SAN JUAN. MARK PADUN, EMOZIONI E SOGNI DI UN DEBUTTANTE. AUDIO
PROFESSIONISTI | 21/01/2018 | 10:00 Mark Padun è tranquillo e concentrato al via della sua prima corsa da corridore professionista. Il 21enne ucraino, tra i neopro' più interessanti dell'anno, guarda curioso il mondo che gli si muove attorno e come una spugna cerca di imparare il più possibile da compagni, tecnici e staff della Baharain Merida.
«Oggi l'emozione prevale sulle paure, non vedevo l'ora di iniziare. Per me è strano cominciare a correre a gennaio, al caldo, tra alberi verdi e fiori, così presto e così lontano da casa. Mi sento un bambino che affronta una nuova esperienza, pericolosa e gioiosa allo stesso tempo» ci confida al via della prima tappa della Vuelta a San Juan, San Juan - Pocito di 148,9 km.
«Sono curioso di vedere come andrò e di capire come funzionano le corse dei grandi. Il mio obiettivo è rendermi utile per la squadra e portare a termine la corsa con buone sensazioni. Diciamo che il 28 sera vorrei sentirmi dire bravo dai miei tecnici. Ho due anni di contratto, voglio sfruttarli al meglio. Vorrei superare le aspettative del team e mettermi in mostra nelle corse in cui sarò in grado di conquistarmi il mio spazio. Le gare World Tour fino a ieri le avevo viste solo in tv, immagino si andrà forte, nelle corse a tappe però vorrei mettermi alla prova e portare a casa qualche risultato interessante» prosegue il talento che nel 2017 si è imposto al Trofeo Piva e al Gp Capodarco, inoltre ha chiuso al 5° posto il Giro d'Italia riservato agli Under23.
182 cm per 64 kg, pacato e intelligente, è una delle promesse più interessanti del ciclismo internazionale. «Ho ancora tutto da dimostrare nella massima categoria, ma proverò fin da quest'anno a mettermi in mostra e a raccogliere qualche buon risultato. Sto imparando tanto, soprattutto da Kanstantsin Siutsou, un corridore di grande esperienza e che, parlando russo, mi spiega quello che non capisco in italiano. Dividiamo la camera ed è proprio un buon maestro. Mi ha consigliato di mangiare tante insalate, che non "ingolfano" come riso e carboidrati, ma riempiono e ti fanno smaltire l'acido lattico. Io lo ascolto».
da San Juan, Giulia De Maio
nel file audio l'intervista integrale a Mark Padun
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