
«Non era solo un bel campione, il simbolo di un'Italia davvero felice, come garantiva il nome, ma anche un uomo gentile, uno di quelli che ragionano con calma: era veramente un personaggio di grande spessore». L'ex presidente del consiglio Romano Prodi, grande appassionato di ciclismo, è commosso nel ricordare la figura di Gimondi.
«Mi avete dato davvero una brutta notizia. Tifavo per lui ma poi ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente e di sentirlo più volte. In questo momento non ho solo il ricordo di lui come campione ma anche di persona che gestiva strutture economiche importanti con saggezza, calma e serenità».
Si concede pause, Prodi. E' chiaramente colpito. «Non sempre - riprende - i campioni sportivi nella vita riescono a rimanere in qualche modo indirettamente legati allo sport ma anche a crearsi e a costruirsi una propria nuova vita indipendente in cui avere riconoscimenti come aveva avuto lui. Di Gimondi mi hanno sempre colpito soprattutto l'aspetto umano, la gentilezza e lo stile della persona. Era cosi' quando correva, è rimasto tale a fine carriera. Mi dispiace davvero che il nostro Paese perda un uomo come lui».
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