Vinokourov: «Non mi ritiro, la mia carriera non è finita»
| 20/08/2007 | 00:00 ''Non mi ritiro, la mia carriera non e' finita''. Alexander Vinokourov non si arrende. Il corridore kazako della Astana non ha intenzione di smettere dopo essere risultato positivo nel corso dell'ultimo Tour de France. I controlli hanno evidenziato il ricorso ad un'emotrasfusione omologa, pratica illecita che puo' essere punita con 2 anni di squalifica. ''Credo che alla fine la vittoria sara' nostra'', dice Vinokourov da Astana, la capitale kazaka dove si e' recato per trascorrere un periodo di vacanza. Il team, intanto, si prepara a rispondere alle domande dell'Unione ciclistica internazionale. Il 23 agosto il manager della Astana, Marc Biver, si presentera' davanti all'Uci per fornire chiarimenti in relazione alle numerose vicende di doping legate alla squadra. Oltre a Vinokourov, infatti, negli ultimi mesi sono saliti alla ribalta Eddy Mazzoleni, Matthias Kessler e Andrei Kaschechkin. Il team ha deciso di sospendere l'attivita' nel mese di agosto e avrebbe voluto riprendere a correre nella Vuelta, al via il primo settembre. Gli organizzatori della corsa spagnola, pero', hanno ritirato l'invito.
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