QUANDO BEPPE CONTI CORREVA: «AVEVO GIA' L'OCCHIO DEL GIORNALISTA...»

STORIA | 28/12/2020 | 07:52
di Franco Bocca

Dopo 35 anni al seguito del grande ciclismo come inviato speciale, dal 2010 Beppe Conti è diventato popolare come opinionista Rai per gli avvenimenti clou della stagione internazionale della bici. E intanto ha scritto una trentina di libri, di argomento prevalentemente ciclistico. Ma forse non tutti sanno che, prima di diventare giornalista, da giovane Beppe aveva corso in bici con risultati tutt'altro che disprezzabili. E poichè le sue principali vittorie sono state ottenute con la casacca biancorossa del Castelnuovo Don Bosco, ecco che Conti, pur essendo torinese di Cambiano, merita di figurare nella galleria-amarcord del ciclismo astigiano.


Come ti sei avvicinato al mondo della bici?
«Grazie a mio papà Marino, che era era un grande appassionato. Avevo 9 anni, tifavo per Baldini che non vinceva più e soffrivo tantissimo. Ma la scintilla è scattata nel '61 quando il panettiere di Cambiano, patito di ciclismo, riuscì a organizzare una kermesse in paese con i reduci dal Giro d'Italia: Pambianco in maglia rosa, Balmamion, Defilippis, Messina e tutti gli altri. Per me, che avevo 10 anni, è stato un sogno».


Ricordi la prima vittoria?
«Perfettamente, anche perchè la considero una piccola impresa. Era il 4 settembre 1966, avevo 15 anni e quella domenica nessuno poteva portarmi a correre. Così da Cambiano andai a Ciriè, dove si svolgeva la corsa, in bici. Arrivammo tutti in gruppo e vinsi nettamente, a mani alte. Mi cambiai e poi, con la Coppa che avevo vinto in mano, ripresi la strada di casa. 150 chilometri in tutto. Una faticaccia, ma che soddisfazione!».

E poi?
«La mia stagione d'oro è stata il 1967, al secondo anno tra gli Esordienti nel Castelnuovo Don Bosco. Solo due vittorie, a Spinetta Marengo e a Trino, ma tantissimi piazzamenti, che mi hanno permesso di piazzarmi terzo nella classifica regionale degli Esordienti e di essere tra i cinque piemontesi selezionati per la prova tricolore di Polignano a Mare».

Delle tue dieci vittorie qual è stata la più importante?
«La Torino-Lignana del 1969, al secondo anno da Allievo con i colori della Barbero, quando ho battuto in volata il quotato Licciardello, che stava vincendo quasi tutte le domeniche. Io però l'affrontavo per la prima volta ed ero convinto di poterlo battere allo sprint».

Perchè allora hai smesso di correre a soli 19 anni?
«Dico sempre che per me era meglio e più facile scrivere che correre. In realtà avevo fatto presto a capire che non potevo spianare le montagne e che non era il caso di insistere. Del resto avevo già le idee chiare: il giornalismo era la mia passione anche quando correvo ancora».

Ci sono persone, nella tua parentesi agonistica astigiana, verso le quasi provi riconoscenza?
«Una persona speciale è stata Cesare Picollo, di Castelnuovo Don Bosco, che stravedeva per me come se fossi stato il figlio maschio che non aveva avuto. Poi i fratelli Bruno ed Emilio Barbero, i titolari dell'omonimo Gruppo sportivo, con un cenno speciale per Luciano Cerrato, che sento ancora adesso».

Aver corso in bici ti è servito per la tua professione?
«Il ciclismo pedalato per me è stato determinante. Mi ha dato grinta, carattere e temperamento e mi ha permesso di capire meglio questo sport al quale ho poi dedicato tutta la mia vita professionale, realizzando i miei sogni di ragazzo».

Ne avevi uno in particolare?
«Sì, volevo seguire un Giro d'Italia. Sono arrivato a 43 consecutivi, oltre a tutto il resto. E non è ancora finita...».

da La Stampa - edizione di Asti

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
È un giorno in qualche modo storico, per il ciclismo femminile, per l'Africa e per tutto il movimento del pedale mondiale: il Team Amani annuncia infatti la nascita della prima squadra ciclistica Continental UCI femminile africana, con un obiettivo ambizioso:...


Pinarello annuncia ufficialmente la sua nuova partnership con il Q36.5 Pro Cycling Team, segnando un traguardo storico: il marchio diventa per la prima volta Title Sponsor. Dal 1° gennaio 2026, il team correrà ufficialmente con il nome "Pinarello – Q36.5...


Un grave lutto ha colpito Stefano Di Santo, apprezzato cartografo – e non solo – del Giro d’Italia e delle altre corse di RCS Sport. È improvvisamente e serenamente scomparsa oggi, a quasi 99 anni, sua mamma, la signora Teresa Iaracitano....


Le tradizioni restano, questo è chiaro, ma nel mondo del ciclismo, come nell’automotive in generale, è sempre importante attualizzare anche i concetti che fanno da sempre parte del DNA di un marchio. Questo è quello che accade oggi in casa Passoni...


Era l’inizio della stagione 2025 e Q36.5 insieme al suo team professionistico Q36.5 Pro Cycling Team si è posta l’obiettivo di sviluppare un kit da gara tecnico e performante, un kit di valore assoluto pensato per affrontare freddo e pioggia e...


C’è una novità in arrivo per quanto riguarda l’ultima settimana del Giro d’Italia, la cui presentazione è prevista per lunedì 1° dicembre a Roma. La novità, come scrive L’Adige, riguarda la sede di arrivo della tappa che dovrebbe partire, probabilmente,...


Samuele Zoccarato sarà un nuovo corridore del team MBH Ballan CSB Colpack e si aggiunge al roster 2026, che ormai è stato per gran parte svelato. Il potente passista di San Giorgio delle Pertiche, in provincia di Padova, nato il 9...


La trasformazione di Filippo Fiorelli in calabrone è cominciata. Ancora qualche settimana di attesa e il 1° gennaio lo vedremo sfoggiare la maglia giallo-nera della Visma | Lease a Bike, che sancisce il suo passaggio nel WorldTour dopo 6 stagioni...


Quarto agli Europei dopo essere stato prezioso scudiero di Finn ai Mondiali Under 23, dopo due stagioni nel vivaio Intermarché, Simone Gualdi è pronto a passare nel World Tour all'interno della nuova struttura scaturita dalla fusione con la Lotto. In...


L’anno del messicano nel ciclismo (al secolo Isaac Del Toro) si è trasformato nel mese del ciclismo messicano. E ci spieghiamo. Congiunzione astrale favorevole oppure no, vuoi mettere un campionato nazionale tornato a disputarsi proprio ad Ensenada, città natale del...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024