NIBALI: «DELLA SANREMO CAMBIEREI... L'ORARIO DI PARTENZA»

PROFESSIONISTI | 21/03/2019 | 16:42
di Pietro Illarietti

Amici di tuttobiciweb oggi ci troviamo a Concorezzo dove Vincenzo Nibali ed il team Bahrain Merida ci svelano le ambizioni del campione siciliano per la Milano Sanremo. Nibali è scortato per l’occasione dal compagno di squadra Matej Mohoric e dai vertici di McLaren, Duncan Dradley (Health and Human performance director Mclaren Applied technologies), John Alert (Chief Marketing Officier Mclaren Group) e del Team Bahrain Merida rappresentato dal General Manager Brent Copeland.


Vi proponiamo in diretta la conferenza sulla pagina Facebook di tuttoBICI


La conferenza si tiene in inglese ed è l’occasione per parlare dei piani futuri del campione e della sinergia con l’azienda inglese.

Inizia  Duncan Bradley perché John Alert è bloccato nel traffico da Torino: «Mclaren ha una lunga storia di corse di Formula uno e questo passaggio è stato una naturale estensione della nostre azienda. Abbiamo grande passione nello sport e vogliamo sviluppare tecnologia e performance umana con il coinvolgimento di un grande staff. Abbiamo molte aspettative per questa nuova vision che non è solo tecnologica».

La parola passa a Matej Mohoric: «Lo scorso anno ho vissuto la mia miglior stagione. Quest’anno mi concentrerà sulle classiche del Belgio. Per me l’Amstel è un importante obiettivo e con Sonny e Vincenzo abbiamo un grande team. Nella mia seconda parte di stagione avrò il Tour de France come obiettivo, vorrei provare a vincere delle tappe. La Sanremo? Credo che la discesa del Poggio sia troppo corta per fare la differenza per un atleta come me».

Ed ecco Vincenzo Nibali: «Lo scorso anno ho ottenuto una vittoria leggendaria e inaspettata. È stata una giornata fantastica con una tattica perfetta. Matej stato è un perfetto punto di riferimento per i tratti di Poggio e Cipressa e anche Colbrelli è stato fantastico».

Vincenzo illustra poi un progetto charity dedicato a Michael Antonelli: ci sarà un’asta benefica su Ebay ed il ricavato andrà a favore dello sfortunato corridore della Mastromarco Nibali (e delle Associazioni Il sorriso di Gaia e conGiulia onlus accreditate presso l'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, associazioni di riferimento per il reparto di oncoematologia pediatrica ) che sta affrontando un lungo cammino di recupero dopo il terribile incidente di cui è stato vittima  nella scorsa estate.

E si torna a parlare di Sanremo: «Favorito o no, a livello psicologico cambia poco, arrivo con le stesse aspettative. Anche in passato ero partito da lontano, trovando il podio ma non la vittoria. Quest’anno ci sono altri favoriti con 5 stellette come Sagan, Alaphilippe, Viviani. Il copione è quello dello scorso anno. Per noi, in caso di volata tutti per Colbrelli e in caso di movimento prima io e Mohoric siamo i corridori che dovranno entrare in azione».

Sogni di vincere per la seconda volta?

«Vincere due volte consecutive è molto difficile. Cipollini ci ha messo 12 anni per farcela una volta sola».

La Sanremo per un italiano, quali emozioni?

«E’ la prima classica e per molti è il mondiale di primavera.  Tanti l’hanno messa nel mirino. La tattica sarà la stessa dello scorso anno».

Gli scommettitori ti danno a 41. E’ una buona quota? Tu ti giocheresti?

«Non consiglio mai a nessuno di giocare. Lo scorso anno avevo una sola opzione e quando  hanno attaccato ho approfittato».

Nel 2018 Sagan non ti ha seguito perché ha detto che sei un amico.

«La Milano Sanremo va rispettata e per vi è una sola possibilità di vincere. Peter aveva ancora la possibiltà di sprintare ma non ci è arrivato».

Sei fiducioso?

«Se vi è l’opportunità di attaccare è normale che io lo faccia. Meglio sul Poggio che sulla Cipressa. Dobbiamo però ancora parlare di tattica»

Chi sono gli outsider?

«Non si è parlato di Valverde ad esempio. Se viene in Italia è per fare bene».

Quando hai vinto l’Italia è rimasta sorpresa e ha riversato molto amore attorno a te.

«Sì, forse perchè la Sanremo mancava da tanto agli italiani e forse perché  in tutti questi anni ho saputo regalare emozioni ai tifosi che aspettano sempre qualcosa da me. Anche al Giro ho sentito quest’ affetto, sia nella vittoria che nella sconfitta».

Le condizioni meteo influiranno?

«Non sono condizionato dal meteo, ma con il maltempo ho delle buone giornate, anche se non sempre è così».

Quale corsa sceglieresti per un importante successo in questa stagione?

«Lo tengo per me»

Cosa cambieresti della Milano Sanremo?

«La partenza, la preferirei un un po’ più tardi».

In questo periodo l’Italia conta su un solo grande atleta, Vincenzo Nibali, Aru è in difficoltà.

«Sono stati tanti i corridori che mi hanno affiancato come rivali nel corso della carriera. Visconti, Riccò, Basso, Aru… ma io sono Vincenzo e gli altri sono loro. In Italia abbiamo avuto tante rivalità, Coppi Bartali, Moser Saronni e si cerca sempre di appaiare qualcuno ad un nome».

 

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