TOUR. I COLOMBIANI NON SI ARRENDONO: «PARIGI E' ANCORA LONTANA»

PROFESSIONISTI | 14/09/2020 | 07:55
di Francesca Monzone

L’alleanza colombiana non ha funzionato, ognuno ieri ha fatto la propria gara, da solo, come un pezzo unico, che pedalava per resistere alla superiorità slovena. Miguel Angel Lopez è arrivato quarto, mentre Rigoberto Uran ha tagliato il traguardo al nono posto. Fuori dal gruppo dei migliori Egan Bernal, vincitore della Grand Boucle lo scorso anno e Nairo Quintana, arrivati rispettivamente a 7’20” e 3’50” dal vincitore Pogacar e ora sono finiti fuori classifica.


“È stata una tappa molto difficile“ ha detto Rigoberto Uran al termine della tappa di Le Grand Colombier. Quintana e Bernal non sono andati bene e il capitano della EF Educational First non è stupito. “Il ciclismo è questo e non sono sorpreso. Ti prepari bene per una gara, ti senti pronto e poi le gambe non vanno o qualche altra cosa non funziona”.


Uran nel 2017 aveva concluso il Tour al secondo posto e ora che è terzo nella classifica generale, pensa di poter migliorare la propria posizione. “Dal Tour ho imparato che la corsa è finita solo quando sei arrivato a Parigi. Manca ancora una settimana e possono succedere molte cose ancora”. 

Miguel Angel Lopez è stato il miglior colombiano oggi con il suo quarto posto e, nella classifica generale, è alle spalle di Uran e a 1’45” da Roglic. “Sono contento di come abbiamo corso. Avevamo pianificato la corsa e nel finale ho potuto contare sull’aiuto del mio compagno Tejada - così il capitano dell’Astana -: è stata una frazione difficile ma io mi sento soddisfatto”. 

Superman Lopez è riuscito a rimanere nel gruppo dei migliori. In casa Astana non volevano attaccare ieri, ma seguire il gruppo dei migliori senza perdere posizioni.

“Sono soddisfatto del mio quarto posto e la corsa non è ancora finita, non abbiamo sbagliato nulla. Il traguardo è a Parigi tra una settimana e manca ancora mancano ancora tappe importanti”.

Nei grandi giri López ha ottenuto un terzo posto sia al Giro d’Italia che alla Vuelta e ora, cerca il podio anche nella corsa gialla. “Oggi c'è riposo e voglio cercare di recuperare il più possibile. Abbiamo ancora una settimana di gare molto impegnative e dobbiamo cercare di ripartire nella condizione migliore”. 

Nairo Quintana sa di aver dato tutto quello che aveva ma le cadute al Tour hanno compromesso la sua condizione, in particolare quella di venerdì a Puy. “Sapevo che oggi sarebbe stata una tappa difficile, c’erano molte difficoltà e non possiamo nasconderci. Purtroppo non ho una buona condizione fisica, sono caduto due volte e quella di venerdì mi ha causato molto dolore”. Quintana ha lottato veramente ma il dolore è stato più forte e ora nella classifica generale è nono.

“Sull’ultima salita mi sono staccato dal gruppo dei migliori, ma avevo pensato di poterli riprendere. Purtroppo una caduta è una caduta e io non sono riuscito a fare di meglio. Il mio Tour non è finito e continuerò a lottare per ottenere il miglior risultato per me e per la mia squadra che ha lavorato tantissimo”.

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COMMENTI
Vero...
14 settembre 2020 14:24 IlSerpe
I corridori del TOUR sono meglio delle macchine di F.1 ma altrettanto delicati, basta un nulla tipo raffreddore ,piccola dissenteria, una notte insonne e salta tutto

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