Da «Il Giornale»: L'Italia campione nel Mondiale dei babbei

| 29/09/2007 | 00:00
Tassativamente escluso che sia un campionato del mondo serio e attendibile, bisogna mettersi solo d’accordo su come chiamarlo. Forse, è il Mondiale di tante cose assieme. Tanto per cominciare, è il Mondiale delle torte in faccia. Tutti contro tutti. Nelle ultime ore, anche per bieche questioni di palanche: la Federazione internazionale è imbufalita con il comune di Stoccarda, che ha annunciato di non voler versare le somme pattuite al momento dell’assegnazione. In tutto, settecentomila euro. I tedeschi vorrebbero risparmiarsi il versamento per via del clima di sfacelo che – sostengono loro – la stessa Federazione mondiale non ha saputo evitare sulle questioni del doping. Festa rovinata, dicono, pagamento sospeso. Come nel deserto: tu non dai cammello, io non dò tappeto. Uguale anche il livello. Quanto al presidente dell’Uci, Pat McQuaid, alla vigilia della giornata clou di quest’oggi si segnala per una scoperta epocale: penso – dice con tono serio – che il problema numero uno del ciclismo attuale sia il doping. Bravino. Ha i suoi tempi, però ci arriva. Il ritardo è solo di dieci anni. Sulla questione del denaro, però, sembra molto più svelto: di fronte alle manovre dei tedeschi, il tono è furioso. Toccarlo su tutto, ma non sui soldi. Sui soldi, sembra quasi un presidente. La minaccia è già partita: se Stoccarda insisterà nel non saldare il debito, McQuaid è pronto a slegare la feroce muta degli avvocati. Anche lui. Sono giornate di superlavoro, più che per i ciclisti, per la categoria dei legali. Anche Bettini dà mandato: querele per tutti. Querelata la solerte assessore Heismann, che gli ha dato dell’indesiderabile per non aver firmato la carta etica, quando invece risulta firmata, benchè modificata, ma soprattutto querelata la tv ZDF, che ha spiattellato le rivelazioni esplosive dell’ex gregario Sinkewitz sull’uso di doping con lo stesso Bettini, rivelazioni però subito smentite dall’interessato. E’ tutto fuorchè una manifestazione sportiva. Mai la storia dello sport aveva proposto una spettacolo simile. E’ il Mondiale delle torte in faccia, del tutti contro tutti, delle carte bollate. Dovendo riassumere, forse la cosa migliore è definirlo Mondiale trash. La peggio spazzatura di tutte le spazzature sin qui raccontate, però, resta lo scandalo spagnolo. La nazione che ha ospitato il più grande scandalo di sempre, l’ormai mitologica Operacion Puerto, è qui in veste di nazione favorita, con tutti i suoi maggiori sospetti in squadra. Mentre Germania, Francia, Italia, mentre persino il Kazakistan sono presenti con formazioni falcidiate da inchieste e squalifiche, loro sono qui ineffabili e imperturbabili, senza pudore e senza vergogna, forti del primato di non aver mai aperto un’inchiesta interna. C’è persino Valverde, che in qualunque altra nazione avrebbe un bell’impegno per dimostrare di non corrispondere alla sigla “Valv-Piti”, sapendo pure come il suo cane si chiami casualmente Piti. Nessun problema, è qui e può pure vincere. Tutto sommato, il Mondiale trash meriterebbe proprio il suo trionfo: così anche su quest’ennesimo evento potremmo tirare lo sciacquone. Purtroppo, accanto allo scandalo spagnolo c’è una nota collaterale che lascia totalmente basiti. Ancora una volta riguarda noi e il nostro italianismo impiastro. Risulta che gli azzurri, assieme ai tedeschi innegabilmente maggiori vittime dell’ingiustizia spagnola, abbiano avviato trattative di gruppo per organizzare una protesta clamorosa proprio quest’oggi. Ipotizzato anche lo sciopero. E sin qui siamo abbastanza nella normalità di una situazione ormai completamente fuori controllo. La cosa più incredibile, e tutto sommato anche più esilarante, è che i nostri agit-prop azzurri abbiano cercato alleanze proprio con la nazionale più sfacciatamente favorita dall’ingiustizia di questi tempi. Esatto, con la Spagna. Inutile dire che Valverde e compagnia, strafelici e strasoddisfatti di essere qui senza aver mai pagato un minimo dazio agli scandali del doping, se ne sono guardati bene dall’allearsi per uno sciopero. Risultato: sommossa spenta sul nascere e italiani primi a braccia alzate. Nel Mondiale dei babbei. da «Il Giornale» del 30 settembre 2007 a firma Cristiano Gatti
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Arrivano da Alicante, dove la Lidl Trek ha aperto ai media le porte del suo ritiro, le prime indicazioni sui programmi dei corridori di punta del team statunitense.Juan Ayuso per la classifica generale e Mads Pedersen per la maglia verde...


Finalmente torna Mathieu van der Poel. L’olandese da domenica a Namur, in Belgio tornerà a gareggiare nel ciclocross. Il campione dell’Alpecin-Deceuninck, a 30 anni, disputerà a Namur la prova di Coppa del mondo, primo degli appuntamenti (12 o 13 cross)...


Un altro giovane talento mette il Tour nel mirino: parliamo di Cian Uijtdebroeks, il ventiduenne belga che ha lasciato la Visma Lease a Bike, dove si sentiva un po' "stretto", per approdare alla Movistar. Con i tecnici della formazione spagnola,  Uijtdebroeks...


La UAE Team Emirates – XRG presenta la nuova divisa per la stagione 2026: firmata da Pissei, rapprersenta il quarto capitolo di una partnership basata su innovazione, performance e ambizione condivisa. Costruire la squadra migliore al mondo non dipende mai...


La serata di mercoledì 10 dicembre 2025 ha salutato il ritorno del Giro d’Italia con una tappa domenicale, quella che chiude la seconda settimana di gara con il via da Voghera, che prevede il traguardo nel capoluogo lombardo. Tappa per...


Remco Evenepoel ha parlato nel dettaglio del suo programma e delle sue intenzioni durante la conferenza stampa che la Red Bull – Bora Hansgrohe ha tenuto in Spagna. Una sorta di esordio con i nuovi colori per il belga che...


Van Rysel, marchio appartenente al grande gruppo Decathlon, fornirà anche per il 2026 alla formazione Decathhlon CMA CGM divisa, caschi, occhiali e bicicletta. Restano fedeli i colori del telaio, anche se qualche piccolo cambiamento c’è rispetto alla stagione precedente. Le bici fornite al...


Le onde s’infrangono sul litorale della Costa Blanca. Sulla carreggiata adiacente transita il treno SD Worx-Protime, lo squadrone World Tour femminile multinazionale. A fare l’andatura è la lecchese Barbara Guarischi. “I miei anni d’attività sono numerosi – afferma poi a...


La UAE è un'eccellenza planetaria a larga trazione tecnica italiana. Tra i numerosi direttori sportivi del nostro Paese nel team di Pogacar, di quelli magari che si sentono meno ai microfoni e si leggono meno sui giornali, c'è Marco Marzano....


Dici Zoccorinese e subito pensi a Giovanni Villa. Quel burbero e generoso brianzolo che a modo suo ha fatto la storia del ciclismo dilettantistico nella piccola frazione di Vergo Zoccorino una realtà immersa nella natura, con splendide dimore storiche, antiche chiese...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024