gli hanno trasmesso forza, coraggio, rigore, grinta, fede e fiducia anche nei momenti di sconforto fino ad accompagnarlo negli interminabili ultimi metri di una lunghissima e dispendiosa giornata.

Impresa, eccesso dello sport agonistico, si pongono al centro di questa pazzesca avventura del quarantenne di Seregno, che ha imparato le basi della meccanica frequentando una scuola professionale, poi lavorando alla Braking di Briosco, fra dischi di freni per moto e bici, e in seguito alla Carbodias di Capriano in Brianza. La bici dopo il calcio (portiere in serie D nella squadra Internapoli) ha sposato lui, o forse lui ha sposato la bici, tant’è che alla bici deve molto: dall'attività nella rinomata officina Cicli Brianza in Seregno (inaugurata nel 2015 e ormai punto di riferimento per migliaia di biciclette), alla compagna Stefania conosciuta proprio grazie alla bicicletta, fino al piccolo Fabian Amato di soli 4 mesi, se spingerà forte sui pedali lo scopriremo in un futuro non troppo lontano.


 


 


 

 







Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il tema del potere economico dei team e della sostenibilità del sistema ciclismo è sempre un tema molto dibattuto: ne ha scritto il direttore Stagi nel suo editoriale pubblicato su tuttoBICI di ottobre, e sulle pagine di tuttobiciweb avete potuto...


Al Giro d’Italia le sale-stampa – primi anni Duemila – erano scuole elementari e medie, municipi e misericordie, palazzetti dello sport evacuati dalle abituali attività e trasformati in accampamenti per giornalisti e bivacchi per fotografi, attrezzati con stampanti e fotocopie,...


I tre anni nell’incubatore della VF Bardiani hanno dato i loro frutti. Matteo Scalco ha ventun anni e un bel bagaglio di esperienza in corse di spessore, ora è il momento di spiccare il volo. Passato direttamente dagli juniores a...


Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non sapete come vestirvi. Castelli nel giro di poche settimane ha presentato due giacche che hanno tutto quello che serve per rivoluzionare il...


Dopo il notiziario di Paolo Broggi, non perdetevi il quarto d'ora di chiacchierata tra il nostro Federico Guido e il campione italiano Filippo Conca: metà intervista sul momento vissuto dal lariano della Jayco AlUla, la seconda metà sull'evoluzione del ciclismo...


Il 2025 di Alessandro Romele non è andato come il corridore dela XDS Astana sperava. Non per colpa sua ma per quella maledetta caduta durante il campionato italiano su strada a Gorizia in Friuli in cui Romele riportò escoriazioni e...


Dopo 10 anni il Giro d’Italia ritorna a Cassano d’Adda (Milano). Lo anticipa Alessandro Brambilla su Tuttosport in edicola oggi: nell’edizione 2026 del Giro la tappa del 27 maggio partirà da Cassano d’Adda. Il castello di Cassano farà da sfondo ai...


Il nuovo Codice della Strada interviene sull’utilizzo delle piste ciclabili, ma lo fa in modo discutibile, introducendo nuove regole che finiscono, paradossalmente, per peggiorare la tutela dei ciclisti. La “riga bianca” che dovrebbe proteggerli non è più un confine sicuro:...


Circa un mese fa in terra africana assistevamo ad una delle più grandi sorprese del ciclismo femminile degli ultimi anni. La canadese Magdeleine Vallieres vinceva il titolo mondiale in linea da totale outsider battendo non solo le atlete favorite, ma...


Il mondo del ciclismo bergamasco è in lutto per la scomparsa, avvenuta nei giorni scorsi, di Fausto Carrara. Primogenito di Gianni e Tonina Carrara, Fausto aveva ereditato dal padre la grande passione per il ciclismo, impegnandosi dapprima nella S.C.Leffe e, soprattutto,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024