GUARNIERI: ROUBAIX, OSSESSIONE MIA

PROFESSIONISTI | 12/04/2018 | 09:09

Jacopo Guarnieri ha disputato domenica l'ennesima Roubaix della sua carriera. E affida ai social una lunga riflessione che è poi una lettra d'amore per questa corsa. Con tanto di maledizione finale per... beh, leggete e scopritelo insieme a noi.


Vi voglio raccontare una storia.
Una storia d'amore che parte da lontano
, da quando per la prima volta ho messo le ruote sulle pietre del nord. Eravamo nel 2004, tra l'Olanda e il Belgio, e, a quel tempo, neanche immaginavo cosa sarei potuto diventare da "grande". Pedalavo e basta.


Passarono gli anni e mi ritrovai, nel mio primo anno da professionista nel 2009, alla partenza della Parigi-Roubaix, in maglia Liquigas. Non arrivai all'arrivo, non arrivai nemmeno alle prime pietre: mi lussai la spalla in una caduta a pochi km dal primo settore. Mi ero divertito così tanto durante la ricognizione del percorso! Ironia eh?

I due anni successivi non furono più fortunati, in entrambi i casi dovetti abbandonare la corsa per problemi meccanici. La Roubaix è anche questo.

Poi arriva il 2012, il mio primo anno in Astana. Non era una squadra votata alle classiche, quindi mi ritrovo libero di fare la mia corsa.
La corsa comincia e io non ho molte certezze se non quelle del mio amore per la corsa.
Mi ritrovo quasi a "pedinare" tutto il giorno Tosatto, lui ha esperienza e anche le gambe. Lo seguo sempre, anche quanto scatta per rientrare sul gruppo di Boonen e, proprio in quel gruppo, mi ritrovo in davanti. Nella mia corsa del cuore! La mia Roubaix!

Fuori dal Carrefour de L'Arbre, a giochi ormai fatti, rimango col gruppo che si giocherà la 7a piazza, sempre seguendo il Toso. Nel tratto di Gruson, l'ultimo, foro davanti, perdo il controllo della bici e cado. Non c'è l'ammiraglia. Non c'è nemmeno il cambio ruote! Perdo tantissimo tempo, mi riprende il gruppo dietro ed alla fine sono 23esimo, Tosatto, il mio punto di riferimento della giornata, 7o. Arrivo in lacrime, distrutto, ma con la convinzione che, a 25 anni, avrò tantissime altre occasioni. D'altra parte è una storia d'amore questa, no?

L'anno seguente un virus mi mette KO al Fiandre, arrivo alla Roubaix che sembro un fantasma da tanto ho perso peso. Parto lo stesso, lotto, mi stacco dai migliori come prevedibile e finisco subito dietro. Arrivo 31o. Non avevo toccato cibo tutta la gara per il mal di stomaco.

Poco male, sono ancora giovane mi dico, il prossimo anno mi rifarò.

Invece succede che nel 2014 non sono al via, ma a casa con un perone rotto. Nel 2015 la guardo ancora in tv, dal divano, con una tendinite e nel 2016 lo stesso, in un letto stavolta, con febbre alta.

Nel frattempo gli anni passano, da promessa del ciclismo sono diventato un gregario: un ottimo ultimo uomo. Ma il primo amore non si scorda mai e finalmente, nel 2017, al mio primo anno in FDJ, sono al via. Sono davanti alla mia bella!
La sfiga però ci vede benissimo e una rottura dello sterzo, mentre davanti comincia la bagarre, mi taglia fuori ancora una volta. Ancora una volta non riesco a rivedere quel dannato velodromo.

Siamo ora a 3 giorni fa, ho 31 anni, dieci anni di professionismo alle spalle, e sono ai nastri di partenza.
Il mio capitano Demare incappa in una giornata no: lavoriamo per tenerlo davanti ma non va. Perde la mia ruota in ogni settore di pavè. Ho via libera! Alla Roubaix ho via libera!
Sento che le gambe non sono super ma tengo duro lo stesso. Non basta. Quando il buon Peter s'invola tutto solo, io mi spengo e mi stacco.
Quando entro nel velodromo però la delusione sparisce subito, mi emoziono. Quanto tempo era che non lo vedevo? Quanto è bello?

