GATTI&MISFATTI. VALVERDE ETERNAMENTE GRANDE, NOI SCONFITTA BULLA

MONDIALI | 30/09/2018 | 17:12
di Cristiano Gatti

L’Italia non vince un altro Mondiale. L’Italia perde un altro Mondiale. Sono l’ultimo dei sorpresi. In caso di vittoria, avrei organizzato io il charter azzurro per Lourdes, sperando magari che Cassani dividesse con me le spese.


Abbiamo perso secondo il più elementare dei pronostici, come vuole logica e buonsenso soprattutto su un percorso così sincero. Ma ci sono anche diversi modi di perdere. Sinceramente, senza con questo voler dire che diversamente avremmo vinto, noi abbiamo perso nel modo più babbeo, tra tutti i modi possibili.


Sarà che sono nato e cresciuto gracilino, ma a me hanno sempre insegnato che non entri facendo il gradasso in un saloon dove girano certe ghigne da mettere spavento. Mi hanno insegnato che è molto più salutare stare schisci, defilati, senza dare nell’occhio.

Vengo al punto: a Innsbruck l’Italia si presentava molto, molto, molto gracilina, ma ha cercato la corsa bulla. Nel momento decisivo, sul finale, abbiamo recitato la parte dello Squadrone che non siamo, che non siamo più da un po’, che magari non saremo nemmeno più. Per dare la scossa, ci racconteranno gli strateghi. Ma quale cavolo di scossa vai a cercare se fatichi a stare lì, con le brutte ghigne che non aspettano altro, che con le provocazioni vanno a nozze, che anzi sfruttano proprio i primi cazzottini per scatenare la rissa seria.

Abbiamo visto come finiscono queste storie bulle. Certo stiamo orgogliosamente a parlare di un grande Moscon. Direi di un grandissimo Moscon. Ma sinceramente direi una parola anche sull’autolesionista Moscon, che nei chilometri cruciali, quando ogni singola unità di energia andrebbe tutelata come una pepita, va invece a chiudere buchi e a tirare davanti. Ma perché non starsene abbottonati e nascosti nell’angolo del saloon, aspettando che gli altri liberino un po’ il locale, sperando che magari alla fine ne restino in piedi pochi e allora anche un Moscon più fresco – meno brasato – potrebbe tentare qualcosa…

Non è andata così. Come succede da troppi anni, saremo chiamati a consolarci con la “prova generosa”, la “prova d’orgoglio”, la “prova da squadra”. Ma stavolta mi levo dal coro: questa è anche una “prova da pistola”. Senza con questo dire che abbiamo buttato via la vittoria: ci siamo capiti, si parla di tutt’altro, del modo migliore di uscirne battuti.

Personalmente, mi consolerò invece all’idea che il nuovo campione del mondo è un vero campione. Un tizio che sul podio ci finisce per la settima volta, un tizio che a 38 anni è sempre là davanti, un tizio che corre da febbraio a ottobre, classiche e grandi Giri, sempre allo stesso modo: benissimo. E vediamo se qualcuno trova il fegato per chiamarlo vecchio.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
un briciolo di coerenza please
30 settembre 2018 17:38 ciclomanix
scommetto che se l'italia avesse corso nescondendosi tutto il giorno per risparmaire energie il Gatti l'avrebbe tacciata come codarda, incapace di avere almeno un sussulto di orgoglio.
il problema e' che le altre squadre avevano atleti piu' forti. Le condizioni di Nibali e Moscon erano chiare con i limiti di entrambi e gli altri chi erano ? pozzovivo (forse avrei scelto visconti) che nella sua carriera non ha fatto nulla ?
Per quanto riguarda Valverde mi sarei aspetatto dal Gatti almeno un accenno alla squalifica per doping (come non dimenticarsi che a mendrisio nel 2009 era considerato persona non gradita), non una faccenda di poco conto.

a Duitama arrivarono in 20.
30 settembre 2018 17:39 lodz
mondiale più duro e penso lo rimarrà per sempre, ormai ste salite tipo ghisallo al 7% i pro le spianano a 30Km/h (avrebbero dovuto farla 15 volte), o fare il circuito con l'inferno 7-8 volte per arrivare al livello di duitama dove ogni giro pantani spianava la salita. mi fa specie che ogni volta che si parli di mondiale più duro di sempre la risposta non sia monolitica. DUITAMA

sono d'accordo
30 settembre 2018 17:50 lodz
l'italia era gracilina (moscon avrebbe dovuto incollarsi a valverde) per via dei problemi avuti da nibali e aru(fossero stati in condizione Rio!) e la disgrazia di Scarponi. con quei 3 al top Moscon sarebbe stato utilizzato diversamente. Più che Moscon la delusione è Alaphilippe(l'unico che poteva battere Valv in volata) .ma penso che anche Moscon(dopo 6 settimane di stop) se non viveva a Innsbruck cosi da provare il percorso in largo anticipo giocando in casa non sarebbe arrivato manco nei 10.

