#METOO AZZURRO. SILVIO MARTINELLO: «IL PROBLEMA C'È E VIENE DA LONTANO»

DONNE | 25/08/2019 | 11:33
di Pier Augusto Stagi

Le accuse vengono da lontano, in questo caso dal Belgio, passando per l’Inghilterra, prima di approdare da noi. Accuse di abusi e molestie a cicliste di livello, diciamo professionistiche, anche se questa qualifica le donne non possono ancora permetterselo, soprattutto qui da noi in Italia.


Accuse che arrivano da lontano e ci riguardano. Arrivano da lontano perché anche da noi, da almeno vent’anni, torna periodicamente d’attualità il problema che resta sempre catalogabile alla voce rumors, voci o “sentiment” si direbbe oggi. Tante le famiglie di ragazzine minorenni che si trovano a che fare, in un ambiente prevalentemente maschile, con comportamenti non propriamente consoni, e anche molte ragazze che in passato si sono lamentate con la dirigenza azzurra di atteggiamenti discriminatori.


Accuse che vengono da lontano dicevamo, e che sono state raccolte da Silvio Martinello, oro olimpico ad Atlanta, uno dei più grandi pistard italiani della storia e ottimo corridore stradista, per anni voce tecnica della tivù di Stato e oggi voce di Radio Rai, che nel 2007 presentò al Consiglio Federale della Federciclismo una dettagliata relazione nella quale, tra le altre cose, riportava il disagio di diverse atlete di livello nazionale . «Ho letto ieri quanto è stato scritto da cyclingnews e il Corriere della Sera mi sono tornate alla mente quei giorni in cui ricoprivo la carica di Direttore tecnico generale – racconta Martinello -. È chiaro che l’argomento è delicatissimo e va trattato con i guanti, ma dal novembre 2005 al settembre 2007, quando poi decisi di chiudere quell’esperienza in seno alla Federciclismo, ho avuto modo di raccogliere diverse testimonianze da parte di genitori di ragazzine minori e di atlete che non tolleravano più certi metodi e comportamenti al limite della decenza. Non posso andare oltre, mi limito a dire che c’erano tecnici che non mantenevano per lo meno un comportamento idoneo al ruolo che ricoprivano».

Martinello non si fa cogliere impreparato, conosce molto bene l’argomento. Da una parte c’è una Federazione che non muove foglio senza una testimonianza, una presa di posizione o una denuncia. Dall’altra ragazze e famiglie che non trovano il coraggio di parlare.

«È così, l’argomento è scottante quanto delicato, ma ognuno fa la propria corsa e nessuno ha voglia di fare il primo passo – prosegue Martinello -. Quando diedi le dimissioni presentai un dossier dettagliato e poi, in un secondo tempo, visto che riguardava le squadre nazionali mi presi la briga di parlarne a quattrocchi anche al Presidente Federale Renato Di Rocco. Mi ascoltò, dandomi l’impressione di conoscere molto bene l’argomento, ma mi disse che se nessuno aveva la forza di sporgere denuncia era difficile fare dei passi. Io credo invece che al proprio interno qualcosa si potesse già fare allora. Si potevano avviare delle indagini e verificare quella ridda di voci che circolano insistentemente da anni. Nessuno ci vieta di agire in autonomia, seguendo la politica del buon padre, senza che un giudice disponga qualcosa. Ho ancora davanti a me l’immagine di una ragazza che chiese di potermi parlare e con le lacrime agli occhi mi raccontò di violenze subite da parte di un tecnico. Le dissi di avere fiducia nella giustizia e di parlare, ma non se la sentì. Oggi non corre più e non è più nel giro azzurro. Non è più nel mondo del ciclismo e credo che non ne voglia più sapere».

 

Copyright © TBW
COMMENTI
facciamo
25 agosto 2019 14:31 Line
nomi e cognomi , non gli ipocriti italiani come sempre

Più donne...
25 agosto 2019 18:24 noel
Ci vogliono molte più donne nei ruoli che contano del ciclismo femminile ( allenatrici, direttori sportivi, ecc..). Servirebbero anche da sentinelle !!!

A proposito di denunce
31 agosto 2019 15:35 Ruotelibere99
Tutti e dico tutti nell'ambiente del ciclismo conoscono la portata del problema che non è certo di poco conto. Mi risulta che molte ragazze siano state costrette a smettere di correre perché stanche di ricevere attenzioni in stile mobbing. Sento dire che si attendono denunce per avviare indagini ma il solo sospetto, peraltro suffragato da un nutrito dossier e da voci comuni , avrebbe dovuto allertare immediatamente le autorità ad avviare una indagine ed a prendere provvedimenti sanzionatori. Ah già...... questo è roba di altri paesi. Qui siamo in Italia.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Raffica di numeri, statistiche e spunti di riflessione dalla decima tappa del Tour de France. 2.185: YATES È TORNATO!Simon Yates alza le braccia per la 3a volta al Tour dopo due vittorie nel 2019, a Bagnères-de-Bigorre (12ª tappa) e Foix-Prat...


Cogliamo l'occasione del primo giorno di riposo del Tour de France per scoprire cosa mangia e beve il grande favorito alla maglia gialla. Tadej Pogacar e compagni avrebbero più di una buona ragione per brindare a come sta andando la...


Sulle strade impegnative della decima tappa del Tour de France, Vingegaard e Pogacar hanno raggiunto insieme la vetta del Mont-Dore, dopo che il danese è riuscito a resistere a un attacco dello sloveno sulla salita finale. Vedendo che non sarebbe...


Corse undici Tour de France. In testa al gruppo. In testa perfino alla carovana. E le suonava a tutti. Yvette Horner aveva trent’anni ed era una fisarmonicista. Veniva da Tarbes, ai piedi dei Pirenei, terra di ciclismo e rugby -...


Per la prima volta nella sua carriera Tadej Pogacar ha perso la maglia di leader due volte nella stessa corsa. Ma quando si parla di un corridore talentuoso come lui, una statistica come questa può anche assumere un significato... insignificante....


Bagheria, la manifestazione organizzata dal Gds team Competition destinata ai giovanissimi, ha superato anche per questa edizione le più rosee previsioni visto il numero di iscritti e società provenienti da tutta la regione. Grande partecipazione di pubblico, una marea colorata...


E’ entrata pienamente nel vivo la 30^ edizione del Prestigio d’Oro Alè, il celeberrimo Challenge riservato agli Under e valido per il 21° Gran Premio Maglieria Antonella Club 88, il Gran Premio Windtex per gli Juniores e di conseguenza per...


Due le certezze. La prima: il 61° Giro Ciclistico Internazionale della Valle d'Aosta – Mont Blanc sarà durissimo. La seconda: al via ci saranno i tre atleti sul podio finale del Giro Next Gen, cioè Jakob Omrzel (Bahrain Victorious Development...


Non passano neanche 24 ore dal quinto e sesto posto di Arnoldi e Balliana che, ancora una volta, Team ECOTEK si trova a gioire per una nuova Top 10. Questa volta a scrivere il proprio nome nell’ordine d’arrivo della Piccola...


Assolo di Filippo Zanesi nel Trofeo città di Rescaldina per la categoria allievi. Bel numero per il giovane atleta del Pedale Senaghese che si presenta braccia al cielo sotto lo striscione di arrivo al termine di 77 chilometri condotti ad...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024