In questa storia d'amore la mia Roubaix mi continua a ferire, non mi degna di uno sguardo, più la inseguo e più lei scappa.

Eppure…

Eppure ci sono altre storie d'amore, con altre Roubaix, che sono finite bene: come Hayman, che l'ha vinta a 38 anni dopo aver inseguito il suo amore invano, come me, per tantissimi anni. Maledetto Hayman, che dai speranze ai miei sogni!

L'anno prossimo avrò 32 anni e sarà il mio 11esimo anno di amore per te, mia cara Roubaix.

Jacopo Guarnieri
Copyright © TBW
COMMENTI
Jacopo Guarnieri
12 aprile 2018 12:14 9colli
Il Grande Ballero la 1° Roubè l'ha vinta a 31 anni e la seconda a 34, quindi sei in Tabella di Marcia. Poteva averne vinta un altra nel 93 a 29anni(e per me è come se l'avesse vinta) ma quella è un altra Storia. In bocca al Lupo

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Viene dal mare ed è veramente brutta. Si chiama Arenicola marina, 15 centimetri di lombrico, ma vanta poteri immensi. La sostanza che se ne ricava è stata ribattezzata M101 e trasporta 156 molecole di ossigeno contro le appena quattro dell’emoglobina umana...


Spagna terra ideale per gli allenamenti invernali, Calpe diventa il centro del mondo ma... questo non vuol dire che il codice della strada non debba essere rispettato. E così accade che dieci corridori della Groupama-FDJ United sono stati multati di 100...


Il Trofeo Triveneto di ciclocross ha nuovamente fatto tappa in provincia di Verona. A Legnago, sulle sponde del fiume Adige, si è corso il Legnago Bike Ciclocross con l’organizzazione della Società Ciclistica Giomas su una nuova location rispetto alla scorsa...


Sono ufficialmente aperte le iscrizioni alla 13a edizione de La SpoletoNorcia in MTB di martedì 2 giugno, la più grande cicloturistica d’Italia che per il 2026, in occasione del centesimo compleanno della Vecchia Ferrovia, ha lasciato la data del tradizionale...


Il grande spettacolo del ciclocross ha fatto tappa ai Pratoni del Vivaro: la prima edizione del Trofeo Cycling Cafè, organizzato dalla Promo Cycling, è stata baciata dal sole e da un percorso che ha riscosso il gradimento di tutti i partecipanti....


Subito dopo Natale e prima della fine dell’anno, la squadra allievi del Team Iperfinish effettuerà tre giorni di lavoro con un training camp sulla Costa Etrusca, con base presso l’Hotel Carlos a Castagneto Carducci. Un ritrovo per la società della...


Il Circuito Gravel Maxxis torna nel 2026 per continuare a vivere il gravel nel segno della libertà e della condivisione. Otto eventi in calendario, da marzo a ottobre, senza stress da competizione. Con oltre 5.000 rider coinvolti e 75 brevetti gravel...


E' stato il consueto raduno pre-natalizio a far scattare il conto alla rovescia in vista del 2026 per l'Uc Trevigiani Enegiapura Marchiol: la storica formazione di Porta San Tomaso è pronta per guardare con tante novità e grandi ambizioni alla...


La mamma dei cretini è sempre incinta, ma forse in questo caso le mamme non hanno colpe specifiche, perché ci troviamo di fronte ad un “pistola”, ad un professionista dell’idiozia, uno che si è probabilmente fatto da sé, o semplicemente...


Tre su tre e tutte prove della Coppa del Mondo. Van Der Poel lascia il segno anche a Koksijde (Belgio) dove ripete i successi di ieri ad Anversa e di una settimana prima a Namur. Il campione del mondo della...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024