
ACCPI ha attivato per i propri associati un supporto psicologico, incaricando il Professor Maurizio Bertollo, vicepresidente della Federazione Europea di Psicologia dello Sport (FEPSAC), di realizzare un decalogo che possa aiutare loro e tutti i ciclisti praticanti ad affrontare questo difficile periodo di isolamento.
Il Professore dell’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, insieme a qualificati colleghi, alcuni dei quali membri del board dell’Associazione Italiana di Psicologia dello Sport (AIPS), svolgerà, a partire da questa settimana, dei seminari online rivolti ai corridori della massima categoria e, su richiesta, eventuali consulenze private. Il gruppo di lavoro è composto dai dottori Sara Biondi, Cristiana Conti, Massimiliano Di Liborio e Fabio Forzini.
Ecco in sintesi le indicazioni comportamentali che il team di psicologi ha fornito ai campioni azzurri e che possono essere d’aiuto per tutti gli appassionati di ciclismo in “astinenza” da sport: Superare l’emergenza Covid-19 tappa per tappa.
1. Accettare e adattarsi
L’obiettivo in questo momento è accettare l’incertezza e la mancanza di una prospettiva chiara. Molti lavoratori sono dovuti passare allo smart working, così come gli atleti sono dovuti passare allo “smart training”. Continua a farlo in modo efficace, con costanza e disciplina. Rispetta ed accetta i divieti imposti dalle autorità; non cercare scorciatoie per aggirarli, ma metodi per fronteggiarli.
2. Informarsi intelligentemente
Scegli canali ufficiali per informarti sulla pandemia e sulle ripercussioni nel mondo del ciclismo (es. Ministero della Salute e OMS, CONI e CIO, FCI e UCI, ACCPI e CPA). Evita l’eccesso di informazioni, che rischia di farti provare esagerate preoccupazioni, controproducenti per il tuo benessere psicofisico.
3. Monitorare i pensieri e le emozioni
Eventi, emozioni e pensieri sono strettamente connessi tra loro. In questo momento è normale provare confusione, ansia, frustrazione e rabbia. Cerca, invece di far leva sulle tue risorse interiori, che ti permetteranno di sperimentare pensieri ed emozioni piacevoli anche in questa situazione di disagio.
4. Relazionarsi
Mantieni i rapporti con le persone a te care, con i tuoi compagni e con il tuo staff. Allo stesso tempo impara a selezionare i contatti e progressivamente evita di spendere troppo tempo con coloro che ti causano sentimenti o pensieri negativi.
5. Confrontarsi
Poni l’attenzione non tanto a cosa sta succedendo durante questo periodo, quanto al modo in cui reagisci. Stabilisci e condividi con il tuo preparatore/direttore sportivo la gestione degli allenamenti quotidiani; mantieni pensieri e sentimenti solidali e incoraggianti, anche quando gli altri non li esprimono.
6. Stabilire il ritmo della giornata
Pianifica la tua routine quotidiana. Il tempo che scorre senza una programmazione, per un atleta, è estremamente rischioso e non aiuta a crescere. Non esistono atleti part-time: la prestazione si ottiene anche attraverso lo stile di vita. Continua ad impegnarti in ciò che identifica il tuo mestiere di atleta: cura l’alimentazione, il ritmo sonno-veglia, la mobilità articolare e il tuo programma di lavoro.
7. Occuparsi di faccende domestiche
Prenditi cura della qualità e dell’igiene del luogo in cui vivi. Organizza gli spazi mantenendo l’ambiente di casa luminoso e areato. Vai personalmente a fare la spesa, o quantomeno condividi la lista degli acquisti, per evitare di avere in casa alimenti inadatti agli atleti.
8. Rendere stimolante l’allenamento
Accetta il più rapidamente possibile l’idea che in questo periodo la modalità ordinaria di allenarsi è sui rulli. Posizionali dove ti senti più a tuo agio nello svolgere l’allenamento, evitando ambienti troppo chiusi o con presenza di polveri o muffe. Riduci la noia: utilizza software con percorsi virtuali, guarda film o serie tv, alterna sessioni sui rulli a sessioni a corpo libero (stretching, core stability, esercizi isometrici, capacità coordinative).
9 Allenare le abilità mentali
Cogli l’occasione per avvicinarti a tecniche mentali da applicare sia in bici (es. self-talk; imagery) sia a terra (es. training autogeno; mindfulness); tali tecniche consentono di gestire le sensazioni negative e lo stress dovuti alla situazione attuale e, in futuro, se utilizzate, ti aiuteranno a ottimizzare la prestazione sportiva.
10. Contattare un professionista qualificato
Se il tuo umore cambia in modo persistente e non riesci ad alleviare emozioni negative o pensieri cupi, rivolgiti ad un professionista qualificato. Lo Psicologo dello sport ha una formazione specifica per la gestione di questi aspetti negli atleti. Potrà aiutarti anche a ridefinire gli obiettivi e a orientare l’attenzione verso gli aspetti rilevanti della tua prestazione.
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