L'ORA DEL PASTO. «C'ERA UNA VOLTA IL GIOANN» ARRIVA IN TV

TV | 05/09/2019 | 07:42
di Marco Pastonesi

 


In famiglia aveva delegato l’educazione dei figli alla moglie e agli zii: “In casa – parole di Franco – il papà era una meteora”. Sul lavoro non ne perdonava una: stroncò Gadda, distrusse Pasolini, dette del pirla a Eco. E il suo ego andava in orbita: “Settembre, casa di Venere. Il giorno 8 siamo nati io, Goethe, Ariosto… e l’armistizio”. Insomma, aveva un gran brutto carattere: e lui spiegava avvertendo che “quelli simpatici non valgono nulla… perché vuol dire che non hanno personalità e non manifestano mai la loro opinione”. Ma era il più bravo di tutti.


Domenica 8 settembre, in esclusiva su Sky Arte (canale 120 e 400 di Sky) alle 21.15, in occasione dei cento anni dalla nascita, la prima tv di “C’era una volta Gioann”, un documentario diretto da Angelo Carotenuto e Malina De Carlo su Gianni Brera, il giornalista – il più bravo di tutti - che ha cambiato lo sport sui giornali nella nobiltà, nel linguaggio, nel valore e anche nella popolarità, nella profondità, tanto da spaccarne la storia in un prima e in un dopo di lui. Coetaneo di Fausto Coppi (al pronti-via della vita lo anticipò di una settimana), lombardo di San Zenone Po (“Padano di riva e di golena, di boschi e di sabbioni”), Brera cominciò con la pesca e l’atletica, emigrò al calcio, attraversò il pugilato, ma si rivelò grande, grandissimo, insuperabile, infinito, nel ciclismo. S’innamorò proprio di Coppi: “Su due spalle stranamente esili s’innesta il capo che neri e lisci capelli, quasi mai pettinati, paiono rendere allungato a dismisura. E il collo, che pure è sottile, quasi si perde nella secchezza della mandibola e nella nuca folta di capelli. Il torace, per una anomalia che è invece funzionale e a tutta prima non ti spieghi, via via che scende, ingrandisce, lo sterno pare carenato come negli uccelli”. Con la pazienza regalata dal tempo amò anche Bartali: “Gino andiamo a bere. Scendi immediatamente dall’ammiraglia e fermiamoci all’ombra. Eccoti, una Gauloise. Noi si deve ancora lavorare per vivere. Coppi si danna per difendersi. Noi beviamo. Molti modi vi sono per campare. Questo è uno, e neppure tanto idiota. Alla salute, vecchio Gino. Nessun Boccaccio, per fantasioso che fosse, riuscirebbe più a vedere in te Frate Cipolla. Ora sono convinto che preghi meglio di prima e che le tue preghiere valgono di più. Allez, facciamoci un altro gotto. Al traguardo arriviamo lo stesso”.

Nei 56’55” del documentario Carotenuto e De Carlo misurano Brera nelle sue parole (“A scopare il mare…”), nelle sue convinzioni (“Giornalista, un mestiere molto facile”, ma anche “un povero cristo di scriba”), nei suoi capolavori (dall’”Avvocato in bicicletta” a “Coppi e il diavolo”), anche nelle sue errate profezie (“Mennea e Merckx – ricorda Gianni Mura -, il primo considerato carente di bistecche, il secondo di carboidrati”) e nei suoi neologismi (“Abatino – elenca Claudio Gregori – non fu coniato per la prima volta per Gianni Rivera e neppure per Livio Berruti, ma per Giorgio Albani, perché portava gli occhiali da vista. E Felice Gimondi nel 1976 passò da Nuvola Rossa, il capo dei Sioux, a Nuvola Rosa, quando indossò la maglia rosa e poi conquistò il Giro d’Italia”).

Gioannbrerafucarlo fu campione soprattutto nel trasmettere passione, dignità e coscienza ai giornalisti sportivi. Oltre a Franco Brera, Mura e Gregori, a descriverlo ci provano anche Mino Allione, Giancarlo Antognoni, Sara Balduchelli, Roberto Boninsegna, Daniele Bruzzone, Bruno Conti, Franco Contorbia, Bobo Craxi, Fino Fini, Sasha Lazzerini, Gilberto Leonardi, Giovanni Lodetti, Lino Maga, Andrea Maietti, Nicoletta Maraschio, Paolo Pulici, Angelo Roveda, Adalberto Scemma e Mario Sconcerti. Ma molto, nella sua immensità, rimane da studiare, decifrare, interpretare. “Il giornalismo e la povertà – confessò Brera – hanno strangolato lo scrittore che forse mi abitava”.

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
E' stato un finale al cardiopalmo per la sesta tappa del Tour de Suisse, una vera e propria sfida tra gruppo e fuga iniziata addirittura sin dai primi chilometri. Niente da fare però per i fuggitivi di giornata, nella corsa...


Nicholas Prodhomme mette a segno il colpo del ko nella terza tappa della Route d'Occitanie, la "tappa regina" che ha portato il gruppo da Pujaudran a Luz Ardiden dopo 173, 8 km con il Tourmalet e la salita finale nel...


Dopo due anni di digiuno, l'Italia torna a far festa al Giro Next Gen. È Filippo Agostinacchio (Biesse-Carrera-Premac) a spezzare la maledizione, dopo un frazione tutta all'attacco che lo ha visto arrivare in solitaria grazie a un assolo di circa...


A seguito di un'indagine preliminare sulle dichiarazioni rese al termine della ventesima tappa del Giro d'Italia (quella del Colle delle Finestre, dispitata il 31 maggio scoso) dal belga Dries De Bondt, corridore dell'UCI WorldTeam Decathlon-AG2R La Mondiale, l'Union Cycliste Internationale...


Il tema della sicurezza è sempre in primo piano e ieri in Belgio, sul traguardo della seconda tappa, c’è stato un debutto importante. Per la prima volta, infatti, è stata adottata la "Safe Cycling Finish Barrier": si tratta in pratica...


Questa è la settimana dedicata a Eddy Merckx e al suo ottantesimo compleanno e il Cannibale, tra un festeggiamento e un’intervista, ha voluto lanciare una sfida a Remco Evenepoel e Tadej Pogacar: al fiammingo piacerebbe che i due campioni si...


Darfo Boario Terme è pronta nuovamente ad accogliere una manifestazione tricolore anche nel 2025, come svelato ieri nella presentazione al “Belvedere Silvio Berlusconi” al piano 39 di Palazzo Lombardia. Questa volta la città termale della Valle Camonica ospiterà,  sabato 28...


Dal 1988 la maglia iridata di campione del Mondo, dal 1993 al 2017 la maglia rosa del Giro, dal 2017 la maglia roja della Vuelta, dal 2022 la maglia gialla del Tour, dal 2018 la Trek (prima Segafredo poi Lidl)...


Il tour de Suisse sembra più francese che mai, dopo quattro giorni di gara con Romain Gregoire leader della generale, ecco che ieri la maglia gialla è passata sulle spalle di un altro transalpino che sta infiammando i cuori dei...


Dopo la rivoluzione di ieri, con Luke Tuckwell che ha conquistato la maglia rosa, il Giro Next Gen propone oggi la sesta tappa: la Ovada - Acqui Terme di 155 km propone un finale tutto da interpretare. per seguire...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024