BUSSI: SIAMO TORNATI A RISCHIARE LA VITA OGNI GIORNO

PROFESSIONISTI | 01/06/2020 | 18:46
di Pietro Illarietti

"E' tornato tutto come prima, per salvarmi mi sono messa in mezzo alla strade ed ho occupato lo stesso spazio di un trattore. Quanti insulti ho ricevuto.. Me lo merito?"


Vittoria Bussi ha lanciato il suo grido d'allarme relativo alla sicurezza. Lo fa tramite questo breve video che vi proponiamo. 


 

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COMMENTI
Se serve questo faremo
1 giugno 2020 19:22 Maxlucca76
Anche a me è successo di mettermi ad occupare la corsia ma è l’unico modo per farsi sorpassare in sicurezza .
Diversamente gli automobilisti non varcano la soglia della mezz’aria per sorpassare neanche se nel lato opposto non passa nessuno.

Vittoria Busi
1 giugno 2020 21:46 megic61
Vittoria hai tutte le ragioni del mondo .Ci prendono per i fondelli e noi rischiano la vita
VERGOGNA fate rispettare 1.50

Peggio di prima
1 giugno 2020 21:48 rufus
Non avevo dubbi, la situazione e' peggiorata ulteriormente. Automobilisti sempre piu' frenetici, smartphone costantemente in mano, nessun rispetto per ciclisti e pedoni. Il metro e mezzo di distanza in sorpasso autentica utopia. Cultura sportiva di rispetto zero.

Rassegnamoci..............
2 giugno 2020 00:23 nsilvioant
Condivido tutto, sono praticante da oltre 40 anni, ebbene mi arrendo, nel senso che continuo a pedalare sempre col radar acceso, intendo 4 occhi non bastano, chi oggi va in giro solo con i due occhietti rischia con molta probabilità di non tornare a casa, in quanto si trova in una guerriglia……automobilisti inviperiti che pretendono che noi dobbiamo rimanere a destra ai margini della cunetta, loro invece virtuosi e rispettosi del codice della strada, col telefono in mano a rispondere a cazzate su watsapp a velocità sempre oltre i limiti…….Purtroppo per colpa dei politici e dei governanti di turno che si sono susseguiti nel corso degli anni, non adeguando il codice della strada a nostra tutela e quindi non hanno affatto contribuito ad accrescere quella formazione e cultura esistente purtroppo in altri paesi civili….. Non è questione di piste ciclabili, il nostro territorio per conformità è diverso dai paesi del nord (dove gli agonisti si allenano sulle “strade ciclabili” e non piste), ma un fatto di “cultura” che nel nostro “Bel Paese” purtroppo è sopraffatto dall’ “ignoranza”……In definitiva, fatevi una ragione, io me la sono fatta, rassegnativi, non fatevi il sangue amaro, ve lo dico per rimanere lucidi e presenti mentre pedalate, non arrabbiatevi più di tanto, perché in definitiva, ho dedotto che, l’arroganza, la tracotanza, l’intolleranza, purtroppo, nel mio Paese “batte” la bici e la sua cultura per ben 10-0!!! E sono certo che questo increscioso risultato, indegno per un Paese civile, non cambierà mai, rimarrà tale, almeno fino a quando un politico, o governante di turno avrà il coraggio di riformare il codice della strada con misure a nostro favore, come la famigerata “distanza di sicurezza” che rimane ignorata, in quanto ahimè non è ancora obbligo di legge!!! Nel frattempo, sulle nostre strade, e nell’indifferenza generale, si continua a rischiare tantissimo, il tributo di sangue rimane alto, riguarda appassionati di ogni età, giovani e non, che, hanno l’unica colpa “grave” quella di far rallentare i vigliacchi, codardi e prepotenti di turno, quelli che “armati” vorrebbero la strada tutta loro, incuranti della presenza di altri utenti, un po’ “lenti”, ma pur sempre vite umane!!!!

Nigro Silvio Antonio

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