BERNAL. «MAI FATTO LO ZONCOLAN, MA SONO QUI PER DIFENDERE LA MAGLIA ROSA»

GIRO D'ITALIA | 22/05/2021 | 08:34
di Francesca Monzone

Nel giorno in cui il Monte Zoncolan sarà giudice supremo della corsa, Egan Bernal spera di rendere ancora più salda la sua maglia rosa. «Abbiamo finalmente avuto una giornata tranquilla in questo Giro e abbiamo recuperato un po’ di energie per la tappa di oggi – ha detto il colombiano della Ineos Grenadiers –. Dovremo rimanere concentrati e, in base a come andrà questa tappa, potremo iniziare a pensare di vincere questo Giro».


Oggi non sarà facile per nessuno, il gruppo dovrà affrontare 205 chilometri di gara con partenza da Cittadella. Prima si affronterà la salita di Forcella Monte Rest e poi lo Zoncolan.


«Sarebbe speciale per me vincere in cima al Monte Zoncolan, ma sarà difficile controllare tutto il gruppo e controllare poi la fuga. Sarò già felice se riuscirò a mantenere la maglia rosa e darò il meglio di me stesso in questa tappa».

Il colombiano della Ineos-Grenadiers è il primo della classifica generale, con 45 secondi di vantaggio sul secondo classificato, il russo Aleksandr Vlasov (Astana-Premier Tech) e 1’12” su Damiano Caruso (Bahrein-Victorious).

«Fortunatamente abbiamo potuto recuperare qualche energia dopo tante frazioni impegnative, anche se sarebbe stato meglio avere un giorno di riposo... per riprendersi dai tanti sforzi che abbiamo fatto nei giorni scorsi». Bernal vuole vincere questo Giro d’Italia e sa di avere le carte giuste per farlo, ma allo stesso tempo vuole rimanere con i piedi per terra, per cercare di rimanere concentrato e gestire al meglio le fatiche che ancora lo aspettano. «Il Giro è ancora lungo e tutto può succedere. È necessario tenere i piedi ben saldi per terra. Oggi dovrò rimanere calmo, voglio difendere il primo posto in classifica. Non ho mai fatto lo Zoncolan ma so che chi avrà buone gambe potrà fare la differenza negli ultimi durissimi 3 km».

Egan andrà forte, questo è quello che tutti si aspettano. Abbiamo visto la sua superiorità in corsa, quando attacca nessuno riesce a stare al suo passo. In questo Giro, nella nona tappa con arrivo a Campo Felice, il colombiano è stato superlativo, conquistando in un attimo tappa e maglia. «Ogni tappa nasconde delle insidie, anche quella che in apparenza sembra facile. Per questo preferisco rimanere nelle prime posizioni, per evitare pericoli. Ieri era una frazione per velocisti ma ho preferito rimanere davanti per evitare possibili cadute. Ho visto che si era creata un'opportunità e mi sono spostato un po’ davanti. Non si sa mai cosa può succedere dietro quando sei in mezzo al gruppo. Oggi ci sarà battaglia e io sono pronto e non mi tirerò indietro».

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