accordo
30 settembre 2018 18:02 ERIO
accordo con Gatti, Moscon che corre dietro a chi ci prova non l ho gradito. Siamo ancora qui come sempre a parlare di squadrone, quando toccava ad altri rincorrere, non ricordo spagnoli all attacco, cmq grande Valverde, il doping quando lo facevano praticamente tutti e' cosa passata, ma sopratutto
e' la testa di Valverde a essere cambiata, 10 anni fa avrebbe succhiato tutte le ruote e atteso gli ultimi metri, ricordate Firenze ?

Facile criticare....
30 settembre 2018 18:05 max73
Caro sig. Gatti
Facile criticare a posteriori. Noi non eravamo tra i favoriti per colpa, soprattutto, dell'incidente di Nibali al tour e della squalifica di Mosconi eppure c'è la siamo giocata sino a pochi km dalla fine. Allora che dire di altre squadre che erano tra le favorite : Colombia, Gran Bretagna, Slovenia Polonia Belgio.... Ci abbiamo provato.. Potevamo risparmiare un po' di energie a 30-40 km dal termine... Ma probabilmente non sarebbe cambiato nulla... E poi Mosconi quinto è un ottimo risultato, incoraggiante x il futuro..

Ancora una volta
30 settembre 2018 18:18 9colli
Non sè compicciato niente........come da qualche anno a questa parte !!! Sara il caso di cambiare manico o ancora non siamo convinti???

firenze valverde
30 settembre 2018 18:22 lodz
beh ha succhiato le ruote tutto il giorno oggi valverde(come sempre, come tutta la spagna in tutte le azioni con una facilità quasi disarmante, nieve e izagirre han chiuso coi migliori e praticamente non hanno fatto nulla)!! SEMPRe A RUOTA, poi negli ultimi 8 km ha dato qualche cambietto facendo rientrare Dum(ci mancava poco che rientrava un moscon sfinito) tanto era cosi facile per lui regolare quei due. con Alaphilippe ma già anche con Moscon davanti mi andava già in modalità non passo davanti a tirare neanche mezzo secondo ;) p.s. a firenze purito meritava il suo spazio, ma non riapriamo la ferita ;)

Mah
30 settembre 2018 20:25 AleC
Considerato il livello della nostra nazionale, considerato che non avevamo l'uomo super veloce in un eventuale arrivo di gruppo ristretto, abbiamo colto una ottima top 5. Se non avessimo tirato, magari davanti al non velocissimo Moscon sarebbero arrivati diversi altri.

Concordo con ciclomanix
30 settembre 2018 21:30 Campa23
A sto punto Gatti si proporrà sostituto di Cassani e vinceremo tutto!

Undici anni
30 settembre 2018 22:10 maurop
L'anno prossimo saranno undici che non vinciamo il Mondiale, mai successo nel Dopoguerra. La crisi c'è, poco da fare. A parte Moscon, e con Nibali avviato a un inevitabile tramonto, e visti anche gli attuali under 23, c'è poco da stare allegri. Cassani ha poca fortuna, quando non aveva il velocista glielo facevano piatto, quest'anno che il velocista c'era gliel'hanno fatto duro. Per Moscon ci vorranno ancora due tre anni, e comunque non sarà facile.

VIA CASSANI
1 ottobre 2018 00:18 FrancoPersico
Ho solo questo da dire: VIA CASSANI.

Duitama
1 ottobre 2018 08:55 MARcNETT
Forse era più duro , ma questo è stato un ottimo mondiale, Gramartboden è stato un oclpo di genio, fossero tutti gli anni così i percorsi.....altro che Doha, Copenhagen o Bergen.....

