GATTI&MISFATTI. L'INNOMINATO

GIRO D'ITALIA | 17/05/2019 | 18:02
di Cristiano Gatti

Un Manzoni l’avrebbe già messo nel suo castello, entità indefinita e inafferrabile, ma potente e incombente come una terribile eminenza grigia. Ebbene sì, c’è un Innominato anche qui, al Giro 2019. Da una settimana si parla di tutto e di tutti, ma lui è riuscito nell’impresa di sparire dalle chiacchiere. E dai radar. Lo strapotere di Roglic, la regolarità di Nibali, la sfortuna di Dumoulin. E i velocisti, e i giovani italiani, e il brutto tempo, e la neve sul Gavia. E all’Aquila quant’è pollo Formolo.


I temi non mancano, si parla veramente di tutto, ma neanche una parola, o quasi, sull’Innominato. Lui sta chiuso nel suo silenzio, nella sua trasparenza, sfila sullo sfondo senza farsi notare. Ma c’è. Non lo si nota, non vuole che lo si noti, ma c’è. Presente in tutte le faccende che contano, fantasma nei momenti che non contano nulla.


L’Innominato degemellizzato è chiuso nella sua fortezza e non si concede. Per adesso. Prepara i suoi intrighi nelle segrete del gruppo, tenendo sempre d’occhio tutto e tutti, senza che nessuno quasi se ne accorga. La sensazione è che aspetti solo il momento giusto per uscire allo scoperto e seminare il terrore.

Se non si sapesse con certezza che il gemello Adam è ben lontano dal Giro, si potrebbe pensare che quest’anno in Italia ci sia lui. O che addirittura ce ne sia un terzo, in famiglia. Perché nessuno, in carovana, ha ancora riconosciuto con certezza che quello in corsa sia davvero lo stesso dell’anno scorso. Proprio lui. Ma è veramente difficile da credere, perché quello dell’anno scorso era l’opposto, tutto fuorchè l’Innominato: bisognava nominarlo tutti i giorni, in tutti i momenti, perché non perdeva una sola occasione per mettersi in mostra e fare fracasso. Attaccava sui cavalcavia, sprintava ai traguardi intermedi, esplodeva sugli strappi finali. Un tarantolato vero, plateale e anche un po’ esibizionista, ascendente bulletto. Talmente ossessionato dalla ribalta, che alla fine il troppo lo stroppiò sul Colle delle Finestre, dove ancora fece parlare molto di sé, ma stavolta per la deflagrazione che lo mandò in minuscoli frantumi.

Ecco: noi dovremmo credere che quello là, proprio quella primadonna estroversa e debordante, sia lo stesso Yates che qui, adesso, sta nell’ombra, non spreca niente di niente, neanche lo zucchero nel caffè, non un granello che non sia strettamente necessario. E’ incredibile, ma è proprio così. L’Innominato che aspetta il momento giusto per colpire. L’Innominato che nessuno può nominare a vanvera. Attenzione, gente del gruppo: è l’Innominato che sembra avere imparato sul serio come si corre un Giro. Per vincerlo, non per farsi nominare.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
vero
17 maggio 2019 18:56 ConteGazza
ma come si dice, l'esperienza insegna. Domenica purtroppo ahinoi però nn si nasconderà e bisognerà limitare i danni da lui e Roglic

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Nella giornata in cui l’Italia festeggia la Liberazione il cuore della Capitale è stato invaso dalle due ruote. Fedele ad una tradizione che ormai ha spento 77 candeline, è andato in scena il Gran Premio della Liberazione di ciclismo, storico...


Era atteso ieri in volata, invece spunta a sorpresa oggi in salita: Thibau Nys vince la seconda tappa del Giro di Romandia, la Fribourg - Salvan/Les Marécottes di 171 km. Il ventunenne belga della Lidl Trek ha bruciato Andrea Vendrame...


Tobias Lund Andresen sta vivendo uno straordinario momento di forma e dopo il secondo successo consecutivo al Giro di Turchia spiega: «Di certo non ho vinto per caso perché abbiamo lavorato duro durante tutta la stagione per arrivare ad ottenere...


Francesco Della Lunga ha vinto la classica Coppa Ardigò per dilettanti svoltasi a Pessina Cremonese. Dopo il successo di fine marzo a Ponte a Egola, il toscano della Hopplà Petroli Firenze Don Camillo concede il bis in Lombardia anticipando in...


Sulla scia dell’Eroica Nation’s Cup a tappe vinta dallo spagnolo Hector Martinez Alvarez, un altro evento importante e di prestigio in Toscana per gli juniores, il 48° G.P. Liberazione Città di Massa con ritrovo e partenza ufficiosa nella splendida Piazza...


Slitta alle 21.50, in questo giovedì di festa, l'appuntamento settimanale con Radiocorsa su Raisport. In collegamento ci sarà Fabio Baldato, direttore sportivo della UAE Team Emirates, per capire meglio il capolavoro messo in piedi da Tadej Pogacar alla Liegi-Bastogne-Liegi di...


Simone Buda si è imposto nella Coppa CadutI Nervianesi. Il 24enne della Solme Olmo, già vincitore in stagione del GP De Nardi, ha regolato in volata Cristian Rocchetta della UC Trevigiani - Energiapura Marchiol e Lorenzo Ursella, 21enne della Zalf...


Tobias Lund Andresen ci ha preso gusto e firma il bis nella quinta tappa del Giro di Turchia, la Bodrum - Kusadasi di 177, 9 km. In una volata lanciata lunghissima da Luca Colnaghi e poi da Danny Van Poppel,...


Ancora una giornata ricca di soddisfazioni per il Team F.lli Giorgi. La squadra del presidente Carlo Giorgi, oggi, 25 aprile, era impegnata su due diversi fronti. Cominciamo dalla splendida vittoria, la seconda personale della stagione, ottenuta dal trentino Elia Andreaus...


Le strade di Camignone regalano il primo storico podio alla formazione juniores del Team ECOTEK. A ‘impacchettare’ questo regalo alla formazione guidata dall’ex professionista Marco Zanotti è stato Paolo Nica, che ha chiuso al terzo posto il 60° Trofeo Caduti...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi