I DUE GIGANTI DI UN'ESTATE INDIMENTICABILE

LETTERA APERTA | 19/08/2019 | 07:55
di Fiorenzo Alessi

Caro Direttore,


venerdì sera è stata una stilettata al cuore: E' MORTO FELICE GIMONDI. Poi, con il passare delle ore e di due notti in cui ho dormito poco e male, la stilettata si è trasformata in un colpo di machete, come se ti tranciassero di netto una parte di te.  Ovviamente, com'è abitudine quotidiana ed ancora di più in simili circostanze, ho letto ("visto" no , preferisco di gran lunga ragionare ancora con il mio vecchio cervello) tutto quanto è stato scritto sulla vita di Felice.


Della morte vi è poco da dire: che si creda o meno, è compagna di viaggio di cui non dimenticarsi. Di chi è stato e cosa ha significato il nostro Gimondi per il ciclismo non potrò certo io essere il soggetto più qualificato per aggiungere anche un solo tassello all'infinito memoriale di parole e, soprattutto, fatti che hanno reso questo ciclista un vero e inimitabile grande dello sport. Nè, francamente, voglio farlo: in quei begli anni della mia giovinezza era Eddy Merckx il mio idolo e proprio per questo ho ben nitida la figura magnifica, spesso imponente e ingombrante, di questo atleta della Bergamasca, un duro incrollabile che non perdeva occasione per rendersi benemerito colpevole del delitto sportivo di.lrds msetsà'. Comunque la si giri, se può dirsi che Merckx abbia fatto grande Gimondi, è indiscutibile e sacrosanto riconoscere che Felice abbia reso Eddy. Diciamolo senza timore di smentita: due Mostri Sacri del Ciclismo.

Qualcosina, però, voglio dirla, a proposito di ciò che non è stato e poteva essere. Ah, se solo si fosse compresa la statura dell'Uomo, e non solo del fuoriclasse del ciclismo, e se di quest'uomo si fossero seguiti gli insegnamenti di vita che con i fatti ha saputo imprimere nel corso di tutta la sua esistenza. Ho la convinzione, giusta o sbagliata che sia è mia e me la tengo, che Marco Pantani sarebbe ancora tra noi se, ciclista inimitabile qual era e campione osannato, avesse continuato a tenere in conto la saggezza di Felice Gimondi.

Chi abbia un minimo di memoria storica-ciclistica non potrà aver dimenticato quel Tour de France del 1998 vinto da Marco Pantani insieme a Felice Gimondi sul podio di Parigi.  E' immagine ricorrente, ed oggi la trovo ancora più emblematica e significativa di come il cilcismo non sia solo uno sport, ma vera e propria disciplina. Vale a dire - Zingarelli docet - quel complesso di norme che regolano rigorosamente il comportamento di un individuo.

Ecco, voglio credere che se il Pirata avesse continuato a seguire la disciplina di Felice Gimondi, divenendone una sorta di discepolo, non avrebbe buttato via la sua vita, di campione prima e di uomo poi. I veri maestri hanno un tratto distintivo: nulla chiedono per i loro insegnamenti, basta un sorriso a ripagarli. Come quel sorriso di quell'uomo-fuoriclasse e di quel ragazzo in giallo in quella magica estate del '98 ai Campi Elisi.

Mi mancheranno, sempre.

Cordialmente, ma con infinita tristezza ed una maledetta nostalgia.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La Red Bull – BORA – hansgrohe ha completato la pianificazione della formazione per il 2026 e inizierà la nuova stagione con 30 corridori. A completare l'organico è Arne Marit, che rafforza il gruppo di velocisti e specialisti delle corse...


La VF Group Bardiani-CSF Faizanè si riunirà il 5 e 6 dicembre presso i Poliambulatori San Gaetano per le visite mediche di inizio stagione. La struttura sanitaria con sedi a Thiene e Schio accompagna il team per il terzo...


Paul Seixas va veloce ed è praticamente il primo corridore ad annunciare i suoi programmi per la prima parte della stagione 2026. Programmi ambiziosi... «Abbiamo costruito il mio inizio di stagione attorno a gare in cui posso davvero esprimermi e...


L'australiano Hamish McKenzie approda al WorldTour nel 2026 dopo aver firmato un nuovo contratto biennale con il Team Jayco AlUla. Il ventunenne aveva inizialmente firmato un accordo con GreenEDGE Cycling prima della stagione 2024, dopo un'eccellente esperienza come stagista. Il...


Sebastián Mora e Robbe Ghys hanno conquistato la leadership della Sei Giorni di Rotterdam al termine della seconda serata di gare e pedalano con un giro di vantaggio sugli avversari. Mora e Ghys hanno iniziato bene la seconda giornata, vincendo...


Torna questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto l'appuntamento con Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. E torna con una retrospettiva davvero molto emozionante. Potremo rivivere, infatti, la tappa bresciana del Giro d'Italia Next Gen, scattata da Albese con...


Vingegaard sì o no? Evenepoel sì o no? L'attesa per il prossimo Giro 2026 ruota attorno a questi due fuoriclasse, e l'ex ct Davide Cassani è entrato nel dettaglio. «Il primo arrivo in salita sul Blockhaus farà male: verrà scalato...


Sabato 20 dicembre Officina Battaglin apre le porte della sua sede di Marostica per un Open Day riservato agli appassionati di ciclismo. Un'occasione rara per entrare nell'officina dove vengono costruiti a mano alcuni dei telai strada e gravel più esclusivi...


Tra pochi giorni sarà il 7 dicembre: una data epocale poichè esattamente 140 anni fa nacque l’UVI, l’Unione velocipedistica Italiana. Un po’ di storia.. Già nel 1884 si era incominciato a pensare che anche in Italia potesse nascere, sulla scia...


A chiudere la puntata numero 299 di BlaBlaBike, non perdetevi l'intervista doppia che abbiamo realizzato con Pietro Mattio e Alessandro Borgo, due talenti che hanno condiviso (insieme a Simone Gualdi) sia la vittoria di Finn ai Mondiali U23, sia una...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024