L'incontenibile Manfredi

di Paolo Broggi

Un urlo, di gioia e di li­be­ra­­zio­ne: Sa­mue­le Man­fre­di fa tremare le pareti del ve­lodromo di Aigle per ce­lebrare la conquista del ti­tolo europeo dell’inseguimento individuale. Sull’anello elvetico, che sorge all’interno della sede dell’U­nio­ne Ciclistica Internazionale il ligure della Work Service Romagnano ha avuto il merito di regalare all’Italia il primo titolo continentale per il settore maschile.
Manfredi ha messo in scena il torneo perfetto: miglior tempo nelle qualificazioni e poi successo netto in finale contro il greco Karatsivis con il tempo 3’15”944. Il diciottenne di Pietra Ligure è uno dei tanti talenti che stanno splendendo alla corte di Rino De Can­di­do e Marco Villa, in una perfetta



alternanza di attività su strada e su pista e un do­veroso ringraziamento va alla società di patron Massimo Levorato, che ha sposato in pieno il progetto azzurro e consentito ai suoi corridori di lavorare in pista rinunciando a diverse settimane di corse su strada. Una scelta che ha premiato perché prima della conquista del titolo individuale, Manfredi ha dato il suo contributo alla conquista dell’argento da parte del quartetto dell’inseguimento, pedalando insieme a Davide Boscaro, Alessio Bonelli, Die­go Bosini e Tommaso Nencini.
Manfredi si conferma campione eclettico - su strada quest’anno ha vinto tra l’altro la Gand Wevelgem per Juniores, in Coppa delle Nazioni, al termine di una fuga di 100 chilometri. Putroppo nel mese di maggio il ragazzo ligure è stato investito da un’auto mentre si al­lenava ed è stato costretto ad un lun­go stop a causa di una lussazione alla spalla e una frattura di un dito della mano.
«Non è stato un bel momento - confessa Manfredi - ma non ho mai perso di vista i grandi obiettivi della mia stagione e queste medaglie europee mi ripagano anche del lungo stop. Voglio ringraziare il presidente della Work Ser­vice Romagnano Massimo Levorato e lo staff tecnico: grazie a loro ho potuto prepararmi al meglio e cogliere grandi risultati. Ora torno a concentrarmi sul­la strada e punto ad essere protagonista di un bel finale di stagione anche per regalare qualche altra bella soddisfazione a tutto il team».

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