| 08/02/2008 | 00:00 Capita di incontrare qualcuno che racconti d’essere Napoleone, ma non è che gli diamo retta. Chissà perché dovremmo dare retta proprio a Pat McQuaid, irlandese, presidente della Federazione internazionale ciclismo, meglio detta Uci. Costui va in giro raccontando di comandare una cosa grandiosa come il Pro Tour, spacciato per Serie A, o Formula 1, del grande ciclismo. Le migliori squadre e le miglior corse, tutto sotto il suo alto patrocinio. E così in effetti era nelle intenzioni, se non fosse che poi poche stagioni di lungimirante gestione hanno portato al risultato di quest’annata 2008: le grandi squadre - ormai neppure tutte - sono costrette a gareggiare nell’aristocratico circuito Pro Tour, che vanta il Giro di Polonia, ma accidentalmente è privo di Sanremo, Liegi-Bastogne-Liegi, Parigi-Roubaix, Giro d’Italia, Tour de France, Giro di Lombardia. Lo capisce anche un impedito: è come uscire a cena con Monica Bellucci, senza Monica Bellucci.
Per l’astuto presidente Uci, le corse chiamate giustamente dalla popolazione ciclistica «monumenti» sono declassate (questo il verbo usato: come quando il tizio che si crede Napoleone si mette il cappello in testa e la mano dietro la schiena).
Stando così il suo mondo, è persino logico che McQuaid accusi il prossimo Giro d’essere «privo di alcune grandi squadre». In realtà, il Giro e il Tour si sono tenuti le mani libere, decidendo d’invitare solo squadre serie, pulite, e soprattutto con una gran voglia di correre. È il criterio più intelligente e più sensato: difatti, nelle ultime stagioni l’avevano messo alla berlina. Con il risultato di avere al Giro squadre in gita sociale, obbligate a fare atto di presenza, dunque imbottite di scalzacani, per giunta lavativi. Facevano più fatica a tavola che sul Mortirolo, ma bisognava tenerseli. Sai, sono del Pro Tour...
Al diavolo il Pro Tour. E al diavolo anche quelli che ancora lo spacciano come una cosa seria. Viva invece il Giro 2008, che ha un percorso superlativo. E che soprattutto avrà in corsa i migliori del momento, cioè i pochi sopravvissuti alle stragi doping. Basta, per favore basta, con questa storia che i grandi sono al Tour: due anni fa ha vinto un tizio chiamato Landis, l’anno scorso uno che si chiama Contador. Avesse detto. Oltretutto, sono pure chiacchieratissimi.
E comunque, sappia il popolare McQuaid che ci sono luoghi e avvenimenti in grado di sovrastare i nomi presenti. Alla prima della Scala ci si va comunque, anche senza sapere che cosa danno. Il Festival di Sanremo lo si guarda comunque, anche se il più big è ancora Little Tony. Non sono i ciclisti a fare grande il Giro: è il Giro che fa grande un ciclista. Riesce a capirlo, il Napoleone del Pro Tour?
da Il Giornale dell'8 febbraio
a firma Cristiano Gatti
Ennesimo trionfo di squadra per la UAE Team Emirates che conquista la settima tappa del Giro di Svizzera e lo fa con i suoi esponenti di punta, Adam Yates e Joao Almeida, che arrivano addirittura in parata. La settima tappa...
Visto da vicino, Samuele Privitera trasmette grinta, passione e entusiasmo per quello che fa. Chiusa al terzo posto la frazione di Zocca del Giro Next Gen 2024, per qualche minuto non è riuscito a stare fermo, nonostante fosse stremato, in...
Lo spagnolo Alex Aranburu ha conquistato il successo nella quarta tappa del Giro del Belgio, la Durbuy - Durbuy di 177. Il portacolori della Movistar Team ha preceduto in uno sprint a due Pierre Gautherat della Decathlon AG2R La Mondiale...
La basca Usoa Ostolaza Zabala ha messo a segno il colpo doppio sulle strade del Tour Féminin International des Pyrénées. La portacolori della Laboral Kutxa-Fundacion Euskadi si è imposta nella seconda tappa che che si è conclusa sul Col d’Aubisque...
La prima reazione è di incredulità, la seconda di stupore, la terza di smarrimento assoluto. Ma sarà vero? E mai possibile che un consigliere comunale possa esprimersi in questo modo e con questi toni? A leggere Il Giorno è tutto...
Il 22enne olandese Huub Artz è il vincitore della settima tappa del Giro Next. L'atleta della Wanty - ReUz - Technord ha assestato il giusto colpo a 2 chilometri dal traguardo di Zocca e si è presentato in solitaria all'arrivo...
Ci hanno provato, ad attaccare la maglia gialla di Giovanni Aleotti, ma nella quarta tappa del Giro di Slovenia - la Škofljica - Krvavec di 147, 2 km con arrivo in salita - il modenese della Bora Hansgrohe ha gestito...
Il venticinquenne ligure Nicolò Garibbo (compirà gli anni il prossimo 29 giugno) ha vinto sul traguardo di via Carraia il 46° Gran Premio Città di Empoli, gara nazionale per élite e under 23, organizzata dalla Maltinti Lampadari Banca Cambiano con...
Soli 60 km per la frazione inaugurale del Tour de Suisse Women, una tappa breve con partenza e arrivo a Villars Sur Ollon, ma micidiale dal punto di vista altimetrico. Demi Vollering come da pronostico ha sbaragliato la concorrenza,...
La formazione tedesca Team GRENKE Auto Eder ha vinto la cronometro a squadre internazionale delle Valli del Soligo per juniores nel Trevigiano. Il quintetto composto dall'italiano Finn, Moller Andersen, Casey, Friedl e Kral hanno coperto i 17, 6 km in...
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.