PROFESSIONISTI | 18/03/2018 | 09:00 In vista della Settimana Coppi&Bartali, prima corsa a tappe della Ciclismo Cup 2018, vi proponiamo le interviste realizzate con i tecnici delle formazioni Professional italiane per il numero di marzo di tuttoBICI. Cominciamo con Luca Scinto, direttore sportivo della Wilier Triestina Selle Italia.
Il ciclismo cambia ma Luca Scinto no. La passione, la verve, l’amore, l’entusiasmo del tecnico toscano sono quelli di sempre, la sua energia è contagiosa e ti comunica sempre la sensazione che, se potesse, lascerebbe il volante per salire in bicicletta e tornare in mezzo al gruppo. «Abbiamo la fortuna di aver trasformato la nostra passione in un lavoro e anche se le cose sono cambiate rispetto al passato, l’entusiasmo è lo stesso. Certo, ora viaggiamo e corriamo molto di più all’estero... Siamo appena tornati dalla Turchia, dove abbiamo partecipato al Tour of Antalya, una nuova corsa caratterizzata da una organizzazione perfetta. Abbiamo inserito nel nostro calendario alcune corse di categoria .2 per permettere ai nostri ragazzi di fare chilometri e accumulare lavoro in vista degli appuntamenti più importanti, in questo caso Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo».
A proposito di grandi appuntamenti, quali sono i vostri obiettivi stagionali? «Ognuno ha i suoi sogni, i nostri all'inizio dell'anno erano una vittoria di tappa alla Tirreno e al Giro d’Italia, una bella Sanremo e la conquista della Ciclismo Cup. Poi sappiamo bene che vincere una tappa è molto molto difficile, abbiamo disputato una bella Sanremo come volevamo e per la Coppa Italia possiamo lottare, ma sognare è bello... In più la nostra ambizione è quella di far bene in tutte le gare che affrontiamo in giro per il mondo, quando andiamo nei Paesi che per Wilier Triestina rappresentano importanti sbocchi di mercato».
Avete costruito la vostra squadra attorno a Jakub Mareczko: finora il velocista bresciano ha vinto tanto soprattutto in Asia. È pronto per il salto di qualità? «Consentitemi una premessa: vincere non è mai facile. In Asia è più semplice che in Italia, ma non è facile in assoluto. Il livello non è più basso come una volta, oggi tutti i corridori sono preparati e si avvicinano agli appuntamenti che contano nella migliore condizione. Detto questo, sono contento che Kuba sia rimasto con noi quest’anno e mi auguro che confermi la sua scelta anche nella prossima stagione. Ha bisogno di continuare a lavorare come sta facendo e crescere piano piano. Secondo me gli servono ancora un paio di anni prima di poter affrontare una stagione in un team di WorldTour. Intendiamoci, con questo non dico che non sia pronto per vincere una tappa alla Tirreno o al Giro d’Italia, anzi mi auguro che lo faccia, ma qui può contare su una squadra che lavora per lui, lo aspetta e lo protegge mentre nel WorldTour correrebbe il rischio di essere abbandonato a se stesso. Che è poi quello che è accaduto a Guardini, al quale avevo consigliato di restare ancora un po’ con noi prima di passare in una formazione di livello superiore: il tempo ha confermato che avevo ragione».
Ma qual è il problema dei velocisti italiani? «Semplice, tra i dilettanti la tendenza con i velocisti puri è quella di farli gareggiare nelle corse più facili per inseguire il numero di vittorie, ma quando arrivano tra i professionisti si trovano davanti ostacoli che fino a quel momento non avevano affrontato e rischiano di perdersi. All’estero sono più preparati, ai nostri serve tempo per uan maturazione fisica e muscolare. Kuba in questi anni è migliorato molto ma deve lavorare ancora tanto: con Michele Bartoli, che lo segue nella preparazione, ci confrontiamo spesso e abbiamo la stessa idea: Mareczko è tra i primi 3/4 corridori al mondo per punta di velocità ma deve imparare ancora ad essere competitivo sui percorsi che le grandi corse ti portano ad affrontare. Dalla sua ha che non fa fatica a lavorare, quindi se non avrà fretta sono convinto che potrà colmare anche queste lacune».
Quanto è utile un corridore come Pozzato al vostro team? «Certamente molto a livello di immagine, perché è bravo a gestire il suo nome, è attivo sui social, è amato dal pubblico. Ha grande carisma, è un leader riconosciuto dai compagni anche se io resto convinto che sia un corridore inespresso e che anche oggi potrebbe centrare qualche vittoria che per la squadra sarebbe molto importante».
