L'Accpi all'attacco contro il consenso preventivo al DNA

| 17/01/2007 | 00:00
Amedeo Colombo, presidente dell‚Assocorridori, passa all’attacco: «Demagogia e scarsa chiarezza: i gruppi sportivi stanno sollevando ad arte un inutile polverone intorno al test del DNA. Un’azione di facciata che rischia di gettare discredito soltanto sui corridori». In questi giorni gli atleti sono sottoposti alla richiesta di sottoscrivere un presunto «sì preventivo» alla prova del DNA. Il testo predisposto a questo scopo dalle squadre del ProTour e da alcuni team Continental è, secondo Colombo, «un non-senso giuridico». Nella missiva che i team manager vorrebbero far sottoscrivere agli atleti si parla con leggerezza dell’autorizzazione, riconosciuta ai propri datori di lavoro, di “trasmettere un campione di tessuto e/o fluidi corporali” ad “ogni autorità giudiziaria e/o disciplinare”. «In realtà i gruppi sportivi sanno benissimo che servirebbe comunque la specifica autorizzazione dell’atleta, e che non si può prescindere dalla normativa nazionale ed internazionale posta a tutela dei diritti inviolabili della persona». La contromossa dell’Assocorridori italiana mira a fare chiarezza, a costo di demolire il castello di carte eretto unilateralmente, ad uso e consumo della pubblica opinione, dai gruppi sportivi. Spiega Colombo: «Abbiamo condiviso con i nostri consulenti legali una strategia che potremmo sintetizzare così: il corridore firma, ma a condizione che la squadra accetti di unire alla propria dichiarazione un allegato sottoscritto dall’atleta. Un documento che riporti la questione entro i margini della correttezza e della legalità: perché la premessa posta dai gruppi sportivi - cioè la lotta al doping - ci vede in prima linea, ma questa battaglia non si può vincere al di fuori delle regole». Già oggi i corridori hanno ricevuto una dichiarazione predisposta dall’ACCPI: la potranno sottoscrivere ed allegare al testo del gruppo sportivo. Nell’allegato si afferma che “la firma per accettazione e benestare non costituisce in nessun caso un consenso preventivo e generico alla trasmissione di un campione di un proprio tessuto o fluido corporale”, bensì “una dichiarazione d’intenti a cui dovrà poi seguire eventualmente, laddove richiesto, un consenso esplicito e specifico nelle modalità e nei termini previsti dalla normativa nazionale ed internazionale”. Si precisa, inoltre, che “il termine di tre giorni indicato per dare o meno il proprio esplicito consenso decorre dal momento in cui il corridore venisse eventualmente messo a diretta conoscenza di una specifica richiesta da parte di un‚autorità giudiziaria o disciplinare”. Viene poi smontato l’automatismo del silenzio-assenso: “il consenso potrà essere prestato solo in forma scritta ed in relazione ad una richiesta ben individuata e determinata”. «È tempo che tutti, e non soltanto i corridori, facciano fronte alle rispettive responsabilità» chiosa Colombo. «A quando il formale impegno dei team manager a farsi da parte nel malaugurato caso di un coinvolgimento personale, o della loro squadra, in inchieste penali o sportive?».
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Seconda settimana di Giro d’Italia e quarto arrivo in salita. La Uae e Pogacar si prendono una giornata di semi-riposo, inizia la lotta dei battuti. Chissà cosa ne pensa Re Leone Cipollini. Mario, magari mi sbaglio, ma qui mi pare...


Valentin PARET-PEINTRE. 10 e lode. Valentino di nome, velocissimo di fatto, soprattutto oggi. Bravo, bravo, bravissimo. Paret-Peintre pare Hinault dei tempi migliori. Un finale d’autore, di assoluto valore e contenuto tecnico. Tratnik sembra lanciato verso il successo di tappa, pare....


Andrea Bagioli torna finalmente a sorridere: «Dopo un periodo difficile è bello tornare a lottare per la vittoria. Avevo le gambe molto buone oggi, anche se l'ultima salita era un po' troppo lunga per le mie caratteristiche. Quando Bardet e...


Dopo aver conquistato in febbraio la Vuelta Comunidad Valenciana, Cédrine Kerbaol torna alla vittoria ma questa volta sulle strade dei Paesi Baschi. La 22enne francese della Ceratizit-Wnt Pro Cycling Team si è imposta nella Durango – Durango, anticipando di 5”...


Festa belga nella tappa inaugurale della 4 Jours de Dunkerque / Grand Prix des Hauts de France, la Dunkerque - Le Touquet di 173 km. Arrivo incertissimo con Milan Fretin (Cofidis) che proprio sulla linea d'arrivo è riuscito a a...


Non c'è come girare l'Italia per capire cosa sarebbe l'Italia senza il Giro d'Italia. Certo, si parla della festa popolare e della gara sportiva. Ma ultimamente, sempre di più, della pura e semplice strada. Ce ne siamo accorti tutti, sulla...


La seconda settimana del Giro d'Italia si apre con una doppietta francese: Valentin Paret-Peintre (Ag2r Decathlon) precede Romain Bardet (DSM Firmenich) sulla Bocca della Selva in una decima tappa interamente svoltasi in Campania. Sul podio Jan Tratnik (Visma Lease a...


Chiarito perchè Damiano Caruso da giorni vada in Giro fasciato come una mummia: è la conseguenza di una caduta, non della partenza dal museo Egizio. La direzione Rcs precisa che a Cautano il cane che ha attraversato la strada e...


Si è svolto oggi, presso la Sala Marmi del Palazzo Civico di Torino, un incontro tra Stefano Lo Russo, Sindaco della città di Torino, Domenico Carretta, Assessore a sport, grandi eventi e turismo, e Monica Santini, Amministratore Delegato Santini Cycling, per...


Le recenti nevicate sul Passo dello Stelvio e il successivo aumento delle temperature stanno facendo crescere il rischio di slavine. L'organizzazione del Giro d'Italia, per salvaguardare la sicurezza della Carovana Rosa,  ha deciso quindi di modificare il percorso della 16^ tappa del Giro...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi