
Una giornata intera dedicata al «ciclista del Gavia» e all’amico di una vita: Ponte di Legno ha voluto ricordare così Tarcisio Persegona, l’imprenditore parmense scomparso lo scorso 9 novembre a Parma, che in terra bresciana aveva trovato il suo “buen retiro” e che aveva scalato in bicicletta per ben 550 volte il Gavia. Qualche volta da solo, il più delle volte in compagnia e quasi in comitiva, con amici disposti a condividere con lui l’amore per la bicicletta e per una salita davvero speciale. Una salita che fra l’altro quest’anno ha respinto tanto il Giro d’Italia dei professionisti quanto il Giro Rosa.
Ora al Passo Gavia c’è la stele realizzata dall’artista Edoardo Nonelli in omaggio a Tarcisio Persegona e alle sue 550 ascese al Gavia. Alberto Pozzi, ciclista bresciano, 54 anni, racconta quel legame speciale con l’amico Tarcisio Persegona: «Ho conosciuto Tarcisio più di 20 anni fa, ero alle prime ascese al Gavia, mentre lui ne aveva già qualche centinaio al suo attivo. Aveva iniziato a salire quando la strada non era ancora asfaltata, tra nubi di polvere, e il Gavia era una salita mitica per ciclisti e non. Dopo le prime ascese insieme, l’amicizia si è intensificata, così ho potuto apprezzare Tarcisio Persegona. In casa custodiva tra l’altro un ricco materiale, cimeli, foto e ritagli di giornali sulle imprese dei ciclisti. Inoltre mi colpivano i suoi racconti, che erano davvero speciali: fin da piccolo aveva iniziato a pedalare, a 13 anni partecipava a gare ma senza allenarsi perché doveva lavorare. Con Tarcisio sono entrato in simbiosi e nel corso degli anni, oltre a salire insieme al Gavia, partecipavamo alle serate sul ciclismo e ad eventi che venivano organizzati a Ponte di Legno o in altre località e ci frequentavamo anche durante l’anno».
Tra gli ex campioni e amici di Tarcisio erano presenti Francesco Moser, Gianni Motta, Italo Zilioli, Ercole Gualazzini, Simone Fraccaro che ha portato al Passo Gavia la bicicletta delle 550esima salita al Passo Gavia dell’agosto 2018.
La giornata si è sviluppata in due momenti: l’ascesa del Gavia in bicicletta, dapprima in gruppo e poi – da Sant’Apollonia in avanti – seguendo il proprio ritmo, per alcuni con pedalata assistita, fino al mitico Passo, dove è stata inaugurata la stele appena posata, opera dell’ artista dalignese Edoardo Nonelli, con la scritta “550 Persegona”. “Ora, per salire, a Tarcisio più le ruote – ha spiegato Nonelli – e nella stele sono state idealizzate unendosi al numero 550 come se fossero nel cielo, al di sopra del severo profilo altimetrico del Gavia, raccontando la sua storia di uomo e di sportivo”.
La stele è stata benedetta da don Battista Dassa che ha recitato, insieme ai numerosi presenti, la preghiera del ciclista.
La seconda parte è avvenuta al Centro Congressi Mirella con la serata “Tarcisio per sempre” durante la quale è stata proiettata una intervista a Persegona del 2014 in cui ha ripercorso la sua vita di imprenditore e di amante del ciclismo. Poi, dal vivo, i suoi amici hanno ricordato i momenti più significativi del rapporto umano con Tarcisio, in un clima gioioso e scherzoso, come aveva sollecitato Beppe Conti e come avrebbe voluto lui. Alla fine, dopo che la figlia Mara ha ringraziato MirellaCultura, il Comune e la Pro Loco per l’iniziativa, è stato distribuito il libro fotografico.
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