| 24/05/2007 | 00:00 Per la prima volta in quest’edizione della corsa rosa il profilo delle imponenti montagne delle Alpi fa da corona alla corsa.
La partenza avviene da un piccolo ma attivo centro della pianura, assai prossimo a Pinerolo. Scalenghe, sede del salumificio Raspini, un’azienda molto vicina a varie manifestazioni sportive, dà il via a questa frazione che si sviluppa per Saluzzo, Sampeyre e quindi la lunga e impegnativa scalata del Colle dell’Agnello, a quota 2744 metri, la più alta vetta del Giro d’Italia 2007, la cima Coppi della 90a edizione della corsa rosa, con una pendenza media del 6,8% e punte al 15% lungo i 21,3 km che misura l’ascesa. Dopo la vetta si è in Francia ed al termine della discesa si prospetta subito un’altra salita-mito del ciclismo come il Col de l’Izoard: poco più di 14 chilometri di salita con pendenza media del 7,3% e massima del 14%. Poi il tuffo, tutto in discesa, verso Briançon.
Già nel 1996 (vittoria di Pascal Richard) e nel 2000 (successo per Paolo Lanfranchi davanti a Marco Pantani) la bella cittadina francese, nel cuore delle Alpi, ha ospitato un arrivo di tappa del Giro dopo che, nel 1995, fu impossibile raggiungere l’arrivo previsto per le slavine sull’Agnello.
Briançon, grazie anche alla sua collocazione geografica, è un traguardo classico e costante del Tour de France e di altre corse.
da Guida al Giro d'Italia
allegata a tuttobici di maggio, in edicola
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