PROFESSIONISTI | 19/01/2017 | 14:57 Il parterre de roi della Vuelta a San Juan sarà di assoluto livello. Oltre a Vincenzo Nibali, già nell’olimpo per essere stato capace di vincere tutte e tre le grandi corse a tappe in carriera, e a Tom Boonen, uno dei più grandi specialisti della storia nelle classiche del Nord, saranno della partita: Fernando Gaviria, il giovane velocista che a cospetto dei suoi 22 anni è già proiettato tra i grandi dello sprint; Damiano Cunego, vincitore di un Giro d’Italia nel 2004; un ex campione del mondo su strada come Rui Costa, che assieme a Boonen è uno dei due ex iridati su strada della Vuelta; il campione del mondo in carica dell’inseguimento individuale Filippo Ganna; un aspirante vincitore di un grande Giro come Bauke Mollema; l’intramontabile quarantenne Oscar Sevilla; il “cannibale” argentino Laureano Rosas; una giovane promessa come l’appena ventenne Egan Bernal. Una starting list d’eccezione, arricchita maggiormente dalla presenza del campione Olimpico su pista in carica, Elia Viviani.
L’italiano, che dal 2015 veste i colori del team Sky, in Argentina vestirà la tanto amata maglia azzurra. Colori che hanno suscitato tante emozioni e onore, visto che ha recentemente vinto con la Nazionale l’Oro su pista alle recenti Olimpiadi di Rio de Janerio. Sfrecciando sulle piste in legno ha sempre ottenuto grandi successi - campione del Mondo Juniores e varie volte campione Europeo fino al coronamento Olimpico -, ma Viviani è anche un ottimo ciclista su strada che conta numerose vittorie in giro per il mondo, tra cui un successo in Argentina nel 2012 quando vinse allo sprint al Tour de San Luis e quella che ad oggi è forse la sua più bella vittoria su strada: una tappa al Giro di Italia.
“Nel 2016 mi sono concentrato sui Giochi Olimpici e sono fiero e soddisfatto di come sia andata a finire”, spiega ricordando la medaglia d’oro. “Ora però voglio tornare a vincere su strada e spero di farlo subito a San Juan, dove ci sarà una valida concorrenza e quindi una vittoria avrebbe ancora più valore “.
“Arrivo in Argentina dopo un inverno positivo, senza problemi o infortuni di alcun tipo” dice Elia. “Avrò come compagni di squadra alcuni membri del quartetto italiano dell’inseguimento che stanno preparando la prima gara di coppa del Mondo di febbraio, e quindi saranno già molto competitivi”. Nella file della Nazionale ci sarà anche suo fratello Attilio. “Sarà la prima volta che corriamo assieme in una gara professionistica e questo sarà di stimolo per entrambi. Lui è ancora un under-23, ma sono convinto che farà bene e che ne uscirà arricchito professionalmente” dice con orgoglio.
A Viviani piace il percorso della 35esima Vuelta a San Juan. “E’ molto bello. Si adatta alle ruote veloci presentando varie tappe con possibilità di sprint. Inoltre, la crono corta e la tappa di montagna saranno molto utili per affinare la condizione atletica” spiega Viviani “La mia intenzione quest’anno è iniziare forte, perché tra i miei primi obiettivi c’è la Milano-Sanremo. Debuttare qua, nel caldo e senza stress, sarà fondamentale”.
Elia ha già ben chiari i suoi obiettivi stagionali: “Dopo la Milano-Sanremo, punterò al Giro d’Italia” spiega il campione Olimpico. “Quest’anno la prima tappa - in Sardegna - potrebbe essere decisa con una volata ed io voglio farmi trovare pronto per cercare di conquistare la prima Maglia Rosa del Giro del Centenario. Per un italiano rappresenta qualcosa di tremendamente avvincente e importante”.
La Nazionale Italiana, guidata da Davide Cassani e capitanata da Elia Viviani, sarà completata da Attilio Viviani, Rinaldo Nocentini, Francesco Lamon, Davide Plebani e Michele Scartezzini.
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