
Nicola Plebani regala sempre emozioni. L'ultima lunga 68,8 chilometri, da Torino a
Berzano San Pietro nell'Astigiano, arrivo in salita. Rimonta, si accoda, stacca
tutti, vince con 14" di vantaggio su Vittorio De Giuli (Bustese Olonia) e
23" su Ilario Cagnazzo (Ucab 1925 Biella). Oltre il minuto Nicholas
Dresti, quarto classificato, vincitore la settimana prima a Bergamo del Gp Lvf.
"Ricordando il Cit-7^ Gp Nino
Defilippis" è una di quelle corse tra le più ambite del calendario
nazionale della categoria allievi. E Nicola
Plebani l'ha vinta alla sua maniera, per distacco. Le prove di qualità, i
percorsi dove soprattutto si sale (è Campione Regionale degli Scalatori), sono
le sue corse. Finora, e mancano due mesi al termine della stagione, ne ha vinte
sette: Primavera Cup a Massa, Pianezza (To), Albano S.Alessandro (Bg), Scandolara-Pianezze
nel Trevigiano, Modena-Sestola e la cronometro individuale a Lugo di Grezzana
(Vr). Si difende bene anche in pista, è Campione Lombardo in carica della Corsa
a Punti. Sedici anni a ottobre, bergamasco di Adrara San Martino, studia Meccatronica
a Sarnico. In famiglia gareggia anche Marco il fratello maggiore. Nicola è in
forza al Team F.lli Giorgi società
che ha sede a Torre dè Roveri, diretta da Leone
Malaga e presieduta dal dinamico Carlo
Giorgi.
Rispetto
alle stagioni passate Plebani è migliorato moltissimo, cosa hai cambiato nella
preparazione?
"Faccio allenamenti più duri, con maggiore intensità- spiega il giovane
orobico-. Mi sento più convinto e rilassato mentalmente. Seguo i consigli del
direttore sportivo Malaga, e i risultati arrivano".
Per
il futuro cosa vorresti?
"Mi piacerebbe vincere la Coppa Diddi (3 settembre) o la Coppa d'Oro o
entrambe le gare. Spero di arrivarci in buone condizioni, stare con i migliori
e naturalmente ambire al podio".
I valori di questo ragazzo hanno ampi margini di miglioramento. Nicola si
difende bene su tutti i terreni, ma è la salita il palcoscenico che più di ogni
altro lo esalta. Con queste qualità, e un fisico da grimpeur (59 chili
distribuiti in 178 centimentri di altezza) gli viene facile essere sempre tra i
protagonisti delle grandi corse in montagna.
Danilo Viganò
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