I VOTI DI STAGI. YATES E DUMOULIN FRULLANO FROOME

I VOTI DEL DIRETTORE | 16/05/2018 | 19:50
di Pier Augusto Stagi        -
 
 
Simon YATES. 10. È uno scattista nato, la sparata da autentico finisseur ce l’ha nel dna, nel suo repertorio ciclistico, soprattutto se c’è uno strappo, un muro, un punto d’appoggio sul quale fare leva per spiccare il volo. Per il momento nessuno gli leva la maglia, e nemmeno l’idea che a Roma in rosa ci può arrivare per davvero.
 
Jack HAIG. 9. L’uomo della Mitchelton-Scott va a chiudere su Stybar e Wellens e prepara il terreno per la maglia rosa. Simon ha una grande condizione, ma dispone anche di una grande squadra.
 
Tom DUMOULIN. 9. Non parla: fa. Non sbuffa e insegue. Non risponde alle accelerazioni repentine, ma prosegue col suo passo: e che passo. È secondo, formalmente, ma lo stesso Simon Yates sa che dallo Zoncolan bisogna metterlo in croce, altrimenti sarà lui a portare a Rovereto chiodi e martello.
 
Davide FORMOLO. 8. Segnali di buona salute. Non sarà un certificato, ma certificano che la tappa dell’Etna è lontana. Può solo migliorare: intanto, è con i migliori.
 
Thibaut PINOT. 5,5.
Il francese su questi arrivi non è secondo a nessuno, ma lascia per strada troppi secondi.
 
Maximilian SCHACHMANN. 7. Ma quanto è bravo questo ragazzo? Dieci giorni da assoluto protagonista, adesso inizia la parte più difficile, ma se tanto mi dà tanto, lo ritroveremo: là davanti.
 
Patrick KONRAD. 7,5. L’austriaco della Bora, il vice Formolo, fa maledettamente sul serio. Sembra aver messo il pilota automatico e si aggira nelle zone alte del gruppo con assoluta disinvoltura.
 
Richard CARAPAZ. 7. L’ecuadoriano è ormai cliente fisso delle zone alte della classifica e aspetta che si alzino anche le montagne: per mettersi sui pedali.
 
Domenico POZZOVIVO. 6,5. Non è potente ed esplosivo come Yates o Dumoulin, ma pollicino fa il suo: più che bene.
 
Rohan DENNIS. 6,5. Difende con i denti il suo 7° posto, sta davvero provando ad alzare l’asticella. E ad abbassare il tempo perso in un Grande Giro
 
Fabio ARU. 6. Non è mai stato uno scattista. Non si è mai trovato a proprio agio sui muri, quindi non mi sembra il caso di processarlo proprio oggi. Perde 21 secondi? Ci sta. Anzi, medica una giornata molto pericolosa, grazie anche ai fedelissimi Marco Marcato e Diego Ulissi che lo riportano sotto quando Woods va per le terre e spacca in due il gruppo.
 
Alessandro DE MARCHI. 7. Non riesce a raccogliere quello che meriterebbe. Va in fuga con Luis Leon Sanchez (l’eleganza in bicicletta fatta persona), poi sul rosso di Buia e lo spagnolo dell’Astana si riportano Fausto Masnada (Androni-Sidermec), Mirco Maestri (Bardiani Csf) e Alex Turrin (Wilier-Selle Italia). Ma in questo Giro, tutt’altro che scontato, si va a tutta. E tutti riprendono tutti. Riprovaci, Ale.

Chris FROOME. 4. Lui sa come si fa, anche perché ci ha abituato alle sue frullate: repentine, cattive e brevi, su pendenze aspre e dure. Ma qui Chris è duro: di pedalata. Frulla poco, frulla piano. Sembra in balia di tutti, come dentro un frullatore.
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La trasformazione di Filippo Fiorelli in calabrone è cominciata. Ancora qualche settimana di attesa e il 1° gennaio lo vedremo sfoggiare la maglia giallo-nera della Visma | Lease a Bike, che sancisce il suo passaggio nel WorldTour dopo 6 stagioni...


Quarto agli Europei dopo essere stato prezioso scudiero di Finn ai Mondiali Under 23, dopo due stagioni nel vivaio Intermarché, Simone Gualdi è pronto a passare nel World Tour all'interno della nuova struttura scaturita dalla fusione con la Lotto. In...


L’anno del messicano nel ciclismo (al secolo Isaac Del Toro) si è trasformato nel mese del ciclismo messicano. E ci spieghiamo. Congiunzione astrale favorevole oppure no, vuoi mettere un campionato nazionale tornato a disputarsi proprio ad Ensenada, città natale del...


La Milano-Mantova racchiude una storia insolita che si lega soprattutto alle gare dei Professionisti ma che coinvolge anche la categoria dei dilettanti. La classica delle due città lombarde si svolse per la prima volta il 20 maggio 1906 con la...


La sinergia tra Santini Cycling e Polartec®, punto di riferimento globale nei tessuti performanti per l’abbigliamento tecnico, continua a ridefinire gli standard di eccellenza nel ciclismo. Una partnership fondata su valori condivisi di innovazione e ricerca, che dà vita a capi capaci...


L'eredita' dei Campionati Mondiali di Ciclismo su strada di Kigali? Il Rwanda, forte del successo d'immagine della rassegna iridata, guarda al 2027, anno in cui una nuova corsa dovrebbe sbarcare nel calendario UCI WorldTour. In un'intervista al quotidiano belga La...


Torna questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto l'appuntamento con Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. La stagione agonistica su strada è finita e questo è il momento giusto per rivivere alcuni dei momenti più belli che ci ha...


Anche Remco Evenepoel ha deciso di investire nel sociale e, dopo il Mondiale vinto nel 2022, ha deciso di restituire al ciclismo quello che lui aveva ricevuto da questo sport. E’ così che è nata la R.EV Brussels Cycling Academy,...


E’ stata la grande parata dei campioni del futuro, del recente e del passato quella che si è svolta al Castello di Bevilacqua, in provincia di Verona, in occasione dei festeggiamenti e delle premiazioni del Prestigio d’Oro Alè Ride...


Il Team Rime Drali è pronto a ripartire: all’orizzonte c’è la stagione 2026. Archiviata una annata impegnativa e soddisfacente, che ha visto i ragazzi diretti da Gabriele Rampollo brindare a due vittorie e salire altre sette volte sul podio, la...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024