Petacchi: una vittoria che ripaga tutti i nostri sforzi

| 31/05/2007 | 00:00
Ci ha messo parecchi minuti, oggi, Alessandro Petacchi a recuperare le energie dopo la volata vincente di Riese Pio X: «Non capisco le scelte di queste corridori: com'è possibile affrontare una curva in quel modo? Pensavano forse di vincere lì? Sono stato costretto a disputare una volata lunghissima: prima ho dovuto prendere Tosatto e poi hoi tirato dritto. Nel finale ho temuto il recupero di Richeze, ma ho giocato un po’ di mestiere costringendolo a pedalare al vento. Comunque è stato uno sforzo incredibile. Lo Zoncolan? Ieri stavo bene, sono salito con il mio passo, certo ho faticato meno di chi lottava per la vittoria. Anzi, vi garantisco che ho fatto più fatica oggi che ieri su quelle pendenze. Oggi al traguardo non avevo più fiato, non avevo nemmeno la forza di alzare le mani al cielo». E ancora: «Il ritiro? Concretamente non ci ho mai pensato e se avessi avuto veramente voglia di andare a casa l’aavrei fatto. Ma la sera di Pinerolo in ritiro ne ho parlato con i compagni di squadra, ho ripensato a tutti i sacrifici che abbiamo fatto insieme, ho pensato a Ongarato che si era appena ritirato, a Sabatini che stava male, a Velo che è a casa tutto rotto e ho sentito il peso della responsabilità, così ho deciso di continuare. Mi sarei sentito un menefreghista, se non l’avessi fatto. Ora ho deciso di arrivare a Milano, là ho già vinto due volte e non sarebbe male fare tris. Il Tour? Ho il tempo di riposarmi e di prepararlo e vado per centrare qualche vittoria: meglio vincere due tappe, a mio modo di vedere, che piazzarsi cinque volte secondo e conquistare la maglia verde».
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