Camaiore e la sua voglia di rilanciare il ciclismo
| 08/08/2007 | 00:00 Riannodare i fili di un amore consumato dalle traversie del ciclismo. Riavvicinare il pubblico ai protagonisti delle due ruote. Recuperare il valore della tradizione. Radicare gli eventi sul territorio in cui si svolgono. Il 58.simo Gran Premio di Camaiore è molto di più della corsa professionistica che andrà regolarmente in scena domani, giovedì 9 agosto, su un percorso che ha scritto pagine bellissime di ciclismo. Il messaggio che parte da questa gara e dal Comune che da sempre la sostiene, sulla spinta di una passione immensa, rappresenta un invito che tutto il ciclismo dovrebbe raccogliere ed elaborare. C’è un clima particolare (a parte quello meteorologico, perturbato) e molto stimolante in Versilia, dove sembra di respirare le atmosfere di un tempo. Anche la manifestazione della vigilia “Aspettando il Gran Premio”, ha voluto rappresentare un inno al ciclismo che fu e che dovrà essere, futuro e passato che si incontrano. Grandi campioni come Andrea Tafi e Michele Bartoli hanno rivisto e raccontato le loro esperienze camaioresi, lo spaccato di una carriera. E come loro Franco Ballerini, che proprio a Camaiore ha ufficialmente iniziato la carriera di CT azzurro. Per non dire di Franco Bitossi, salito di nuovo su quel palco che lo celebrò vincitore giusto trent’anni fa... O di due illustri firme del ciclismo, Giampaolo Ormezzano e Beppe Conti, che hanno presentato il loro volume “Il Giro e l’Italia”, un viaggio a ritroso nel tempo. Tutto intorno un pubblico partecipe ed emozionato, la gente del ciclismo, che a questo sport dimostra ogni giorno una devozione incondizionata.
Il G.P. di Camaiore attira giovani e meno giovani, perchè non esiste evento se non è condiviso dal territorio. Domattina, dopo il raduno di partenza allo Stadio Comunale, dodici mini-ciclisti del GS Versilia faranno da apripista alla sfilata nel centro storico che precede la partenza ufficiale da Viale Oberdan (ore 11), dove è fissato anche l’arrivo: in attesa del verdetto (ore 15,30 circa) il pubblico troverà nuove tribune, spazi attrezzati, giovani pattinatrici che distribuiranno gadget, animazione e tanti personaggi. Insomma, la corsa e tutto quanto ruota intorno ad essa.
La gara, come sempre, promette scintille, e non solo sull’animato circuito finale. Per gli appassionati locali c’è l’opportunità di vedere alla partenza, fianco a fianco, Francesco Chicchi (ex iridato, campioncino di casa finalmente sulla via della definitiva consacrazione), Alessandro Petacchi (iscritto dell’ultima ora, lui che è residente a Camaiore) e l’esordiente Marco De Castagnori, camaiorese anche lui. Poi il circuito del Lido, dove presumibilmente le ruote veloci di Chicchi e Petacchi faranno scintille. Infine il tormentoso circuito finale con sei scalate del Monte Pitoro e l’arrivo dopo 193,7 km di gara. Differita TV su RaiTre dalle ore 16,30.
Diciotto le squadre al via (di cui quattro Pro Tour) ed una favorita su tutte, la Liquigas, che mette in campo una formazione fortissima con il vincitore del Giro d’Italia Danilo Di Luca, con Filippo Pozzato (che sembra il più serio candidato al successo), con Luca Paolini (vincitore nel 2006) e con Vincenzo Nibali. Non mancano comunque autorevoli sfidanti come il tricolore Giovanni Visconti, Luca Mazzanti, Emanuele Sella e diversi campioni dell’est: il bielorusso Kanstantsin Siutsou, il russo Ignatiev, l’ucraino Pidgornyy. Per Camaiore vale l’adagio di sempre: una grande corsa produce sempre un degno vincitore. Così è stato finora, così sarà anche stavolta.
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