
Il problema della sicurezza per chi viaggia in bicicletta su strade aperte al traffico è sempre più grave, il numero di incidenti cresce ogni anno e il numero dei minori coinvolti è in continua crescita. Non può, quindi, più essere trascurato e servono interventi seri per tutelare chi viaggia in bicicletta. Serve un maggior rispetto del Codice della Strada ma soprattutto serve una maggior collaborazione da parte degli altri utenti della strada che devono tenere comportamenti adeguati quando incontrano un ciclista.
Servirebbe anche la possibilità per i più giovani di poter circolare senza rischi su strade aperte al traffico per imparare quali sono i comportamenti da tenere. Le piste ciclabili sono molto utili dal punto di vista della sicurezza ma non insegnano i comportamenti da tenere verso i mezzi a motore.
In aggiunta a tutto questo c’è la necessità, per incrementare l’uso della bicicletta, di avere percorsi che ciclisti non abituali possano percorrere a bassa velocità, eventualmente per gite di famiglia. Ogni tanto vengono fatte proposte di chiudere delle strade per alcuni periodi dell’anno ri-servandole alle bici. Questo, però, non risolverebbe il problema e, oltretutto, creerebbe disagi verso gli altri utenti delle stesse strade che per reazione sarebbero ancora più ostili verso le biciclette.
Queste chiusure vanno bene solo se effettuate una volta all’anno su percorsi particolari, come per esempio avviene con il giro del Sella, oppure per organizzare manifestazioni con orari precisi e controllo da parte delle Forze dell’ordine. Per permettere, invece, un uso protetto della bici tutto l’anno almeno nei week end converrebbe individuare delle strade non troppo trafficate, non lontane dai grossi centri abitati o raccordate a essi tramite delle pista ciclabili, che definiremmo Strada BiciAmica.
Questi percorsi dovranno essere lunghi circa 15/20 km o almeno tale sarà il tratto protetto, sul restante tratto di strada saranno valide le normali regole del Codice della Strada. Le strade dovranno essere per lo più pianeggianti o comunque con salite facilmente abbordabili per non scoraggiare la partecipazione. L’inizio e la fine del tratto protetto sara segnalato con un apposito cartello che avvertirà gli utenti che in quella strada passano molte biciclette e specificherà i limiti di transito per le giornate di sabato e domenica quando si prevede ci potranno essere un numero maggiore di ciclisti.
La velocità massima consentita sarà di 30 km/h e per avere maggiore sicurezza del rispetto della velocità massi-ma consentita saranno installati 2/3 autovelox (che saranno in funzione sempre non solo nei fine settimana).
Inoltre sarà vietato il transito ai camion La polizia locale dovrà garantire un servizio di sorveglianza con un paio di motociclisti nella fascia oraria dalle 8 alle 19 (si può anche ridurre a due fasce orarie dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18). I ciclisti, invece, saranno autorizzati a viaggiare anche affiancati. Tutto questo permetterà ai ciclisti, soprattutto a quelli più inesperti, di pedalare in sicurezza e di aumentare le loro capacità di controllo della bicicletta in mezzo al traffico, perché i limiti indicati sopra serviranno ad avere un traffico più rispettoso delle biciclette. Così soprattutto i bambini potranno imparare come comportarsi, ad esempio, quando un auto li sorpassa.
Queste strade possono avere anche degli interessanti sviluppi economici perché favorendo la presenza di gruppi o famiglie in bici potranno avere lungo il percorso dei posti di ristoro, come bar o ristoranti, o delle aree attrezzate per la sosta. Per favorire le soste i bar, ma soprattutto i ristoranti, dovrebbero realizzare dei posti di rimessaggio sicuri per le bici così chi si vuole fermare può farlo in tutta tranquillità. Nelle aree di sosta, per lo più attrezzate con tavoli da picnic non ci saranno problemi a tenere le bici sotto controllo.
Da non trascurare anche la possibilità di organizzare un servizio di mini assistenza mecca-nico.Nelle grandi città, sempre limitatamente ai giorni festivi, si possono realizzare dei posti di noleggio bici, eventualmente ai capolinea delle linee di autobus che raggiungono la periferia e da qui far partire la Strada BiciAmica. Infine si potrebbero segnalare lungo il percorso gli eventuali luoghi di interesse e, se ci sono, anche le fontane.
Due note finali: 1 - le strade sono aperte al traffico, soggette al Codice della Strada, ma questo vale per tutti, ovvero anche per i ciclisti che dovranno comportarsi correttamente; 2 - infine, se si vuole si può cambiare il nome all’iniziativa senza problemi, ma, visto che viviamo in Italia, non chiamiamola Bikefriendly per favore.
Il progetto Strada BiciAmica - Alcune proposte di percorsi raccolte dai socie dell’AGCI
EMILIA ROMAGNA - Imola (Bo) - Mordano-Imola-Castel del Rio 38 km mista assieme a piste ciclabili
EMILIA ROMAGNA - Bologna - San Lazzaro (Pulce)-Zena, SP 36 16 km - salita al km 12
EMILIA ROMAGNA - Faenza (Ra) - Faenza-Brisighella, via Sarna e SP 56 10 km
LOMBARDIA - Orio Litta (Lo) - Livraga-Senna Lodigiana 10 km raccordabile a varie piste ciclabili
LOMBARDIA - Bergamo - Sarnico-Lovere 25 km - strappetto a pochi chilometri da Lovere
LOMBARDIA - Bergamo - Bergamo-Zogno 21 km
TOSCANA - Vicarello (Li) - Vicarello-Cecina 38 km
TOSCANA - Arezzo - Quarrata-Loro Ciuffenna, SP1 23 km
TOSCANA - Prato - Prato-Vernio 24 km
TOSCANA - Firenze - Borgo S. Lorenzo-Lago Bilancino 11 km
TOSCANA - Firenze - Falciani-Greve in Chianti 18 km
TOSCANA - Firenze - Scandicci-Empoli 27 k - passando da Limite sull’Arno
TOSCANA - Firenze - Cerbaia-S.Vincenzo a Torri-Cerbaia 8 km - lungo il fiume Pesa
UMBRIA - Foligno (Pg) - Foligno-Lago Clitunno 8 km
UMBRIA - Foligno (Pg) - Foligno-Bevagna 11 km
VENETO - Padova - Ciclovia dei Colli Euganei -pista ciclabile, prevedere collegamenti dai paesi non compresi
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