| 02/12/2007 | 00:00 Ecco le reazioni e i commenti di alcuni esponenti del team Professional CSF Group-Navigare, rappresentata al Teatro degli Arcimboldi di Milano dal team manager Bruno Reverberi, in occasione della presentazione del 91esimo Giro d'Italia, quello targato 2008.
Bruno Reverberi spiega: «Al contrario di come è stato presentato, mi sembra un giro duro. Molto impegnativo, molto valido, e per questo molto divertente, anche per la gente. Penso alla tappa della cronoscalata del Plan de Coronoes o all'arrivo sul Fedaia: quelli sono luoghi che i tifosi amano e che saranno pieni di gente. Per il nostro team è un percorso che ricalca tutto sommato la condotta di gara dello scorso anno. Se ci saremo (RCS Sport, tramite le parole di Angelo Zomegnan, ha detto che le squadre che prenderanno il via da Palermo saranno comunicate nel mese di gennaio, ndr), punteremo ad una buona visibiltà tramite la vivacità nelle fughe, provando a vincere qualche tappa con i nostri corridori completi. Ci sono anche sei tappe per velocisti, è un buon tracciato».
Da parte sua, Emanuele Sella aggiunge: «È un bel Giro, ma ogni Giro è bello. Mi sembra un percorso impegnativo, con una prima parte magari un po' meno complicata rispetto agli anni passati, ma con un finale veramente tosto, con una sequenza di tappe di montagna veramente ardua. La cosa che più m'è balzata agli occhi è stata l'arrivo di tappa a Cesena, città che m'ha regalato nel 2004 la prima vittoria da professionista e l'unico, spero finora, successo al Giro d'Italia. Non si partirà da Sant'Elpidio, ma da Urbania, ma credo che il percorso possa essere molto simile, visto che si arriverà a Cesena da San Marino. Tutto sommato, al Giro 2008 io partirò per far bene nelle tappe, e poi se verrà qualcosa in più, sarà assolutamente ben accetta».
Infine Roberto Reverberi: «La durezza non è un problema. Per noi le tappe più sono dure e meglio è. Mi fa piacere l'arrivo sul Fedaia, che nel 2001 fu trampolino di lancio per la vittoria di Pérez Cuapio al Passo Pordoi. Ci sarà da studiare bene le tappe mosse e quelle miste, che potrebbero vederci protagonisti».
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