SOCIETA' | 18/11/2016 | 08:01 Di fronte alle pagine di pubblico e privato encomio riservate a cantanti e musicisti, ci addolora il solo geometrico quadro che la fine di Veronesi ha meritato. Non ci fa velo il rapporto personale, né l'esperienza che ci ha mutato (in meglio?) la lettura delle cose e dei giorni e delle persone, - ce ne spogliamo da medici e pazienti e familiari di pazienti -, ma Umberto Veronesi resta l'immagine simbolo della Medicina italiana al servizio utile della vita altrui, a quotidiano intero. Quel diario che comincia alle sei di mattina e finisce alle 22, quel quotidiano medico che non conosce bene la luce del giorno. A Milano, che non è Napoli, spesso migrando dal buio ad un buio ulteriore. Lo rivediamo, figura ieratica, il suo passo solo, nel corridoi dell' Istituto Europeo di Oncologia di via Ripamonti. Quante volte, purtroppo o per fortuna nostra, ci siamo passati ed abbiamo atteso. Noi come una infinità di altri, dell'Italia intera, in attesa. Noi, dove una persona aspettava che un suo caro gli venisse restituito tale, se non migliore... Ecumenicamente grati, perché la malattia è l'unica democrazia, senza il narcisismo autoreferenziale che si addice ad altri contesti. Lo rivediamo nella forza non retorica di un sorriso, nel dispensare una telefonata non obbligatoria ad una persona anche di sabato mattina, lo rivediamo nel gesto gentilmente forte, in Sala Operatoria, verso una allieva giovane che di un intervento voleva la facile radicalità. 'Togliamo tutto il seno, prof?'. 'Ma perché? Il tolto può essere un maltolto', la sua risposta garbata, aspettando invece a braccia conserte il conforto istologico in tempo reale, per procedere oltre, dopo una quadrantectomia. O invece fermarsi. Caro amico Veronesi, anche per chi non ha il fiato o il pudore di scrivere più, e non ha lo spazio meritato da figure di ridotta umanità, noi la salutiamo con affetto a nome dei tanti commossi silenzi e le stringiamo ancora la mano come quel pomeriggio di venti anni fa. Quando ci fermammo insieme.
Super Italia nella quarta prova della Coppa del Mondo di Ciclocross juniores che si è svolta a Dendermonde in Belgio. Gli azzurri dominano la scena e conquistano il successo con il campione italiano Patrik Pezzo Rosola, il primo in Coppa per...
Con il sesto posto di Stefano Viezzi si è conclusa la quarta prova della Coppa del Mondo di Ciclocross under 23 svoltasi a Dendermonde (Belgio) e che ha visto il trionfo, il terzo nella Challenge UCI, di David Haverdings olandese...
Terzo successo nella Coppa del Mondo di Ciclocross per la giovane iridata Lise Revol che consolida la sua leadership nell speciale Challenge UCI per la categoria donne juniiores. La diciasettenne francese trionfa in solitaria sul traguardo di Dendermonde (Belgio) dove...
Il lavoro delle diplomazie in rappresentanza di RCS Sport & Events e delle squadre che parteciperanno al prossimo Giro d'Italia non ha dato finora i risultati attesi e le parti sono ancora piuttosto lontane. Al centro della contesa, ancor prima...
La vigilia del Gran Premio Valfontanabuona di ciclocross che quest'anno è valido quale Coppa Italia Giovanissimi, è sempre ricca di eventi. Il Velo Val Fontanabuona di Roberto Portunato ha infatti ideato due riconoscimenti, il Premio Fontanino e il Premio Adriano...
Tra i corridori che hanno rischiato di finire la propria carriera nel 2025 dopo la fusione tra la Intermachè e la Lotto, c’è anche Arne Marit, che solo da poche settimane ha trovato un ingaggio al fianco dell’amico Remco Evenepoel....
L’ultima versione del riuscitissimo faro anteriore Allty ha davvero molto da offrire, a partire dai potentissimi 1500 LM che possono essere sviluppati. Se cercate una soluzione slim, potente e dotata di tante funzionalità, Allty 1500S è il faro giusto per illuminare...
Ha due facce ancora, ancora e sempre, questo nostro ciclismo, da anni. Ma vissuto, dibattuto, amato, trascorso, in Campania, realmente al giorno di oggi, è ancora di più conflittuale, per la narrazione leale fra un presente liliale e un passato...
Un centinaio di concorrenti (erano 112 gli iscritti) hanno preso parte nei pressi dello stadio di atletica leggera Mauro Ferrari a Prato, alla terza e ultima prova del Supercross Valbisenzio, istituito per la prima volta che ha riscosso un ottimo...
Anni ’20, Anni ’30: con sei Giri d’Italia vinti in quel lasso di tempo (Brunero 3, Camusso, Valetti 2) il ciclismo torinese attraversò un’autentica Golden Era. Quel filone aureo, sviscerato nel tempo da amarcord giornalistici e libri, è rivissuto anche durante...
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.