BAHRAIN MERIDA. UNA STAFFETTA E UN EROE... GALLERY

PROFESSIONISTI | 14/12/2017 | 10:53
C'è aria di goliardica complicità nel ritiro del Bahrain Merida sull'isola di Hvar, in Croazia e la giornata di ieri ha regalato una pagina davvero inusuale.

Nel giorno di riposo dei corridori, infatti, sono stati i componenti dello staff ad essere protagonisti di un team building sui generis: in programma una staffetta di corsa per le vie dell'antico borgo di Hvar. Come testimoni da passare, una sella per i meccanici, un tappetino arrotolato per i massaggiatori, un mattarello per cuochi e nutrizionisti, un giornale per medici e addetti alla comunicazione.

Ad organizzare la sfida, i corridori, che si sono posizionati nei punti di cambio vestendo i panni dei giudici e ne hanno approfittato per immortalare le imprese con tanto di drone (pilotato da Grega Bole) e telecamera (affidata a Vincenzo Nibali).

Partenza ad handicap con i meccanici che sono partiti con 30 secondi di vantaggio grazie al "peso" di Enrico Pengo e hanno sfruttato alla grande la situazione andando a conquistare la vittoria.

Ultimi al traguardo medici e addetti alla comunicazione con Geoffrey Pizzorni che è stato costretto a pagare pegno per tutti ed è stato gettato in acqua. Peccato che prima di farlo non siano riusciti a spogliarlo completamente e così in acqua sono finiti anche la giacca, con tanto di cellulari e portafoglio, e soprattutto gli occhiali da vista.

A quel punto è entrato in scena l'eroe di giornata, Matej Mohoric: in un batter d'occhio lo sloveno si è spogliato e si è tuffato recuperando subito la giacca con il suo carico. Più difficile ritrovare gli occhiali, finiti a fondo. Mentre Geoffrey riguadagnava la riva, Mohoric si è dovuto immergere più volte e alla fine solo grazie all'utilizzo di una maschera da sub è riuscito ad individuare gli occhiali e... a ridare la vista al buon Geoffrey.

Ovazione e applausi quando Matej è tornato a riva e si è rivestito: naturalmente a cena ieri sera un solo argomento ha dominato le discussioni...

da Hvar, Giulia De Maio

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