QUANDO PASTONESI RACCONTA IL "COPPI ULTIMO"...

NEWS | 20/09/2019 | 07:48
di Massimo Lagomarsino

"Coppi ultimo". E' il 1959 l'ultima stagione tra i professionisti con la maglia della "Tricofilina". Le grandi ali dell'Airone non volano più alte come un tempo, anzi il destino è alla porte, si chiuderanno definitivamente quella maledetta fredda mattina del 2 gennaio 1960. Questo il "Campionissimo" che un cantore quale Marco Pastonesi  vuole raccontare.


Ad organizzare l'evento nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 19 settembre, la storica U.S. Pontedecino che con il Giro dell'Appennino, primo nel 1955 , ha contribuito a rendere grande Coppi. L'ultima vittoria su strada, per distacco, conquistata come sempre staccando tutti e arrivando al traguardo senza alzare le braccia al cielo. Un piemontese schivo e riservato al quale non piaceva apparire, ai giorni nostri sarebbe decisamente fuori posto. 


La location è quella austera del palazzo del municipio di Pontedecinmo durante il Ventennio, come tutti i Comuni del comprensorio genovese, era stato chiamato a dar vita alla Grande Genova. Siamo a due passi da dove è crollato il Ponte Morandi che ha finito di spezzare in due quella Grande Genova che già da tempo aveva abdicato nella ricerca velleitaria del milione di abitanti. Sembrava il traguardo più importante da raggiungere alla fine della seconda metà del secolo scorso, la panacea di tutti i mali.

La sala è colma, certo i presenti in buona parte sono "datati" ma questo aiuta ad immedesimarsi nelle storie raccontate da Pastonesi a fronte delle garbate domande poste da Antonello Mura circa il suo libro: "Coppi ultimo". Il giornalista racconta il Coppi del 1959, decisamente stanco, bel lontano dagli anni migliori, ma, mai domo. La classe è inalterata, però non basta, inesorabilmente gli anni passano per tutti e nel ciclismo, capita, ancora più in fretta. E' sfinito, consumato, si lamenta persino che alcune corse, vedi il Giro del Lazio prova di Campionato Italiano, sono troppo dure. Ma vuole arrivare in fondo, per onorare se stesso, lo sponsor e soprattutto i sui gregari.

E' il Coppi crepuscolare di un'Italia che cambia veloce. Le ferite della guerra, se pur ancora vive nei cuori della gente, sono in buona parte rimarginate. Dietro l'angolo quel boom economico che inizierà nell'anno in cui Coppi muore. Ma la gente lo ama ancora, ripetiamo la gente non solo gli appassionati di ciclismo, è uno di loro. Ha visto la guerra, la prigionia, la rinascita, con le sue imprese ha riscattato l'onore dell'Italia.

Pastonesi racconta questa e tante altre storie con garbo, sfuggendo alla retorica e alla narrativa, andando a parlare con le persone, quelle vere. Quei gregari di Coppi, spesso conosciuti, protagonisti di quell'ultima romantica stagione agonistica. Avrebbe dovuto essere la penultima, in quanto per il 1960 era già pronta la San Pellegrino, squadra con la quale sarebbe arrivato  l'addio alle corse nella speranza di passare il testimone a Romeo Venturelli "Meo". Uno dei tanti che era stato investito dell'ingombrante e impossibile ruolo di "nuovo Coppi".

Il libro è bello, ma raccontato da Pastonesi riesce a superarsi, ad ogni frase comprendi come l'autore ha il ciclismo nel cuore ed è in grado di intercettarne le storie più recondite, sconosciute, ma vere. "Gli sportivi applaudono e sono ammirati dai primi - racconta Pastonesi - ma tifano soprattutto per gli ultimi ai quali non disdegnano di regalare una spinta, quella stessa spinta che forse vogliono dare a se stessi". Una bella serata nella quale ritroviamo  tutto "Quello che le ruote tirano su". Credeteci è tanta roba, se poi viene scritta e raccontata da Pastonesi diventa un patrimonio inesauribile. Se vi capita leggetelo, conoscerete un  Coppi inedito, ma conoscerete uno spaccato di storia di questo incredibile e sempre imprevedibile Bel Paese.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Ciò che abbiamo visto di Giulio Pellizzari al Giro d'Italia? Semplicemente, è ciò per cui è nato! Parola di Massimiliano Gentili: l'uomo che ha "plasmato" il talento marchigiano, scorgendone i numeri e l'attitudine da grandi giri quando nessuno forse avrebbe...


Piuro sarà teatro oggi di un evento indimenticabile: per la prima volta nella storia il Tour de Suisse arriva in provincia di Sondrio, con una tappa che terminerà in Valchiavenna, davanti alla Chiesa Nuova di Borgonuovo. Un'occasione unica per la...


La tappa numero 4 del Giro Next Gen, la Manerbio - Salsomaggiore Terme di 134 km, si annuncia piuttosto incerta. I corridori hanno nelle gambe le fatiche di ieri al Passo Maniva e si troveranno ad affrontare una frazione di...


Al Giro Next Gen si trovano i campioni di domani. Lo sa bene un manager esperto come Brent Copeland che abbiamo incontrato alla partenza della terza tappa da Albese Con Cassano. «È sempre importante seguire da vicino queste corse e...


Dal 20 al 22 giugno 2025, Livigno ospiterà la prima edizione di Above | The Bike Experience, un evento unico nel panorama italiano dedicato al mondo della mountain bike, pensato per chi vuole vivere la bici non solo come sport, ma come...


La Eddy Merckx Cycling Route nel Brabante Fiammingo, da sempre considerata un must per ciclisti in cerca di sfide, si veste di nuovo. Il percorso originale ad anello - per desiderio e con la consulenza dello stesso Merckx – raddoppia...


Mercoledì 9 luglio 2025, il Giro d’Italia Women farà tappa a Valdobbiadene, portando nel cuore delle colline patrimonio UNESCO il grande spettacolo del ciclismo femminile. Il traguardo è fissato in località Pianezze, con l’arrivo previsto intorno alle ore 14:30, dopo...


In quasi 20 anni di storia nella grande mountain bike, la Val di Sole ha saputo consacrare tanti biker di talento. Il caso più emblematico è quello di Nino Schurter, che proprio nel debutto della Bikeland sul palcoscenico mondiale, nel...


Al Giro Next Gen è stato il giorno del ricordo, un momento toccante che ha voluto rendere omaggio a Fabio Casartelli a quasi 30 anni dalla sua scomparsa. Per la terza tappa la corsa rosa riservata agli under 23 è...


Doveva essere il primo banco di prova del giro e Lorenzo Mark Finn ha superato l’esame con ottimi voti. Sulla salita di Passo Maniva l’azzurro del team Red Bull Bora Hansgrohe Rookies è stato l’unico a riuscire a tenere...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024