VUELTA. La conferma di Fraile

PROFESSIONISTI | 12/09/2016 | 09:19
Per il secondo anno consecutivo, Omar Fraile si è laureato re degli scalatori della Vuelta di Spagna. Il ventiseienne portacolori della Dimension Data ha superato per un solo punto il francese Elissonde al termine di una spettacolare battaglia che li ha visti contrapposti nella tappa di sabato.
«Quest'anno il mio obiettivo era quello di vincere una tappa, poi la strada mi ha presentato questo nuovo traguardo e sono felice di aver lottato per agguantarlo e salire sul podio finale di Madrid come un anno fa».

Le emozioni della giornata di sabato?
«Veramente incredibili. Ho avuto sin dall'inizio buone gambe e ottime sensazioni fin quando… si è rotto il cambio, sono stato costretto a cambiare bici e ad inseguire. E solo all'ultimo chilometro ho capito che questa maglia a pois era davvero mia».

Il suo rapporto con Elissonde?
«Ottimo, davvero. Anche se in corsa non ci siamo risparmiati colpi e attacchi, ma questo è il bello dello sport».

Questa Vueta riscatta il ritiro al Giro d'Italia.
«Esattamente così. Al Giro mi sono dovuto fermare alla quinta tappa, non ho potuto mostrare niente e per me è stata una grandissima delusione. Invece alla Vuelta è andato tutto bene, la squadra è stata protagonista e questa maglia è un bel premio per tutti».

Cosa le lascia questa Vuelta?
«Conferma il mio valore in salita: sono arrivato quarto ai Laghi, ho fatto bene sull'Aubisque, sì, ho avuto belle conferme. Ora mi aspetta il campionato europeo, poi correrò una classica in Italia prima di chiudere con Il Lombardia. Mi manca poco...».

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