GIRO U23. DOPPIA DIFFICOLTÀ A OSIMO. SEGUI IL LIVE
DILETTANTI | 13/06/2017 | 07:25 Il Giro d’Italia è approdato ieri nelle Marche con il successo di Jasper Philipsen, compagno di squadra nella BMC della maglia rosa Sivakov: l’Italia continua a restare a secco di vittorie quando la corsa sta per entrare ormai nel vivo.
Giornata impegnativa con un doppio traguardo, quella di oggi Si parte da Senigallia, conosciuta in tutto il mondo per la sua splendida “spiaggia di velluto”, città ricca anche di storia, arte e cultura, con una cucina legata al mare, tra cui spicca il “brodetto alla senigalliese”, ed un’ottima varietà di vini prodotti nelle colline adiacenti come il Verdicchio, il Bianchello del Metauro e la Lacrima di Morro d’Alba.
La sua storia si sviluppa attraverso il periodo romano, bizantino, malatestiano. Fra le architetture di valore annovera il Palazzo Ducale, i portici Ercolani, Piazza Roma, la caratteristica Rotonda a mare e la Rocca, oltre a vari edifici religiosi e musei d’interesse come quello d’arte moderna, informazione e fotografia. Qui nacque nel 1792 Giovanni Maria Mastai Ferretti, papa Pio IX, l’ultimo papa-re, morto nel 1878. E’ di Senigallia anche Renato Cesarini, il calciatore che deve la sua fama alla caratteristica di segnare reti nei finali di partita, la cosiddetta “zona Cesarini”.
Dopo Marzocca, frazione di Senigallia, la corsa punta verso l’interno, su Chiaravalle, dove, da tre secoli, una manifattura tabacchi è elemento importante dell’economia locale. E’ di Chiaravalle Maria Montessori (1870-1952), fra le prime donne medico in Italia. Pedagogista e filosofa viene ricordata per il suo metodo educativo dell’infanzia adottato in tutto il mondo. Anche il corridore Simone Stortoni (1985), professionista fino al 2015, è nato a Chiaravalle.
La carovana procede nell’entroterra anconetano con il profilo del Conero che caratterizza il paesaggio e l’itinerario che si snoda fra le colline passando per Polverigi, sede di “Inteatro Festival”, manifestazione estiva di livello internazionale.
Si entra quindi nel territorio comunale di Osimo, città dalla gloriosa storia, specie nel periodo romano. Ogni scorcio, ogni costruzione del centro storico sussurra fatti e aneddoti legati a questo prezioso bagaglio storico: dalle antiche mura romane alle fonti storiche disseminate per tutto il territorio cittadino tra cui spicca Fonte Magna, fino alle statue acefale, sempre di derivazione romana, all’origine dell’appellativo “senzatesta” per indicare gli osimani. Il salotto cittadino è caratterizzato da imponenti palazzi signorili, un elegante teatro e ricercati caffè. Al pullulare di gente e attività commerciali che animano il centro, si contrappone il silenzio e la quiete di una città sotterranea che vive nel sottosuolo di Osimo. Da non perdere una visita alle grotte del Cantinone e di Piazza Dante, tra cunicoli, passaggi scavati nell’arenaria ed enigmatici altorilievi assaporerete una misteriosa avventura. Osimo è anche un’importante meta sulle strade del sacro con il duomo di San Leopardo ed il Santuario di San Giuseppe da Copertino, patrono cittadino e protettore di tutti gli studenti. Osimo ospita la sede nazionale della Onlus Lega del Filo d’Oro per l’assistenza e la riabilitazione delle persone sordocieche. E’ di Osimo l’ex professionista Andrea Tonti, per quattro volte nazionale italiano ai campionati del mondo in cui ha contribuito ai successi in linea di Bettini e Ballan.
Una volta entrati in territorio osimano si passa per la frazione di San Paterniano e quindi si sale in centro, in piazza del Comune, per un primo passaggio sotto il traguardo, nel senso inverso di quello che sarà poi quello d’arrivo. Poco dopo inizia il tratto lungo: un circuito, di poco meno di 20 km, da percorrere due volte. Si toccano le località di San Biagio, Aspio e da Osimo Stazione inizia lo strappo, breve ma sensibile, con pendenze anche del 16%, che conduce ad Abbadia. Terminato il tratto in circuito resta d’affrontare il finale che porta al traguardo lungo una breve ma impegnativa salita interamente sul pavè, con pendenza del 18%, che termina sul traguardo. E non è finita qui poiché la giornata - che gli organizzatori locali hanno voluto dedicare al ricordo di Michele Scarponi - prosegue con la cronometro individuale di 14 km.
Giuseppe Figini
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