Quali altri corridori dobbiamo segnare sul taccuino? «Sicuramente Edoardo Zardini. Dopo il gravissimo incidente che ha subìto, sta tornando ai suoi livelli e sono convinto che possa regalarci qualche bella soddisfazione. Così come mi aspetto una bella stagione da Matteo Busato, un corridore che c’è sempre e che è partito con il piede giusto firmando il terzo posto al Trofeo Laigueglia. Cè poi un bel gruppetto di giovani interessanti e tenete d’occhio il colombiano Miguel Angel Flores: Nairo Quintana lo conosce e me ne ha parlato molto bene».
E Coledan? «Un ragazzo intelligentissimo, un corridore d’esperienza, un aiuto importante per Mareczko. Sono molto contento del suo arrivo, ora è ancora un po’ in sovrappeso ma per il Giro d’Italia sarà pronto e vedrete che il suo aiuto sarà importantissimo. E con Liam Bertazzo fa parte del Progetto Tokyo 2020 per la pista italiana: come squadra siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo alla Nazionale».
un paio di anni or sono non si scriveva del Sig. LUCA SCINTO pronto ad approdare in qualche formazione PRO-TOUR come D.S.?! Forse, mi sbaglio, ma mi sembra di ricordare così. Premesso che non ho nulla contro il DUO alias Luca Scinto & Angelo Citracca, sono convinto di una cosa, che il sopra indicato DUO comunque, in qualunque modo la si pensi, ogni anno riescono a "sfangarla", attraverso il reperimento di SPONSOR e di INVITI alle varie corse.
Il CICLISMO è proprio cambiato, davvero. E mi limito solamente a questo, altrimenti poi mi scrivere che sono contro il Duo.
Francesco Conti-Jesi (AN).
Caro Francesco Conti
18 marzo 2018 19:04cicloscemo
Perchè non argomenta un pò la sua risposta? Per quale motivo non dovrebbero avere sponsor e inviti? Poi non ci lamentiamo se abbiamo solo 4 squadre Professional italiane però
xFra 74
19 marzo 2018 09:459colli
Domanda senza Polemica: Ma in Toscana icchè gli hanno fatto (detto appunto alla Toscana)perchè ogni 3 x 2 se la prende con societa, Ds e corridoti di suddetta Regione !!! Così tanto per sapere..............
.
21 marzo 2018 11:46FrancoPersico
No comment.
Per poter commentare i post devi esser registrato.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.
Sappiamo che al Giro non ci saranno Pogacar e Del Toro, Evenepoel e Antonio Tiberi, si spera possa esserci Jonas Vingegaard, che da nostre fonti risulterebbe avviato ad un importante sì. Un punto di domanda, grande quanto una nazione, grande...
È il tempo di festeggiare una fine e un nuovo inizio. È il tempo dei bilanci e delle valutazioni, dei ricordi e dei sogni. È il tempo di un brindisi che si fa augurio e di candeline che si fanno...
Si è conclusa nella peggiore maniera possibile l'avventura di Giovanni Carboni con la Unibet Rose Rockets. Il corridore si era unito alla squadra belga quest'anno a ma a settembre è stato sospeso dall'UCI a causa di anomalie inspiegabili nel suo...
La consueta cena sociale di fine stagione del Team F.lli Giorgi si è svolta lo scorso venerdì al ristorante Pio Nono di Erbusco, nel Bresciano, dove il presidente Carlo Giorgi ha radunato tutta la squadra, amici, sponsor, autorità per festeggiare...
La maggior parte delle squadre si trova in ritiro in Spagna, tra Costa Blanca e Isole Baleari e ieri a incontrare la stampa, per il consueto media day a Benidorm, è stata la UAE Emirates XRG che ha svelato obiettivi...
È stata un’annata davvero speciale per il comitato provinciale di Lecco che nel 2025 ha spento 30 candeline, tanti affiliati, tanti successi e la ciliegina sulla torta regalata da Filippo Conca con il suo titolo italiano su strada. Ieri sono...
È una pubblicazione che nel titolo e nel sottotitolo - "Il ciclismo giovanile, Il valore delle relazioni nel ciclismo moderno" - rappresenta con evidenza didascalica i temi trattati dall’autore, il dottor Davide Marceca con la collaborazione del prof. Sergio Introzzi, autore...
È arrivata la sentenza della giustizia ordinaria sul caso del team W52-FC Porto: l'ex allenatore Adriano Quintanilha è stato condannato a quattro anni di carcere mentre il direttore sportivo Nuno Ribeiro dovrà scontare una pena di nove mesi. Il team...
L'Equipo Kern Pharma continua a rafforzare la sua rosa per la prossima stagione con un ingaggio davvero speciale: il taiwanese Ho Yen Yi approda al professionismo dopo essere cresciuto con il Giant Grassroots Program, un processo che rafforza l'impegno del team nello...
Un anno di lavoro, di corse, di fatica, di lacrime, di dolore e di gioia. Un anno intenso, costellato da grandi emozioni, un anno da rivivere attraverso le immagini di Silvano Rodella, uomo che ama il ciclismo e lo racconta da...