PROFESSIONISTI | 16/07/2016 | 09:09 Il ciclismo è una fucina inesauribile di storie da raccontare, belle o brutte che esse siano e quella che riguarda il 24enne ciclista messicano di Aguascalientes, Luis Enrique Lemus appartiene, fortunatamente, alla prima categoria, quella delle storie a lieto fine.
Questi i fatti. Il 7 febbraio scorso Lemus partecipa con il team Continental israeliano Sport Academy – diretto dall'ex-ciclista professionista israeliano ed ex-Tinkoff Ran Margaliot – al GP Costa degli Etruschi a Donoratico. La malasorte è però in agguato e si manifesta sotto forma di una brutta caduta della quale è vittima il promettente ciclista messicano e che gli procura la frattura al collo del femore, con rischio di necrosi. Segue il ricovero immediato presso il reparto di ortopedia all'ospedale di Cecina e l'operazione da parte del primario di ortopedia, il dottor Paolo Gabellieri.
Il delicato intervento chirurgico riesce perfettamente ma per l'abbacchiato Luis si parla di un lungo stop o addirittura di una protesi. Il morale del ragazzo scivola comprensibilmente sotto la suola delle scarpe (da gara...) ma è a questo punto che irrompe sulla scena, su invito degli organizzatori del GP Costa degli Etruschi, Paolo Bettini, l'idolo ciclistico del talentuoso atleta centroamericano. Come capita in certi casi, l'aspetto psicologico compie miracoli e così, con le sue ripetute visite Bettini riesce a risollevare Lemus dal cupo pessimismo in cui era precipitato dopo l'incidente. Il “Grillo” della California ha poi commentato, assai compiaciuto, questo piccolo miracolo: «Luis è migliorato giorno dopo giorno, acquisendo la consapevolezza dell'ottimo lavoro svolto dal dottor Gabellieri e dal suo staff. Anch'io ritengo però di avere avuto una parte importante nel suo recupero. Per farla breve, una volta rientrato in Messico il ragazzo ha accelerato enormemente i tempi della guarigione e a fine aprile è risalito in bici per i primi allenamenti, tornando nuovamente alle gare in Canada a inizio giugno».
Poi, a fine giugno, ecco giungere la stupenda ciliegina sulla torta: «Sì, quello che ha fatto Luis è stato eccezionale - prosegue Bettini - ha infatti vinto per distacco il campionato messicano su strada (per la quarta volta, dopo il 2012, 2013 e 2014, NDR) guadagnandosi così un posto nella nazionale di ciclismo messicana per le Olimpiadi di Rio de Janeiro e non potete nemmeno immaginare quanto io sia contento di questo suo risultato; spero di rivederlo presto in Italia poiché lui sente ormai legato alla Toscana, come ha confermato in questo toccante messaggio che ha indirizzato a me e al dottor Gabellieri».
Ed ecco il testo della missiva di Luis Lemus per Paolo Bettini e per il dottor Paolo Gabellieri: «Spero che quando leggerete il mio messaggio la vita stia sorridendo a due persone così brave e buone come siete voi, perché lo meritate. Sono ormai trascorse parecchie settimane dall'operazione e vi sono più che grato per quanto avete fatto per me, non avrei potuto ricevere cure migliori dal momento in cui sono entrato e fino a quando sono uscito dall'ospedale di Cecina. Avete dato il vostro meglio per me ed è giusto che, per ripagarvi, io faccia del mio meglio per continuare ad avere cura di me stesso, dall'alimentazione, al riposo e fino al ritorno agli allenamenti. Dopo l'operazione non avrei mai creduto di poter risalire su di una bicicletta e se ciò è accaduto è soprattutto merito vostro. Voi avete sistemato la mia gamba, ma avete anche cambiato la mia vita. Grazie di cuore, vi voglio bene, Luis».
Non c'è proprio bisogno di ulteriori commenti..... Stefano Fiori
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