MOSCON: VOGLIA DI CORRERE E DI MONDIALE

PROFESSIONISTI | 05/09/2018 | 07:29

Gianni Moscon si è messo il Tour alle spalle e sta lavorando allo Stelvio in attesa di rientrare alle corse il 15 settembre con la Coppa Agostoni e il giorno seguente con la Coppa Bernocchi. Il trentino si è raccontato in un’intervista concessa ad Andrea Schiavon di Tuttosport: ecco il suo pensiero.

«Non ho pensato molto a quanto accaduto al Tour, perché non avevo molto cui pensare, perché non ho fatto nulla. Se avessi davvero cercato di tirare un pugno a Gesbert, perché nelle immagini lui non si ritrae neppure per evitare questo fantomatico colpo? In realtà l’ho mandato a quel paese, in modo plateale. Ma il Team Sky è antipatico a molti, suscita malumori. E, visti i precedenti, io sono la pecora nera, quello più facile da colpire».

E ancora: «Il team è sempre stato al mio fianco, non ho ricevuto nemmeno una multa. E G (il diminutivo di Thomas ndr) a Parigi è stato molto gentile nei miei confronti. E, come lui, anche tutti gli altri compagni».

Il futuro: «Ho parlato con il ct Cassani e voglio guadagnarmi una chance mondiale. Vivo a Innsbruck, è una città in cui mi trovo molto bene e sono a un paio d’ore d’auto dalla mia famiglia. Quando vado a trovare i miei genitori, un giro in trattore per dare una mano me lo faccio sempre. Il percorso mondiale? Durisismo. E il muro finale è qualcosa di impressionante. C’è un tratto in cui la pendenza sfiora il 30% (è del 28% ndr). Servirà un 39x32. Oppure potrebbe andare bene anche un 36x30».

La crono: «Mi piacerebbe continuare a indossare la maglia di campione italiano. E poi, dopo aver dovuto stare così lontano dalle gare, ho voglia di correre ovunque. Ai mondiali? In caso di convocazione per i Mondiali, non è detto però che io partecipi anche alla crono: dipende da quante gare avrò bisogno di fare prima della prova in linea».


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COMMENTI
C'è qualcosa che non mi torna, Sig. Moscon,
5 settembre 2018 17:03 Fra74
nella Sua intervista di cui sopra. Lei espressamente dichiara: "In realtà l’ho mandato a quel paese, in modo plateale. Ma il Team Sky è antipatico a molti, suscita malumori. E, visti i precedenti, io sono la pecora nera, quello più facile da colpire". Allora, come si spiega il fatto che l'UCI l'abbia squalificata, a seguito di questo episodio, per 5 settimane?!? Perchè avrebbe tentato di mandare a "quel paese" un altro ciclista?! Perchè cortesemente non pubblica la motivazione adottata nei Suoi confronti in maniera tale da poter analizzare il fatto?! Inoltre, per quale motivo la Sua squadra non ha deciso di impugnare detto provvedimento?! Bene, precisato ciò, mi piacerebbe sapere dal Sig. DAVIDE CASSANI cosa il CODICE ETICO rappresenti anche nella sola "eventualità" di voler mandare un proprio avversario a "quel paese". Quando andrebbe applicato il CODICE ETICO, scusi, Sig. DAVIDE CASSANI?!
Personalmente, visto il "trascorso" del Sig. MOSCON, se fossi stato IO il C.T. avrei dato un segnale forte, ma fortunatamente per i Sig.ri MOSCON e CASSANI, io mi limito a scrivere, sempre che poi i miei commenti siano pubblicati.
Francesco Conti-Jesi (AN).

Condivido
5 settembre 2018 18:31 9colli
è si sono pienamente d'accordo con il Sig. Fra74...........ma sperare che il CT risponda là vedo dura!!!

Cassani
5 settembre 2018 23:38 Line
lascio a casa Gianluca Brambilla dal Mondiale dopo che venne espulso dalla Vuelta ,senza aver preso nessuna squalifica dall UCI .... Lui disse che era per il codice ETICO
ci spieghi anche questa allora già che ci siamo
Grazie

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