Va bene
1 ottobre 2018 09:09 futurebrain
La Nazionale ha fatto quello che ha potuto Valverde un fuoriclasse.
Il problema è che abbiamo la Nazionale più vecchia, senza un Valverde!
Abbiamo ottimi giovani che però da Junior fanno 50/60 gare per compiacere le società e poi si perdono.La Nazionale Juniores si conquista con le corse del campanile senza programmazione correndo a sfinimento e portando ragazzi al
professionismo cotti, chi ci arriva. Cassano non ha colpa questa volta, il problema è alla base.

Far vincere Valgren
1 ottobre 2018 13:07 Leonk80
sarebbe stata una sconfitta migliore? La condotta dell'italia ha portato Moscon a giocarsi una medaglia inaspettata. l'unico errore a posteriori è stato inseguire rui costa e sprecare quelle energie che non gli hanno permesso di tenere Doumulin nel falsopiano. col senno di poi forse avrebbe dovuto mollare prima e non fare quel fuorigiri ma quando sei lì è una scelta quasi impossibile. Questo se corri per un piazzamento. Se corri per la vittoria anticipare Valverde sul muro è l'unica opzione.

Tattica di corsa? No, il problema è ben più grave !
1 ottobre 2018 20:43 Rider
Con gli atleti a disposizione, nessuna critica, nè a Cassani, nè ai corridori.
La brutale verità è che il ciclismo italiano è da molti anni in gravissima crisi, un declino impressionante. Non abbiamo più atleti in grado di competere con i loro avversari. Nibali che vince la la Sanremo è il canto del cigno del ciclismo italiano.
Sulle cause del declino, ognuno ha giustamente le proprie idee. Sarebbe essenziale una decisa svolta. A partire, naturalmente, dalle categorie inferiori. Ma io non vedo alcun segnale di inversione di marcia.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Nella giornata in cui l’Italia festeggia la Liberazione il cuore della Capitale è stato invaso dalle due ruote. Fedele ad una tradizione che ormai ha spento 77 candeline, è andato in scena il Gran Premio della Liberazione di ciclismo, storico...


Era atteso ieri in volata, invece spunta a sorpresa oggi in salita: Thibau Nys vince la seconda tappa del Giro di Romandia, la Fribourg - Salvan/Les Marécottes di 171 km. Il ventunenne belga della Lidl Trek ha bruciato Andrea Vendrame...


Tobias Lund Andresen sta vivendo unio straordinario momento di forma e dopo il secondo successo consecutivo al Giro di Turchia spiega: «Di certo non ho vinto per caso perché abbiamo lavorato duro durante tutta la stagione per arrivare ad ottenere...


Francesco Della Lunga ha vinto la classica Coppa Ardigò per dilettanti svoltasi a Pessina Cremonese. Dopo il successo di fine marzo a Ponte a Egola, il toscano della Hopplà Petroli Firenze Don Camillo concede il bis in Lombardia anticipando in...


Sulla scia dell’Eroica Nation’s Cup a tappe vinta dallo spagnolo Hector Martinez Alvarez, un altro evento importante e di prestigio in Toscana per gli juniores, il 48° G.P. Liberazione Città di Massa con ritrovo e partenza ufficiosa nella splendida Piazza...


Slitta alle 21.50, in questo giovedì di festa, l'appuntamento settimanale con Radiocorsa su Raisport. In collegamento ci sarà Fabio Baldato, direttore sportivo della UAE Team Emirates, per capire meglio il capolavoro messo in piedi da Tadej Pogacar alla Liegi-Bastogne-Liegi di...


Simone Buda si è imposto nella Coppa CadutI Nervianesi. Il 24enne della Solme Olmo, già vincitore in stagione del GP De Nardi, ha regolato in volata Cristian Rocchetta della UC Trevigiani - Energiapura Marchiol e Lorenzo Ursella, 21enne della Zalf...


Tobias Lund Andresen ci ha preso gusto e firma il bis nella quinta tappa del Giro di Turchia, la Bodrum - Kusadasi di 177, 9 km. In una volata lanciata lunghissima da Luca Colnaghi e poi da Danny Van Poppel,...


Seconda vittoria stagionale per il trentino Elia Andreaus che centra il bersaglio a Camignone nella gara per juniores. Il giovane atleta del Team F.lli Giorgi si è imposto per distacco anticipando di 16" Gamba della Trevigliese e Paolo Nica, portacolori...


Le strade di Camignone regalano il primo storico podio alla formazione juniores del Team ECOTEK. A ‘impacchettare’ questo regalo alla formazione guidata dall’ex professionista Marco Zanotti è stato Paolo Nica, che ha chiuso al terzo posto il 60° Trofeo Caduti...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi