Patrice Clerc chiede le dimissioni di Pat Mc Quaid

| 28/07/2007 | 00:00
Siamo allo scontro frontale, siamo alla prima grande resa dei conti. I francesi del Tour contro i vertici del governo mondiale della bicicletta. L'Aso, contro l'Uci. Patrice Clerc, patron del Tour de France, ha chiesto le dimissioni in blocco dei vertici dell'Unione ciclistica internazionale, accusati di incompetenza nella gestione delle pratiche riguardanti casi di doping. Secondo Clerc, per i responsabili della federciclismo internazionale «non c'è altra scelta che le dimissioni» per avere dimostrato «mancanza di chiarezza, di trasparenza, di competenza e certamente di professionalità». Una presa di posizione netta, su cui è pienamente concorde il direttore della Grande Boucle, Christian Prudhomme: «Ci sono solo due possibilità: o l'incompetenza o la volontà di nuocere», ha detto Prudhomme, che già ieri aveva annunciato che dal prossimo anno il Tour non lavorerà più con l'Uci. Gli organizzatori della corsa accusano la federciclismo internazionale di non aver fatto nulla per escludere il danese Michael Rasmussen prima della partenza pur essendo a conoscenza delle sue mancate notifiche sulla località di allenamento. «Sono stato tradito dai dirigenti», ha aggiunto Prudhomme, citando «l'unione sacra contro il doping» siglata ad inizio maggio.
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