DOSSIER SICUREZZA. L'URLO DI MARCO SCARPONI: «FERMIAMO LA STRAGE»

STORIA | 10/01/2019 | 07:49
di Alessandra Giardini

Può darsi che queste parole le possa capire davvero soltanto un primogenito. Uno che un giorno ha visto arrivare a casa un fratello o una sorella più piccoli, e da quel momento ha saputo di doverli in qualche modo proteggere. Marco aveva Michele, fino al mattina di aprile in cui in casa Scarponi arrivò una telefonata, «e l’urlo di una madre, tua madre, ti entra nel cuore e lo spezza per sempre».


Sono passati venti mesi da quando Michele è morto travolto da un furgone a pochi metri da casa sua, a Filottrano, ma Marco non ha ancora smesso di proteggerlo, di combattere perché almeno da quella tragedia venga qualcosa di buono. «Michele raccontava spesso quanto fosse pericoloso per un ciclista allenarsi in mezzo alle auto, diceva che prima o poi qualcuno l’avrebbe centrato in qualche modo. Eppure finchè non è successo a lui non riuscivo a vedere nella mobilità stradale quella violenza che ora è così evidente per me. Violenza verso i più fragili soprattutto».


Un morto ogni 34 ore, una strage: di chi è la colpa?
«La colpa è dell’oppressore. E l’oppressore sulla strada è chi guida l’automobile, che possiamo paragonare a un’arma letale quando viene gestita in modo sbagliato. E’ un massacro quotidiano. Una strage alimentata da una sensibilizzazione inesistente da parte di chi ha il dovere di informare, da una giustizia che per anni non ha saputo interpretare la violenza stradale e non ha considerato omicidi i reati gravi sulla strada e dalla mancanza dei controlli».

Quello che dicono tutti è: non l’avevo visto. Sembra un alibi, ma non è un’aggravante?
«Certo che è un’aggravante. Il dramma è che nella mente dell’automobilista non esistono nient’altro che le auto. I ciclisti non fanno parte della sua mente. Spesso dietro un’affermazione del genere c’è l’uso del cellulare alla guida, la velocità troppo elevata, l’alcol, la droga e altre distrazioni. Michele è morto a causa di uno di questi comportamenti sbagliati, mai corretto. Un movimento sbagliato di una comunità di automobilisti. Oggi, dopo un anno e 8 mesi dalla sua morte, in quell’incrocio sono state fissate due aiuole per segnalare le corsie, in modo tale che nessuno possa più “tagliare” come prima. Ma la segnaletica orizzontale (sbiadita) c’è sempre stata».

Ai funerali di suo fratello le autorità avevano promesso un intervento concreto. Risultato?
«Hanno solo approfittato del momento… Dopo Michele tanti altri ragazzi sono morti per violenza stradale, ciclisti e no. Non è cambiato niente. Le autorità, quando si tratta di sicurezza stradale, hanno tante scuse a cui aggrapparsi».

Lei è andato in Parlamento: risultato?
«Per il momento una sconfitta: non mia, ma di questo Governo. Da una parte i 5 Stelle hanno fatto mille promesse rivoluzionarie, che per il momento restano promesse. La Lega, che considera solo le biciclette che hanno un costo superiore ai 5000 euro, poiché secondo loro le altre sono solo un mezzo per poveri migranti che non hanno voglia di lavorare, vorrebbe invece alzare i limiti di velocità a 150 km/h sulle autostrade, ignorando che la velocità è la prima causa dei sinistri stradali. Nessuno era interessato al metro e mezzo di distanza da mantenere durante il sorpasso del ciclista, tranne noi. Nella legge di stabilità appena approvata il Governo ha inserito una modifica pericolosa: il comma 103 obbliga i Comuni a consentire “in ogni caso” a tutte le auto elettriche e ibride la circolazione nelle aree pedonali e nelle ZTL. Una cosa orrenda che riporta il Paese indietro di 50 anni. Immaginate piazza del Duomo a Milano percorsa da autovetture: mentre città come Oslo, Madrid e Parigi riducono la mobilità motorizzata e incentivano quella ciclabile e pedonale, noi apriamo le porte dei nostri centri storici, non ancora completamente chiusi al traffico, alle auto! E’ questo il cambiamento?».

Lei è un educatore. E’ possibile pensare di introdurre lezioni di educazione stradale nelle scuole?
«L’educazione stradale deve entrare nelle scuole, così come ci deve rientrare l’educazione civica. Dove iniziamo a fare cultura se non nelle scuole? Vorrebbe semplicemente dire garantirsi un futuro migliore per tutti».

1 - continua

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Søren Wærenskjold ha messo la sua firma sul cronoprologo di 3 chilometri che ha aperto l’edizione 2025 del Deutschland Tour. il norvegese della Uno X ha pedalato per le vie di Essen ad oltre 51 KM/H facendo registrare il tempo...


Campagnolo celebra i 100 anni di DRALI e lo fa completando la bellissima Iridio con il nuovo gruppo Super Record 13. Qualità, meccanica avanzata, storia e molto altro accomunano questi due celebri marchi, oggi più che mai vicini e mossi verso un...


Dopo tanti tentativi, Sylvain Moniquet ha centrato oggi il suo primo successo tra i professionisti nella seconda tappa del Tour du Limousin 2025. Il belga della Cofidis si è dimostrato il più forte nell'arrivo in salita sulla Côte de Grèzes,...


Preciso, puntuale, spietato. Dopo una tappa velocissima, caratterizzata da vento, cadute e una velocità media di 50 km/h, Tim Merlier si è aggiudicato la prima tappa del Renewi Tour 2025 con arrivo a Breskens, sfoderando in volata la consueta strapotenza negli...


Saranno 188 gli atleti in gara, da Italia, Australia, Inghilterra, Irlanda e Messico, in rappresentanza di 28 squadre provenienti da Inghilterra, Messico e da otto regioni italiane (Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Trentino, Umbria, Veneto). Numeri importanti per...


Vuoi vendere la tua bici, magari per comprarne un'altra? Gli ascoltatori di BlaBlaBike ormai conoscono buycycle.com, il sito per acquistare e vendere biciclette usate, in modo semplice, sicuro e senza complicazioni, in più di 30 Paesi. Il procedimento è semplice e richiede solo...


Da corridore ha fatto il “triplete”, correndo tutti e tre i Grandi Giri e vincendo quattro tappe al Giro e due alla Vuelta a España. Ora Stefano Allocchio, 63 anni, da direttore di corsa completerà la sua collezione. Sabato il...


A pochi giorni dal via della Vuelta, arriva un brusco stop per Max Poole. Il 22enne britannico, undicesimo al Giro d'Italia, sarà costretto a rinunciare alla corsa spagnola. Il suo cammino di avvicinamento è stato complicato e la situazione è...


Bastien Tronchon, specialista delle classiche, entra a far parte della Groupama-FDJ fino al 2028! «Entro a far parte di Groupama-FDJ con grande entusiasmo e ambizione. Nelle mie discussioni con il team ho percepito un vero senso di fiducia, ed è...


Colnago, bici ufficiale de La Vuelta, presenta oggi la Colnago C68 Rossa, un capolavoro nato dall'incontro tra la rinomata creatività italiana e la grande tradizione - 70 anni celebrati nel 2024 - del marchio di Cambiago. Dopo la Gioiello e la Fleur-de-Lys, il capitolo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024