GATTI&MISFATTI. COURMAYEUR, CAPITALE DELLE ASINATE

GIRO D'ITALIA | 29/05/2019 | 18:00
di Cristiano Gatti

 


Il Giro di Nibali non è finito e non è perso, ci mancherebbe altro. Ma se vogliamo darlo per perso, guardando la classifica, guardando quanto va Carapaz, guardando che razza di squadra lo porta in Giro, è già chiaro e limpido dove e quando Nibali l’ha perso per davvero.


In tanti ricordano la famosa tappa di Ceresole, venerdì, quando Nibali sclera contro Roglic perché non tira, Roglic fa l’indiano perché ha un vantaggio corposo in classifica, così nel frattempo Carapaz va a guadagnare parecchio tempo.

Si può certo dire che gli impiastri entrino in azione lì. Ma quel giorno, quanto meno, hanno l’attenuante generica della sorpresa. Va bene, Carapaz ha già vinto la tappa di Frascati, ma con un innocuo blitz nel finale. In quel momento non è ancora un pericolo pubblico. Nibali ha l’ossessione Roglic, Roglic ha l’ossessione Nibali. Concretamente, a preoccupare è più Landa di Carapaz. Diciamolo: la sera di Ceresole, i due impiastri non sono ancora da fucilare sul posto. Non per stupidità manifesta.

Il vero crimine, da ergastolo immediato, da rimorso eterno, si registra in realtà il giorno dopo. Arrivo a Courmayeur. Carapaz va all’attacco e stavolta i due impiastri sanno bene con chi hanno a che fare. L’hanno appena verificato sulla propria pelle, il giorno prima. Non c’è più alcun motivo di sottovalutarlo. Difatti, bisogna ammetterlo, per un lungo tratto inseguono, insieme ad altri. E’ storia: ad un certo punto arrivano a 18’’, praticamente lo vedono, sarebbe di fatto un attacco annullato, ne avrebbe tutte le sembianze, eppure finisce in un altro modo, nel modo più assurdo e grottesco. Improvvisamente, Nibali e Roglic si levano di mezzo e lasciano di nuovo campo libero alle loro controfigure acide, ai due impiastri autolesionisti, che prontamente ricominciano a guardarsi, a provocarsi, a rinfacciarsi di tutto. Di colpo, il gruppetto degli inseguitori si apre sul davanti, le gambe cessano di mulinare, in contasecondi del distacco riprende a salire di corsa, neanche fosse uno spread italiano.

Il risultato di questo capolavoro masochista è sotto gli occhi di tutti: basta guardare la classifica. A Courmayeur Carapaz veste la maglia rosa, ma soprattutto si piazza su un piedestallo di cemento armato, dal quale è sempre più arduo scrollarlo.

Riguardandola adesso, la fesseria colossale di Courmayeur si rivela più fesseria per Nibali che per Roglic. Da quel momento, tra scalogne (Como), declini fisici e complotti motociclistici (Ponte di Legno), Roglic va a rivelarsi come un’ossessione esagerata.

Quanto a Nibali, è soprattutto nelle sue notti che si apre la stagione insolubile del rimpianto: costano più a lui, le ripicche e i dispetti, molto di più. Perché Vincenzo dimostra ogni giorno di avere comunque la statura da primo posto. E il peccato, così, diventa sempre più imperdonabile: se quel giorno di Courmayeur, arrivato a 18’’ da Carapaz, non si fosse lasciato trascinare nel gorgo dei veleni con Roglic, ma avesse invece insistito nell’inseguimento, certo non avrebbe incassato quel mastodontico 1’54’’ che di fatto gli sta costando il Giro. Matematico.

Se, se, se. Ogni gara è segnata di inutili se. La vita stessa è costellata di inutili se. Ma questo se di Courmayeur è davvero sesquipedale. Resterà sempre lì, scolpito sul frontespizio del Giro 2019, a perenne memoria. E certo resterà pure scritto nel manuale d’uso delle grandi corse a tappe, vedi alla voce Courmayeur: “Come buttare al macero la maglia rosa, causa asinata epocale”.

Copyright © TBW
COMMENTI
Nibaloz
29 maggio 2019 21:04 sbunda
Asinata è il termine giusto.
Perché se errare è umano....
Putroppo Nibalone ora si sente un po' 'senatore' e allo stesso le gambe frullano un po' meno rizpetto a 5 anni fa. Quindi se da un lato dovrebbe essere più furbo e scafato dei suoi rivali dell'altro sugli scontri diretti stenta a prevalere nettamente...anzi... Se ne può dedurre quindi che Nibalone nazionale più di tutti non può specare secondi. La frittata è fatta! Purtroppo! In bocca al lupo Vince!

Nibali Mea Culpa
30 maggio 2019 00:35 runner
Nibali molto probabilmente perderà questo Giro esattamente come ha scritto Cristiano Gatti: a Ceresole, invece di pretendere da un avversario (Roglic) che tirasse per forza, una volta capita l'antifona, avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di tirare in prima persona. Punto.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Terzo successo su quattro prove per Lucinda Brand nella Coppa del Mondo di Ciclocross donne elite. La regina olandese, già vincente a Tabor e a Terralba domenica scorsa in Sardegna (non ha disputato la manche di Flamanville) oggi si è...


Sappiamo che al Giro non ci saranno Pogacar e Del Toro, Evenepoel e Antonio Tiberi, si spera possa esserci Jonas Vingegaard, che da nostre fonti risulterebbe avviato ad un importante sì. Un punto di domanda, grande quanto una nazione, grande...


È il tempo di festeggiare una fine e un nuovo inizio. È il tempo dei bilanci e delle valutazioni, dei ricordi e dei sogni. È il tempo di un brindisi che si fa augurio e di candeline che si fanno...


Si è conclusa nella peggiore maniera possibile l'avventura di Giovanni Carboni con la Unibet Rose Rockets. Il corridore si era unito alla squadra belga quest'anno a ma a settembre è stato sospeso dall'UCI a causa di anomalie inspiegabili nel suo...


La consueta cena sociale di fine stagione del Team F.lli Giorgi si è svolta lo scorso venerdì al ristorante Pio Nono di Erbusco, nel Bresciano, dove il presidente Carlo Giorgi ha radunato tutta la squadra, amici, sponsor, autorità per festeggiare...


La maggior parte delle squadre si trova in ritiro in Spagna, tra Costa Blanca e Isole Baleari e ieri a incontrare la stampa, per il consueto media day a Benidorm, è stata la UAE Emirates XRG che ha svelato obiettivi...


Capita di prendere freddo, inutile girarci tanto attorno. Anzi, in tutta franchezza, il freddo fa quasi parte dei giochi se prevedete di affrontare una discesa o uscite presto alla mattina. Ecco, se cercate una protezione aggiuntiva, una sorta di asso...


È stata un’annata davvero speciale per il comitato provinciale di Lecco che nel 2025 ha spento 30 candeline, tanti affiliati, tanti successi e la ciliegina sulla torta regalata da Filippo Conca con il suo titolo italiano su strada. Ieri sono...


È una pubblicazione che nel titolo e nel sottotitolo - "Il ciclismo giovanile,  Il valore delle relazioni nel ciclismo moderno" - rappresenta con evidenza didascalica i temi trattati dall’autore, il dottor Davide Marceca con la collaborazione del prof. Sergio Introzzi, autore...


È arrivata la sentenza della giustizia ordinaria sul caso del team W52-FC Porto: l'ex allenatore Adriano Quintanilha è stato condannato a quattro anni di carcere mentre il direttore sportivo Nuno Ribeiro dovrà scontare una pena di nove mesi. Il team...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024