ASPETTIAMO IL FULMINE DIVINO

LETTERA APERTA | 15/03/2020 | 14:39
di Fiorenzo Alessi

Caro Direttore,
stiamo attraversando un "momentaccio". Quando è a rischio la salute pubblica, vale a dire che tutti potremmo ammalarci e forsianche morire, non possono né devono esserci vie di mezzo. Se in siffatte circostanze esistono dei precetti, ovvero delle regole di comportamento che hanno una generale e motivata condivisione, tutti dobbiamo farcene carico e curarne l'osservanza. Come si dice, senza troppi se e senza tanti ma: chi sgarra, ne deve pagare le conseguenze.


Semmai fosse necessario, aggiungo che ancora più drasticamente deve procedersi a sanzionare e a punire se a violare le norme legittimamente emanate sia un soggetto che, oltre ad accampare ipotetiche qualifiche professionali, tenga poi un contegno stupidamente farcito di arrogante presunzione, e pure di miserevole ignoranza, nei riguardi di chi è tenuto istituzionalmente proprio al controllo dell'osservanza della legge in un contesto a dir poco "difficile" com'è quello che tutti noi stiamo vivendo.


Adesso, però, basta scrivere... da Avvocato: consentimi di esprimermi da quell'«inguaribile innamorato del CICLISMO» come proprio tu mi hai definito. Inguaribile sì, ma con le rotelle perfettamente e ancora a posto. In grado soprattutto di comprendere - nel caso di specie, agevolmente - quando ci si trovi in presenza di un "vero" Avvocato, e altresì di valutare quando e quanto un praticante della bicicletta sia animato da una effettiva e razionale passione per la pratica ciclistica. Se si vuole essere seri, va detto con chiarezza che quel tizio che tu hai saggiamente invitato a fermare non è né l'uno né l'altro.  E' solamente un idiota che porta in giro una bici.

Quel video che lo stesso "fenomeno" ha girato mi dice, però, anche altre cose, che enumero solo parzialmente:

1) abbiamo Forze dell'Ordine ammirevoli, anche per la pazienza dimostrata in presenza di soggetti che ignorano non solo le norme, ma anche il minimo sindacale della buona creanza ed insieme del buon senso ;

2) se il soggetto travestito da ciclista fosse formalmente anche un avvocato (poveri noi, come saremmo ridotti !), nella sostanza dimostra di essere solo un grande imbecille;

3) visti i numeri che a più riprese ha sparato a casaccio, potrebbe meglio trattarsi di un addetto ad una sala scommesse;

4) se, ovviamente in via del tutto ipotetica, gli Agenti "aggrediti" lo avessero preso a manganellate, magari avremmo scoperto che effettivamente, come sosteneva, non era una persona fisica, ma un marziano in ragione dell'aria compressa che sarebbe fuoriuscita dal contenitore superiore che per noi comuni mortali porta il nome di testa. Ritengo possa bastare.

Un'ultima cosuccia vorrei chiarirla: scrivendo questa riflessione non ho perso del tempo (un bene prezioso della nostra vita, come la salute) o "dedicato" parole ad un essere inqualificabile. Ho inteso sommessamente rivolgere una invocazione al Buon Dio, nonostante lo immagini affaccendato in tutt'altre e ben più importanti faccende, affinchè trovi il tempo per incenerire un soggetto simile. Con quanto si sta vivendo e da tanti soffrendo di questi tempi, sarebbe opera di carità e, soprattutto, di Giustizia. Se è davvero un avvocato, avrà di certo modo di difendersi anche da un fulmine del Padreterno.

Con amicizia, cordialmente.

Fiorenzo Alessi

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