L'ORA DEL PASTO. GLI EROI DELLA CUNEO-PINEROLO. GALLERY

EVENTI | 15/06/2019 | 07:34
di Marco Pastonesi

 


Il 10 giugno, settant’anni dopo. Rifatta la tappa: la Cuneo-Pinerolo del Giro d’Italia 1949. Rifatti i chilometri: 254, su e giù da Maddalena, Vars, Izoard, Monginevro e Sestriere. Rifatto l’ordine d’arrivo: primo Coppi, secondo Bartali, terzo Martini. Non una carnevalata, ma una rievocazione storica. Non una nuova edizione del Trofeo Fantozzi, ma una vecchia corsa risorta, una vecchia storia riscritta, una vecchia impresa resuscitata.


Una giornata che, chi l’ha rivissuta, già definisce “epica” e “memorabile”. Trentadue ardimentosi, sedici arrivati e sedici ritirati, autofinanziati con una quota di 30 euro ciascuno e sostenuti dai contributi di amici sponsor, provvisti di abbigliamento e attrezzatura d’epoca, bici d’acciaio fornite – come massimo rapporto da salita – di una corona da 47 denti e di un pignone da 25, “un rapporto impossibile” in salita per i garretti e la mentalità di oggi. Carlo Delfino, genovese, medico, storico e scrittore di ciclismo, ideatore di questa Cuneo-Pinerolo, ricorda “la cena offerta dall’Apt di Cuneo la sera della vigilia, palestra concessa dal Comune di Cuneo per dormire tutti insieme la notte della vigilia, la generosità del bar di Argentera per un lauto rifornimento, la pastasciutta dispensata dal pullmino al seguito in Francia, ma anche il ‘bidone’ di Briançon perché, visto il tempo, il sindaco aveva annullato l’appuntamento”.

Già, il tempo. “Un tempaccio – spiega Delfino -. Pioggia e grandine, sole e nuvole, caldo e freddo. Proprio come quel fatidico giorno. Per nostra fortuna siamo stati assistiti dal nostro angelo custode: Sant’Ugo Canefri”. Era un crociato del 1200, alessandrino di Castellazzo Bormida, poi genovese, specializzato nella cura degli infermi, capace di sedare le tempeste nei mari, far sgorgare l’acqua dalla roccia e poi trasformare l’acqua in vino. “Infatti: nessun incidente, nessuna caduta, solo qualche sana crisi. A cominciare dalla mia. Dopo una sessantina di chilometri ho cominciato a staccarmi dal gruppo. Meglio abbandonare subito che farmi aspettare. E poi non sono certo rimasto con le mani in mano: ho continuato da direttore di corsa, ispettore, addetto ai rifornimenti e alla comunicazione, meccanico…”. E Coppi? “Coppi c’era e c’è, perché Coppi vive, Coppi è uno di noi, meglio di noi, sempre presente. Tant’è che ne stiamo ancora parlando e scrivendo”.

E adesso? “Stiamo già pensando alla rievocazione storica della XX Settembre, la Roma-Napoli-Roma, magari nel 2020, quando saranno 150 anni dalla presa di Porta Pia. I bersaglieri si sono già proclamati entusiasti e ci forniranno ospitalità”. A questi ciclisti “diseredati”, che si arrangiano e che non mollano, non si può dire di no.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Maeva Squiban è stata la grande scoperta del Tour de Fance Femmes, la giovane transalpina è andata a segno per due giorni consecutivi rivelando al mondo il suo talento e diventando automaticamente una delle atlete più attese anche della prossima...


Nel ciclismo dei fenomeni Paolo Bettini starebbe benissimo. Olimpionico 2004, due volte iridato, e poi vincitore di Sanremo, due Liegi e due Lombardia, e poi il Campionato di Zurigo, la Classica di Amburgo e quella di San Sebastian, e la...


Nel giorno di Santo Stefano, dal numero di tuttoBICI di dicembre vi proponiano una nuova raffica di dubbi che ci ha sottoposto il nostro Angelo Costa. Il Giro salirà al Corno alle Scale perchéa - è un arrivo in quotab...


Non è forse tra i nomi che si ricordano per primi quando si rievoca il grande ciclismo italiano degli anni Novanta e Duemila, ma una decina di vittorie da professioniste e un Mondiale Juniores, oltre a tante preziose pedalate per...


La Milano-Reggio è stata una gara per dilettanti sbocciata subito dopo la Seconda Guerra Mondiale e scomparsa nel 2002. La società a cui si deve la sua nascita è il Velo Club Reggio alla fine degli anni Quaranta. Tra i...


La tradizionale puntata speciale natalizia di Velò andata in onda ieri sera su TvSei è stata particolarmente interessante: si è parlato di Bilancio del 2025, di appuntamenti per il nuovo anno,  di grande ciclismo in Abruzzo e di tanto altro ancora con Luciano Rabottini,...


Oggi, nel giorno di Natale, ci ha lasciati Adalgisio Bevilacqua, detto Totò, nato a Pescara il 27 febbraio 1932.Abruzzese autentico, uomo tosto e determinato, ha dedicato gran parte della sua vita al ciclismo, legando il proprio nome e la propria passione...


Remco Evenepoel attraverso un’intervista a Sporza ha voluto fare gli auguri di Natale ai suoi tifosi, lasciando intendere che già il prossimo anno proverà a vincere il Tour de France. Proprio così, il belga nella sua intervista natalizia, senza indugi...


Non chiedetegli regali, ma fuochi d'artificio. Giulio Pellizzari dice di non essere portato per gli acquisti da mettere sotto l'albero eppure si sta allenando come si deve quindi potrebbe in automatico donare presto al ciclismo italiano gioie preziose. Al primo...


«Quando ti succedono incidenti come quello che è successo a me, ti accorgi di quanto le piccole cose, alla fine, sono quelle che più contano nella vita». E allora Filippo Baroncini, ancor più felice e consapevole di prima, il suo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024